L’INCHIESTA DI FABIO TANZILLI
SAN DIDERO / BRUZOLO – Sabato 17 aprile i sindaci no Tav della Valsusa, insieme al movimento No Tav e ai Comuni di San Didero e Bruzolo manifesteranno contro la costruzione del nuovo autoporto Sitaf dell’autostrada A32 Torino – Bardonecchia. I costi ammontano a circa 49 milioni di euro. Ma in cosa consiste questo progetto? In sostanza viene trasferito l’attuale autoporto di Susa nella nuova area. Considerato che sarà il nuovo “campo di battaglia” tra No Tav e forze dell’ordine, andiamo a vedere nel dettaglio cosa sarà costruito e il progetto.
L’AREA DOVE SORGERÀ IL NUOVO AUTOPORTO DI BRUZOLO-SAN DIDERO
L’area individuata si sviluppa per una superficie complessiva di 68.000 mq tra i Comuni di San Didero e Bruzolo, nei prati lungo l’autostrada A32. Una zona usata, nel tempo, da molti incivili come discarica abusiva, dove recentemente i No Tav hanno fatto nascere il nuovo presidio, recuperando uno degli edifici abbandonati. Ovviamente il progetto di Sitaf e Telt prevede la demolizione dei vari immobili e ruderi. In quell’area si arriva direttamente dalla statale 25 del Moncenisio, passando da un piazzale che si trova tra la statale stessa ed un canale idraulico Nie, poi da un ponte lungo 8 metri che oltrepassa il canale industriale e consente l’accesso all’area, immersa nella zona boschiva.
I NUOVI EDIFICI DELL’AUTOPORTO E I DUE NUOVI SOVRAPPASSI AUTOSTRADALI
Il nuovo Autoporto avrà un maxi parcheggio per i tir, un’area di servizio con i distributori di benzina, un’area commerciale/ristorazione ed un nuovo posto di controllo centralizzato della Sitaf.
LE MODIFICHE ALLA VIABILITÀ
Ma per accedervi dall’autostrada, sia per chi proviene da Bardonecchia che da Torino, sarà realizzato un apposito svincolo dell’A32 con due nuovi sovrappassi autostradali e le rampe. Per quanto riguarda la viabilità, sarà realizzata anche una nuova rotonda per consentire l’accessibilità all’autoporto dalla statale 25 del “Moncenisio”, con il rifacimento del ponte sopra il canale.
Gli edifici prefabbricati dell’Autoporto di San Didero – Bruzolo invece ospiteranno: 1) Area commerciale/servizi, 2) Uffici Sitaf con Punto Blu, centro di controllo A32, ecc., 3) Area carburanti, 4) Vasca raccolta acque, 5) Cabine elettriche.
Il tutto sarà completato con i parcheggi a pensilina per i mezzi pesanti.
AREA RISTORAZIONE E MARKET
La nuova area commerciale e servizi sarà composta da tre edifici prefabbricati con il ristorante, il market e servizi vari. A fianco ci sarà l’area carburante per i rifornimenti.
NUOVO PUNTO BLU A32 E CENTRO DI CONTROLLO SITAF
Altri fabbricati ospiteranno invece gli uffici destinati al Punto Blu, alla direzione di esercizio della Sitaf, al centro di controllo dell’autostrada e uffici dell’ex società controllata di Sitaf “Ok Gol”, ora denominata Ross (Road Safety Services).
I DUE NUOVI SOVRAPPASSI AUTOSTRADALI
Il nuovo svincolo dell’autostrada che consentirà l’accesso all’autoporto di San Didero – Bruzolo sarà costituito principalmente da 2 sovrappassi per l’accesso da Torino e da Bardonecchia. I due sovrappassi avranno una forma “a cappio” dalla lunghezza di circa 200 metri sia in uscita che in ingresso. Entrambi saranno caratterizzati da un andamento curvilineo.
L’AREA GIOCO PER I BIMBI E IL GIARDINO PER LA SITAF
Tra le opere “minori” previste nel progetto c’è anche un’area gioco bimbi a nord-ovest del piazzale, nei pressi della futura rotatoria centrale ed un giardino al coperto (chiamato “Giardino d’Inverno”) interno agli edifici della Sitaf/Posto di Controllo Centralizzato. Sono poi previsti interventi di recupero ambientale, inerbimento, la riqualificazione della sponda sinistra della Dora Riparia e la piantumazione di alberi.
