BARDONECCHIA – Sabato 29 maggio, nel tardo pomeriggio, il soccorso alpino con la guardia di finanza sono intervenuti sulle montagne di Bardonecchia per recuperare due ragazzi nella zona dell’Orgera. Inizialmente sembrava che si fossero persi, ma in realtà sono rimasti bloccati, non riuscivano ad attraversare il torrente. Il soccorso alpino ha utilizzato un quad e un pick-up. I due giovani escursionisti sono stati recuperati e riportati a valle in sicurezza. Sul posto è arrivato anche l’elicottero Drago 66 dei vigili del fuoco, ma non è stato necessario il trasporto in volo.
“Il sentiero e il passaggio che permettevano l’attraversamento del fiume, già percorso senza alcuna difficoltà qualche settimana fa, erano franati e l’abbondanza d’acqua e la corrente ne impedivano l’attraversamento in sicurezza – spiega la ragazza che è stata soccorsa – rispetto all’intervento, non era assolutamente necessario l’elicottero e infatti non siamo stati noi a richiederlo, ma è bastato l’intervento del soccorso alpino per permetterci di attraversare il torrente senza rischi”.
Poverini…chissà il dolore che hanno provato.
Forse bisogna dare una patente anche a chi va in montagna visto che tutti i giorni qualcuno si perde e la comunità paga per soccorsi ed elicotteri. stassero a casa. orso grigio
In realtà non si erano persi, ma il maltempo aveva distrutto il ponte sul torrente
Per dovere di cronaca, non ci siamo affatto persi. Il sentiero e il passaggio che permetteva l’attraversamento del fiume (già percorso senza alcuna difficoltà qualche settimana fa) erano franati e l’abbondanza d’acqua e la corrente ne impedivano l’attraversamento in sicurezza. Rispetto all’intervento, non era assolutamente necessario l’elicottero e infatti non siamo stati noi a richiederlo, ma è bastato l’intervento del soccorso alpino per permetterci di attraversare il torrente senza rischi.
Quando il pc ti permettere di blaterare non c’è perdono per nessuno. Viva i leoni da tastiera.
Non leoni ma coglioni da tastiera
Orgera? Sentiero per il vallone della Rho? Sarebbe opportuno sapere ove il sentiero é interrotto al fine di informare eventuali utilizzatori del percorso del rischio di trovarsi ad affrontare un guado che, con il scioglimento delle nevi, potrebbe avere aumenti di volume idrico a seconda delle ore del giorno in cui si affronta l’attraversamento.