VALSUSA, DUE INCIDENTI ALLA ROTONDA DI AVIGLIANA: DUE CICLISTI AL CTO, SCOPPIA IL CASO DEL MARCIAPIEDE

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AVIGLIANA – Due incidenti, nello stesso punto e nello stesso giorno, sempre con vittime i ciclisti. Diventa un caso la nuova rotonda di Avigliana: se da una parte è apprezzata per aver snellito il traffico in corso Europa, sta però creando problemi per le opere “collaterali”, ossia il restringimento a imbuto poco prima della rotatoria in direzione Susa – giudicato da alcuni cittadini eccessivamente stretto – dove c’è l’attraversamento pedonale, e soprattutto il nuovo grande marciapiede, che a detta di alcuni lettori sembra quasi una piazzola, e che potrebbe diventare un ostacolo per i ciclisti. Ci sono stati due incidenti nello stesso giorno, sempre sabato 17 febbraio: il primo alle ore 11 circa e il secondo alle 15.30. Entrambi i ciclisti sono finiti al Cto di Torino, di cui il primo è ricoverato in gravissime condizioni. La dinamica dei fatti è la stessa: i ciclisti procedevano da Avigliana in direzione Susa e hanno impattato entrambi contro il nuovo marciapiede all’altezza della rotatoria, con la strada che si restringe improvvisamente. Intanto la famiglia del secondo ciclista ferito fa un appello: “Mio suocero è ricoverato in ospedale – spiega Marina Bargelli – ma la bicicletta è sparita, non vorrei che l’avessero rubata. Chiunque avesse notizie, è pregato di avvisarci. Grazie di cuore”.

Il luogo dei due incidenti: nel pomeriggio sono stati messi dei jersey rossi
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34 COMMENTI

  1. A forza di progettare e realizzare male le infrastrutture, prima o poi qualcosa succede. E meno male che li fanno per la nostra sicurezza. Pensa te. Basta vedere gli spartitraffico di corso Laghi, tutti con spigoli vivi. Da ammazzarsi, oltre a danneggiare i mezzi.

    • Era sul posto quando sono successi gli incidenti? Allora si faccia vivo e faccia chiarezza, dato che le dinamiche non sono chiare a nessuno. Conoscendo l’incrocio ho notato che in prossimità della rotonda manca lo spazio per una bici e per un auto che sorpassa (senza poterlo fare). Il ciclista non è stupido come lei possa pensare, semmai potrebbe urtare il cordolo se spinto da un auto

      • Anziché fare stupide domande e affermazioni retoriche, sappia che il mio commento è esclusivamente connesso alla notizia “i ciclisti procedevano da Avigliana in direzione Susa e hanno impattato entrambi contro il nuovo marciapiede all’altezza della rotatoria, con la strada che si restringe improvvisamente” e non alle dinamiche che, peraltro, paiono già chiare dal testo.
        Inoltre …dove ha mai visto una rotonda con lo “spazio bici”??? La bici NON deve sorpassare da destra ma deve rimanere incolonnata e rispettare le regole della rotonda.
        In ultimo, non ho scritto che il ciclista è stupido. Semmai, su cosa quali elementi si basa per supporre che un’auto potrebbe averlo spinto sul cordolo? Si faccia vivo Lei per dar valore a queste affermazioni importanti…

          • Mio padre e molti suoi colleghi andavano in bici a Mirafiori tutti i giorni, ma era il 1944 e gli inglesi bombardavano anche di giorno ed anche i treni.
            In zona industriale ad Avigliana a lavorare in bicicletta andranno in quindici, gli altri pedalatori ci vanno a zonzo.
            Lascio immaginare quanto questo “spazio bici” sia apprezzato dai restanti frequentatori di fabbriche ed officine.

        • La stupiro’ affermando che le rotonde con lo spazio per le bici esistono, e che dove non c’è spazio le auto si devono incolonnare anche alle bici se necessario. Ma per questo servirebbe un corso di educazione stradale

    • Abitualmente in quel punto i ciclisti superavano sempre da destra le auto in coda al semaforo. Ora, non sapendo della nuova rotonda e non guardando mai la segnaletica, beccano in pieno il nuovo marciapiede. La colpa sarebbe quindi del marciapiede??? Giustamente basta leggere la segnaletica!

