AVIGLIANA – Venerdì 9 e lunedì 16 dicembre si sono svolte le prime attività di cattura rivolte agli esemplari di pesce siluro nel Parco Naturale dei Laghi di Avigliana. La sessione è inserita nelle azioni promosse dal progetto Life Predator finalizzato al contenimento di una specie alloctona e invasiva come il Silurus Glanis nei bacini di acqua dolce dell’Europa meridionale. Le operazioni si sono svolte con la tecnica dell’elettro-pesca e hanno consentito il prelievo di 48 esemplari di siluro dalle acque del Lago Grande. L’individuo più grosso misurava 20 kg di peso, ma la maggior parte dei pesci recuperati erano di piccola taglia, tra i tre e i cinque kg. Con questa attività, il lavoro giunge alla sua fase pienamente operativa dopo due anni di studio e monitoraggio finalizzati a conoscere in maniera più approfondita le caratteristiche generali della popolazione ittica presente nei Laghi di Avigliana e di Silurus glanis in particolare. Il pesce siluro, infatti, è un predatore acquatico che rappresenta una minaccia per gli equilibri ecologici in entrambi i bacini di cui non è autoctono. Dopo questa prima sessione, si proseguirà nel corso del 2025 con ulteriori azioni per contenere la specie. Ogni fase del progetto è condotta sotto la supervisione scientifica dell’Istituto di Ricerca sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRSA-CNR), partner del Life Predator insieme alle Aree Protette delle Alpi Cozie e alla Città Metropolitana di Torino, per la parte italiana. Foto e testo dell’ente parco Alpi Cozie.
VALSUSA, CATTURATI 48 PESCI SILURO AL LAGO DI AVIGLIANA: “SONO UNA MINACCIA”
Condividi
Condividi
© Riproduzione riservata
Questo sistema di cattura a specie invasive e parassite, vale anche per gli squali di Montecitorio? Chiedo per il solito amico.