di MARIO CAVARGNA
MATTIE – Non è comunque una bella notizia il fatto che sia stata chiesta ed ottenuta dalla Pro Natura e non da uno dei comuni della valle. La domanda che viene spontanea è: la utilizzeranno? Nella comunicazione della Città Metropolitana c’è ancora un termine inaccettabile: “eventualmente” che è un termine discrezionale che non esiste neppure nelle leggi e su cui ora continuo la contestazione. Per quanto riguarda il contenuto della loro lettera: l’articolo 27 citato riguarda il decreto che conclude la VIA cioè quello che qui giustamente chiama Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale. Che è una cosa che deve venire alla fine. Ma noi abbiamo contestato la mancata pubblicazione su di un giornale del deposito della documentazione progettuale da cui partono i termini per fare delle osservazioni.
Per il secondo punto, la L 108 del 2021 non può prevalere su quella del 2023 su una identica questione. La LR 13 del 2023 dice testualmente all’articolo 1, 1°-2°-3° riga: “La procedura di Valutazione di Impatto Ambientale sono svolte secondo quanto disciplinato alla parte 2° del D. Lgs 152/2006” e cioè chiaramente, 60 giorni. La Direzione di VIA della Città Metropolitana risponde in copia anche al Presidente della Regione Cirio perché sa di aver fatto un pasticcio e vuole parare il colpo prima di prenderlo.
Accidenti Mario quante ne sai. Dalla letteratura, alla storia, alla giurisprudenza, all’ingegneria, geologia, medicina, ambiente. Comunque credo si possa stare tranquilli; lunedì i sindaci ritireranno il progetto e tutto ritornerà tranquillo e potremo tornare a preoccuparci solo di tav
Sindrome Nimby.