  2. Comunque vorrei capire dagli ingegneri qui presenti quale sia una rotonda progettata bene… Quella con due corsie che si tuffano direttamente in rotonda? Il restringimento è indicato dalla segnaletica orizzontale per tempo come previsto da codice della strada. Si può rendere il marciapiede più evidente? Probabilmente sì, ma da qui a dire che non c’è nessuna segnalazione ne passa

    • Faccia ben attenzione a criticare quella rot…. ehm, quell’obrobrio a forma di fagiolo! Su FB tra un po’ veniva istituito un comitato per difenderla, quasi a mo’ di specie in via d’estinzione. Avrà anche snellito il traffico, ma basterebbe sentire le cristonate di chi ha un autoarticolato e da Almese deve recarsi sulla 25 in direzione Susa per capire la boiata fatta. Vedremo al primo ingorgo sull’autostrada e tutto il traffico riverso sulla statale se sarà così efficace

  3. La bicicletta non è stata rubata, ma è momentaneamente custodita dalla Polizia Municipale presso il comando di piazza del Popolo.

  4. Che entrambi abbiano un felice guarigione ma porrei una domanda.
    Per quale motivo, dopo aver realizzato chilometrici di percorsi ciclabili, dobbiamo leggere di incidenti ciclistici fai da te in un incrocio, finalmente risolto (in sicurezza) con una rotonda, da sempre problematico per l’intenso traffico automobilistico?

    • Intanto se il cds lo permette i ciclisti la possono prendere perché hanno i fatti loro, magari arrivano o devono andare a casa, perché li c’è l’ingresso della ciclabile, perché se più d’uno fa lo stesso incidente evidentemente c’è un problema di segnalazione e progettazione. Oltretutto la nuova ciclabile, bellissima e assai utilizzata, è più adatta a gravel o mtb.

    • Dal commento sembrerebbe che i ciclisti si siano lanciati come degli asini sui marciapiedi.
      A me viene da osservare che in quel punto la strada si restringe senza lasciare lo spazio sufficiente ad una bici che viene sorpassata da un auto o peggio ancora un camion. La conseguenza di questo modo di guidare è senz’altro un pericolo per il ciclista che verrebbe “spinto” verso il cordolo.
      Per quanto riguarda le piste ciclabili, le ricordo che dove non vietato, le bici possono circolare sulle stesse strade delle auto e che entrambi devono rispettare il codice stradale (che tra l’altro impone all’automobilista di mantenere una distanza laterale minima di 1,5 metri in caso di sorpasso).

    • Intenso traffico? Ma a parte i singoli eventi in cui l’autostrada era chiusa, quando mai si è visto questo intenso traffico ? Forse per evitare incidenti frontali, questo sì, ma non raccontiamoci frottole per cortesia

      • Gent.mo sasa,
        forse Lei non ha l’abitudine di alzarsi presto la mattina per banali occupazioni come recarsi al lavoro.

        • Forse lei non ha la vaga idea di cosa sia il traffico intenso, non basta una banale coda di una ventina di macchine per usare questo termine. Venga in tangenziale dalle 7.30 alle 8 e avrà tutto il tempo di rivedere le sue idee (in coda). O magari a quell’ora dorme ancora ? Oltretutto la mega rotonda “costruita attorno ad una barca” ha fornito la prova pratica di quali siano i limiti reali di questa soluzione, direttamente proporzionali al diametro della rotonda e alla deficienza degli autisti

