di IVO BLANDINO
MOMPANTERO – Nella notte tra martedì 30 e mercoledì 31 agosto, sulla strada del Rocciamelone a Mompantero, sono transitati camion e trattori che dalla borgata Trucco hanno portato a valle i tredici ragazzi delle cooperative Agiforest, Ecosol e Punta Lera. Per tre mesi sono stati in quella zona svolgendo un lavoro di bonifica delle pendici del Monte Rocciamelone che nel 2017, a causa di un grosso incendio, ha visto andare in fumo gran parte della vegetazione, la fauna e alcune baite di montagna. Gli addetti ai lavori di bonifica provenivano dalla Valsusa, Val Chisone, Val Pellice, Valli di Lanzo e Torino. Assieme a loro c’erano anche alcuni ragazzi africani ed asiatici che per la durata di tre mesi hanno pernottato presso il rifugio del Truc. Tra questi ragazzi c’erano pure diplomati, laureati e anche il figlio del sindaco di Traves. Oltre alle migliori attrezzature meccaniche, c’è stato l’aiuto e l’utilizzo dell’elicottero per il trasporto dei tronchi. “In questi tre mesi – spiegano i giovani operai – abbiamo percorso le pendici del Rocciamelone avanti e indietro. Abbiamo incontrato alcune difficoltà che siamo riusciti a risolvere”. Certamente c’è ancora molto da fare, ma una bella parte dell’attività di bonifica è stata completata. Alla fine sono rimasti molto soddisfatti di quello che hanno eseguito, ma ora per loro è tempo di trascorrere delle meritate vacanze.
Un grazie sentito anche ai ragazzi africani e asiatici menzionati! L’accoglienza, per diventare realtà sociale sostenibile deve diventare anche opportunità di lavoro, aggregazione, socializzazione, integrazione, in famiglia, società e ambiti lavorativi. Benvenuti!