di ANDREA MUSACCHIO
AVIGLIANA – Ritorna Borgate dal Vivo, ritorna la bellezza del mondo dello spettacolo. Il festival itinerante, che porta i grandi nomi dello spettacolo nei piccoli paesi di provincia, è pronto a riaccendere le luci. Si parte sabato 12 giugno con il reading di Isabella Ragonese tratto da “Le Cosmicomiche” di Italo Calvino nel cortile del Museo Egizio, che aprirà le danze ad una serie di spettacoli che si protrarranno fino al 12 settembre. Questa mattina, martedì 1° giugno, ValsusaOggi ha intervistato il direttore artistico di “Borgate dal Vivo”, ossia Alberto Milesi.
Buongiorno Alberto. Dopo i mesi difficili causati dalla pandemia, finalmente torna “Borgate dal Vivo”. Ci saranno grandi nomi, ma soprattutto grandi eventi. Ti va di parlarcene?
Buongiorno a voi. Quest’anno siamo giunti alla sesta edizione del Festival. Si parte il 12 giugno con un reading di Isabella Aragonese e la sonorizzazione dal vivo di Riccardo Mazza al Museo Egizio di Torino. Si tratta dell’unico evento cittadino, perché lo scopo del festival è sempre quello di valorizzare i piccoli comuni e i piccoli borghi. Qui in Valsusa ospiteremo Luciano Ligabue, Piero Pelù, Ludovico Einaudi, Lella Costa e Debora Villa. Solo per citarne alcuni. Dopo questi due anni difficili c’è tanta voglia di tornare.
La reazione del pubblico è stata importante (soltanto per lo spettacolo di Ligabue sono state fatte duecento prenotazioni in sei minuti, ndr). Vi aspettavate tutto questo, o, in qualche modo, era scontato?
Non è mai scontato in realtà, perché la percezione che può avere il pubblico non è scontata. Chiaramente ci fa piacere che molti eventi, magari che non hanno nomi roboanti, e che noi non abbiamo “spinto”, stanno andando già molto bene.
Tra protocolli e norme anti Covid, quanto è stato difficile per te organizzare un Festival che oltre nel territorio valsusino, si svolge in altre regioni d’Italia.
Si, come ormai da consuetudine, saremo in Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta. Quanto è stato difficile? Partiamo sicuramente dall’esperienza positiva dello scorso anno, che ci portiamo dietro in maniera costruttiva. Personalmente, quest’anno, ho fatto più fatica. Forse arriviamo più stanchi da tutto questo periodo, però lavorare al Festival è stato per noi fondamentale. Secondo me abbiamo dato una prospettiva di riapertura al pubblico, oltre alla consapevolezza di poter esserci.
Come dicevamo, “Borgate dal Vivo” è itinerante, in quanto “viaggia” per tutto il Piemonte. Però è di poche ore fa la notizia che potrebbe nascere una sorta di spin-off di questo festival: Valsusa dal Vivo. Cosa ci dici, Alberto?
Sarà un contenitore di eventi specifici sul territorio della Valsusa. Gli spettacoli saranno gratuiti e poi realizzeremo delle attività correlate che andranno a sostenere e valorizzare il territorio: eventi tematici, mostre, workshop, ecc.. Un lato B di “Borgate dal Vivo”, che speriamo possa confermarsi come modello di turismo sostenibile per la Val di Susa.
Per le informazioni intorno al programma e le modalità per prenotare gli eventi gratuiti e acquistare le prevendite: www.borgatedalvivo.it. “Borgate dal Vivo” è anche su Facebook, Instagram, Twitter e YouTube.