  5. LA COSA PIU’ SEMPLICE E’ QUELLA, VISTO IL DISASTRO DEGLI ENORMI MARCIAPIEDI CHE GIA’ PRIMA DELLA ROTONDA ERANO STATI SEGNALATI DA PIU’ CITTADINI, DI SEGNALARE CON LE ZEBRE NERE E GIALLE PER TERRA MA SOPRATTUTTO IL CORDOLO DI QUESTI ENORMI E INUTILI MARCIAPIEDI. FINIRA’ CHE QUESTI ODIOSI MARCIAPIEDI/PIAZZETTE SARANNO CONSIDERATI PARCHEGGI DA QUALCHE FURBO CHE CON IL SUV RIUSCIRA’ A SALIRCI SOPRA.
    CHE TRISTEZZA VEDERE RIDOTTA COSI’ AVIGLIANA, TUTTO IN NOME DI UNA MOBILITA’ SOSTENIBILE. TALMENTE SOSTENIBILE CHE COMINCIA A FARE VITTIME!!!!!

    • A parte che il “disastro” dei marciapiedi non si capisce in cosa consista… Con tutto rispetto, i cittadini non hanno generalmente competenza per scrivere come vanno fatte le cose perché “non addetti ai lavori”. Lei è ne è un chiaro esempio perché ritiene che la soluzione siano le strisce gialle e nere, non sapendo che la segnaletica orizzontale deve essere bianca, non gialla, né azzurra, è nemmeno bordata di un qualsiasi colore! L’unico uso del colore giallo è per la segnaletica temporanea (Art. 42 Codice della strada lo prevede e Art. 45 vieta segnaletica non conforme).
      Considerato che quella rotonda ha risolto un annale problema di traffico, non direi proprio che Avigliana è “ridotta così”…

      • Gli “addetti ai lavori” ogni tanto dovrebbero farsi un giro per le strade perchè non sempre quello che è bello sulla carta risulta poi funzionale a livello pratico.

      • Questa volta potremmo essere quasi in sintonia.
        Tra la bicicletta con borse appese al manubrio di una casalinga che torna dal mercato e certe biciclette in fibra al carbonio, leggere come petali di rosa, cavalcate da personaggi equipaggiati come Nembo Kid, corre la stessa differenza tra una Panda euro 3 ed un SUV di ultima generazione.

  6. quegli enormi e inutili marciapiedi, potrebbero diventare un breve tratto di pista ciclabile, in modo che i ciclisti non debbano infilarsi nella strettoia con le automobili, sempre più grandi.
    in quanto alla mobilità in Avigliana è diventato un disastro, dovremo dotarci di un SUV per quella miriade di cunette, rialzi per qualche sparuto pedone che ci transita.

    • Gent.ma Paola,
      scriva ancora quanto Le pare, possibilmente in minuscolo, nessuno Le ha chiesto di non scrivere più.
      شهرزاد, Shahrazād non è la Redazione e si sarebbe accontentat* di leggere un Suo piccolo sforzo per rimediare ad un ingiusto giudizio negativo che ci coinvolge tutti.
      Chi commenta su queste pagine ha piena fiducia in Valsusaoggi e nel modo di lavorare dei suoi giornalisti.

  7. Guardando il punto incriminato, dove credo adesso sia presente la banda colorata, mi sembra che la soluzione più semplice sia mettere una rampetta al marciapiede permettendo la salita delle bici che di li potrebbero facilmente deviare verso la ciclabile o posizionarsi per un attraversamento. Peraltro io credo che serva anche come rimozione alle barriere architettoniche, visto che quel gradino è invalicabile.

  8. Gent.mo sasa,
    forse Lei non ha l’abitudine di alzarsi presto la mattina per banali occupazioni come recarsi al lavoro.

  9. Mi metto in coda ai commenti, io sono uno dei ciclisti ricoverato da 21 giorni con 5 vertebre cervicali rote , subito operato ,da quello che ho letto sembra che la colpa sia nostra, vi assicuro che non è così.x quanta disattenzione ci possa essere quel,ostacolo deve essere più evidenziato, in effetti subito doppo l,incidenti hanno messo dei così di plastica molto evidenziati. Troppo tardi, a livello personale quela modifica e mal progettata. Spero solo nel mio ricupero fisico, e anche x l,altro ciclista. Saluti,

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