della QUESTURA DI TORINO
TORINO – Nella giornata odierna sono stati convalidati gli arresti effettuati dalla Digos dei due militanti del centro sociale Askatasuna, Umberto Raviola e Alice Scavone e dell’esponente del centro di documentazione “Newrotz” di Pisa, Cesare Cerulli, resisi responsabili lo scorso 8 dicembre, in occasione della “tre giorni” di mobilitazione organizzata dal NO-TAV Valsusino per la “celebrazione della liberazione del cantiere di Venaus avvenuta nell’anno 2005”, di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, travisamento e possesso e lancio di artifici esplodenti.
In esito all’udienza, il GIP ha disposto per Raviola e Scavone, l’obbligo di dimora nel Comune di Torino con contestuale presentazione bisettimanale alla polizia giudiziaria e per Cerulli l’obbligo di dimora nel territorio della provincia di Pisa, con contestuale presentazione bisettimanale alla polizia giudiziaria.
Nei loro confronti, sono stati altresì adottati dal Questore “fogli di via con divieto di ritorno”, per tre anni, nei Comuni di Chiomonte, Giaglione, Chianacco, Bussoleno, Susa (e anche Torino per Cerulli).
Nel corso di successivi sopralluoghi effettuati nelle aeree dove era stato eseguito il raid da parte dei facinorosi – tra cui i tre summenzionati arrestati – sono stati rinvenuti dalla Digos, nei pressi dell’area di interesse strategico nazionale del cantiere di Chiomonte, una grossa roncola, uno zaino contenente due bottiglie ripiene di liquido infiammabile, due torce a vento, rotoli di carta ed una batteria per il lancio multiplo di 16 artifici pirotecnici, che sono stati debitamente sequestrati.
non entro nel merito della questione. l’articolo mi pare copiato come forma dall’istituto LUCE di nefasta memoria