ALMESE – La Valsusa piange la morte di un grande professionista e designer: Marcello Gandini. E’ mancato mercoledì 13 marzo, aveva 85 anni ed era uno dei più famosi designer di automobili al mondo: nel corso della sua carriera ha disegnato e progettato tantissime auto passate alla storia, per Lamborghini (la Miura, la Diablo, ecc.), Ferrari (Rainbow, Dino GT4), Alfa Romeo (Montreal e Carabo), Maserati (Quattroporte IV, Ghibli II, ecc.), e per altri marchi famosi. Gandini viveva alle Grange di Almese: il funerale sarà celebrato venerdì 15 marzo in parrocchia, sempre ad Almese.
Proprio tre mesi fa, il 12 gennaio 2024, il Politecnico di Torino aveva conferito la Laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccanica a Marcello Gandini. “Sono onorato di ricevere questa laurea honoris causa – aveva dichiarato Marcello Gandini in quell’importante occasione – È il riconoscimento di un percorso iniziato a 16 anni, quando, con il denaro che mi era stato assegnato per comprare un libro di latino, acquistai invece un testo di meccanica, Motori Endotermici di Dante Giacosa. L’ingegneria, applicata al design e alla progettazione dell’auto, è stata la mia prima passione e il filo rosso di tutto la mia professione”. Avrebbe compiuto 86 anni ad agosto. Gandini è stato un car-designer di fama mondiale e autore di importanti soluzioni ingegneristiche innovative che coniugano meccanica, tecnologia e stile, non solo nel campo dell’autoveicolo nella sua lunga attività professionale.
In ogni suo progetto ha applicato un forte approccio ingegneristico per ottenere il miglior risultato possibile di forma, funzione, ricerca di materiali inediti, sempre con una spiccata tendenza all’innovazione, trovando soluzioni meccaniche originali per l’inserimento e la disposizione dei componenti meccanici all’interno delle sue creazioni.
Marcello Gandini si è occupato di design fin dalla giovane età, iniziando nell’ambito dell’arredamento di interni e proseguendo poi con la progettazione delle automobili, in principio presso Bertone, arrivando a esserne direttore dello Stile e lavorando a modelli entrati nella storia come Lamborghini Miura, Ferrari Dino, Lancia Stratos e tanti altri. Come designer indipendente ha firmato collaborazioni con tante case automobilistiche come, tra le principali, Renault, Lamborghini, Maserati, Nissan, Toyota e Subaru. Di recente il suo impegno si è concentrato sulla ricerca e sull’innovazione, in particolare con l’obiettivo di reinventare il modo in cui un’automobile viene prodotta, ottenendo da questa continua ricerca una serie di brevetti e invenzioni.
A gennaio, il Magnifico Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco aveva consegnato la pergamena di laurea a Marcello Gandini dopo la sua Lectio Magistralis, preceduta dalla laudatio del professor Massimo Rossetto e dalla motivazione del conferimento a cura del professor Giorgio Guglieri, entrambi docenti del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS.
Ad arricchire la cornice dell’evento, nel cortile dell’Aula Magna erano state esposte una quindicina di auto storiche disegnate da Marcello Gandini per la Carrozzeria Bertone, alcune delle quali provenienti dalla collezione dell’Automotoclub Storico Italiano: esemplari che ben rappresentano lo spirito geniale e innovativo di Gandini.
“Nel corso di una carriera lunga e piena di successi, Marcello Gandini è stato non soltanto un maestro del Design, ma anche un uomo con grande capacità di visione ingegneristica – ha sottolineato il professor Massimo Rossetto nella sua laudatio – Una figura di inventore d’altri tempi, che sa concretizzare il suo pensiero attraverso il progetto e rendere fruibili le sue idee a tutti e tutte. I suoi progetti non sono mai stati limitati all’apparenza ma hanno sempre mostrato la capacità di concepire gli oggetti come un tutt’uno tra meccanica, tecnologia ed estetica, ricercando sempre soluzioni innovative”.
Addio grande designer, ci siamo incrociati a Frankfurt/Main, nel lontano 1974 a IAA, grazie alla Lamborghini. E’ stato un onore e un privilegio – il mondo è davvero piccolo.