di CINZIA DEBERNARDI
CHIANOCCO – Ormai le riprese del docufilm “Nobel, un premio esplosivo” vanno volgendo al termine e poi sarà la volta della post produzione. Il regista Luigi Cantore – nome noto nel panorama della filmografia per le sue numerose opere che parlano di Storie in un mondo valligiano semplice, ma profondamente vero – come ormai è sua consuetudine ha organizzato un “Apericine”: un variegato buffet condiviso con chi , direttamente oppure indirettamente, è stato protagonista oppure ha comunque dato un contributo, in azioni o economico, per la riuscita dell’ennesima impresa scaturita dalla vulcanica mente del direttore artistico valsusino. La location scelta per l’appuntamento del pomeriggio di sabato 15 giugno è stata la casaforte di Chianocco, dimora storica ricca di un fascino molto antico, visti gli affreschi sulla cappa che sono un rarissimo esempio di pittura profana anteriore al 1200 d.C., messa a disposizione per l’occasione dall’amico Cavargna. In un batter d’occhio le sale si sono riempite di attori, di fotografi, di amici, di conoscenti, di scenografi: a tutti costoro Cantore ha voluto palesare la sua riconoscenza e il suo ringraziamento per il grande e indispensabile lavoro di squadra che lo ha portato in dirittura d’arrivo per la realizzazione della sua ennesima opera d’arte. Mentre si raccontavano vicende accadute sul set si commentava la bravura degli attori e si sottolineava l’abilità degli addetti ai lavori, sul video sistemato dentro un maestoso camino si susseguivano fotografie di scena. Su di un rotondo tavolino c’erano poi tre medaglie in oro, raffiguranti il volto di Nobel, che sono state create da Paola Comolli , ceramista di terzo fuoco, che con tal tecnica ha rivestito con oro lucido la parte grezza in argilla, prodotta dal noto laboratorio d’arte aviglianese di Piero Della Betta e colleghi. Saranno prodotte venti medaglie di questo genere, esemplari unici ed irripetibili, che verranno utilizzate, oltre che per le ultime scene del film, come dono ad alcune Persone che hanno reso possibile l’impresa cinematografica. Il pomeriggio, trascorso fra vetuste mura con persone che amano quella branca artistica che è il cinema, è stato foriero di trepidante attesa per la prima proiezione del film, prevista fra qualche mese. Davvero una grande opportunità quella di poter ammirare da vicino la professionalità e la grande empatia del regista Cantore.