SANT’ANTONINO DI SUSA – Un’altra storica attività della Valsusa ha chiuso i battenti. Oggi i titolari del negozio “Girodo – Tutto per il cavallo” di via Moncenisio, sulla statale 25, hanno annunciato la cessazione dell’attività iniziata oltre 40 anni fa: “Tutto ha un inizio ed una fine – scrivono sulla pagina Facebook – cari amici, Girodo ha chiuso definitivamente. Agostino, Umberto e Manuela ringraziano tutti quanti i clienti per averli accompagnati in questo lungo e meraviglioso percorso di vita”.
Il negozio era stato aperto nel 1977: dall’amore per i cavalli ed il mondo equestre di Agostino e la passione per il cuoio e la sua lavorazione di Umberto. Unendo le rispettive professionalità, hanno dato vita ad una attività che rapportata al periodo risultava piuttosto insolita in Valsusa: “una selleria che servisse da punto di incontro nella zona per tutti gli amanti del cavallo in ogni sua espressione”. Nei dieci anni successivi, grazie all’aumento degli appassionati del mondo equestre, la selleria Girodo si è consolidata e si è ampliata, trovando spazio nel grande negozio sulla statale e diventando un punto di riferimento per gli addetti ai lavori di tutto il Piemonte”. Oggi è arrivata la notizia della chiusura, che fa perdere alla Valsusa uno dei principali punti di riferimento per il settore equestre.
TITOLI DI CODA Claudio Baglioni Il senso della vita, la domanda sulla morte. Il tutto fermo forse all’Antico Testamento, cioe senza l’annuncio di risurrezione tipico di Gesu. Quando io moriro sara un giorno qualunque come quelli che gia sono andati o quelli che ci sarebbero stati ma sara come va per chiunque. Anche io che ho vissuto e vivro uguale a tanti come se si campasse in eterno con la vita che va sempre avanti anche se questa vita e un inferno e avra un senso ma non uno scopo. Se il passato non passo per niente se il futuro non fu neanche dopo ed il presente e sempre assente mentre si snoda la mia storia sul rullo sfuggente dei titoli di coda. Amori miei sara duro restare a digiuno dell’amor che dovro dare indietro e riportare quei vuoti di vetro anche se ci sta un po’ di qualcuno. Figli miei vi lascerei, se potessi, una casa piu grande una con mille e piu fumaioli e risposte per cento domande che cresciate un po’ meno da soli. Ma da soli si e in ogni copione quando il pubblico non grida fuori e non si alzera mai piu il telone e anche se muori non c’e emozione ne’ primi piani per quest’ultima interpretazione. Chi battera le mani se si accende la luce e ci inchioda sui titoli di coda e non ci son piu scene dove veder se hai recitato bene o male cambiare un po’ il finale prima che il mondo rida o si commuova applauda o se ne vada ai titoli di coda. UN MONDO A FORMA DI TE Claudio Baglioni Un testo esagerato che forse diventa chiaro solo alla fine nell’originale “girotondo” intorno al mondo. Meglio di no non voltarsi mai quando si va via perche voltarsi e gia un po’ tornare e gia nostalgia e non si va mai cosi lontano e mai via di qua mai come quando non si sa bene dove si va la culla di foschia di un piccolo mattino e come una malia mi si verso nel cuore ed io inseguii la scia forse di un palloncino scivolando via senza rumore cosi si va non perche ci sia qualche cosa poi che e da vedere ma per vedere cosa c’e in noi e poi non vedi mai cio che pensi che incontrerai ma trovi sempre quello che non hai pensato mai un altro sole in piu saliva sulla strada ed io scendevo giu con passi da impostore e intinsi dentro il blu la punta di una spada non odiarmi tu senza rancore me ne vado da te con un sasso nel cuore senza rancore non averla con me e firmai il viaggiatore con quella eterna febbre i f8 n noi per cio che non siamo mai stati andiamo per campare gia delusi e stanchi viviamo come zebre poi rinchiusi dietro gli steccati illusi di sembrare dei cavalli bianchi io allora presi via con me pronto a sfidare le mie stelle e poi che fine avremmo fatto io e te saresti tu moglie di un re oppure amante di un ribelle od infermiera a un matto o sposa a un martire senza piu amore cio che hai davanti e di piu di quello che hai avuto gia anche se quello che hai avuto sempre davanti sta e tanto quello che perdi non ti perdona mai perche per perdere e perdonare ci vuole sai e se ora vado via arrivederci a un giorno e non sara l’addio di questo viaggiatore un grano di utopia ti porto al mio ritorno un universo mio senza colore i bianchi misero i neri ma ci pensi com’e a combattere i gialli un mondo senza colore per tenersi cio un mondo a forma di te che presero ai rossi sulla rotta del cuore senza squallore le borse crebbero a nord ma ci pensi com’e sulla fame del sud un mondo senza squallore mafie dell’est un mondo a forma di te nelle banche dell’ovest sulla rotta del cuore senza dolore le madri piansero i figli ma ci pensi com’e che non sono tornati un mondo senza dolore da una guerra in cui un mondo a forma di te stuprarono donne sulla rotta del cuore senza terrore i vili fecero i forti ma ci pensi com’e con le sorti dei vivi un mondo senza terrore i buoni uccisero un mondo a forma di te tutti i cattivi sulla rotta del cuore senza piu orrore.