PER LA SICUREZZA DEL CANTIERE, UN “FORTINO” DA 5 MILIONI DI EURO
Nell’autunno 2020 Telt ha pubblicato la gara d’appalto per costruire il nuovo presidio delle forze dell’ordine che dovranno sorvegliare il cantiere per il futuro autoporto di San Didero-Bruzolo. Un “fortino” dai costi importanti, con opere dal valore totale di 5.349.000 milioni di euro. L’appalto riguarda le “attività preliminari, di protezione e di mantenimento dei cantieri di Telt e il supporto logistico alle forze dell’ordine per la realizzazione dell’autoporto di San Didero”.
Il contratto è suddiviso in tre attività: 1) la costruzione di recinzioni perimetrali con sistemi di videosorveglianza, illuminazione, antincendio e pista di sorveglianza per i lavori preparatori dell’Autoporto di San Didero. 2) Lavori vari, lavori di ingegneria civile, noleggio e lavori di manutenzione a supporto delle Forze dell’Ordine. 3) Gestione del lavoro, manutenzione di impianti e attrezzature all’interno e all’esterno del sito a sostegno delle forze dell’ordine. Le attività di cantiere coinvolgeranno i Comuni di San Didero, Bruzolo e Borgone Susa.
Gli oltre 5 milioni di euro serviranno per le attività preliminari (recinzioni, BOB, videosorveglianza, illuminazione, ecc.) di protezione e mantenimento dei cantieri Tav, nonché per il supporto logistico alle forze dell’ordine per la realizzazione dell’Autoporto di San Didero.
Prima di realizzare il nuovo autoporto a San Didero, Telt deve quindi delimitare le aree e installare gli impianti di sicurezza. A quel punto la Sitaf dovrà realizzare il nuovo autoporto.
Le attività affidate da Telt con gli oltre 5 milioni di euro consistono in:
Progettazione costruttiva.
As built (i disegni che descrivono l’opera come è stata effettivamente costruita).
Bonifica dei terreni da ordigni bellici.
Indagine Archeologica.
Lavori di realizzazione recinzione di cantiere comprensiva di impianti perimetrali di illuminazione, videosorveglianza ed antincendio, strada di controllo.
Lavori di posa in opera e/o ricollocazione di recinzioni e cancelli metallici di cantiere.
Lavori di movimento terra, taglio vegetazione, opere civili come barriere, cordoli, cunette, muretti e similari, ecc. (elenco non esaustivo).
Pulizia, sgombero neve ed attività di manutenzione delle strade di accesso ai cantieri ed al loro interno.
Forniture e noli (es. torri-faro, motopompe, ecc., lista non esaustiva).
Lavori vari richiesti dalle forze dell’ordine per garantire il servizio di ordine pubblico.
Assistenza alle forze dell’ordine durante le manifestazioni di oppositori dell’opera.
Realizzazione di baraccamenti di cantiere (moduli prefabbricati, bagni chimici, ecc., lista non esaustiva).
Monitoraggio Ambientale.
Lavori di gestione e manutenzione di impianti ed apparecchiature di cantiere quali: impianti elettrici, illuminazione esterna e videosorveglianza.
FASE 1 – LE ATTIVITÀ DA SVOLGERE
Bonifica di terreni da ordigni bellici mediante individuazione e rimozione eseguita per strati sia superficiali (< 100 cm) che profondi (> 100 cm).
Garantire accesso alle imprese incaricate da TELT per indagini geognostiche o di altro tipo.
Se richiesta da TELT Indagine Archeologica preventiva alla posa delle recinzioni di sicurezza o di qualsiasi scavo nelle aree di cantiere.
Fornitura e posa di recinzioni con elementi prefabbricati in cemento armanto e grigliato metallico su superfici pianeggianti o sub-pianeggianti: recinzione tipo new jersey e grigliato di ferro con relativa posa di concertina/filo spinato come da Progetto Esecutivo.
Trasporto e posa di recinzioni messe a disposizione da TELT con elementi prefabbricati in CA e grigliato metallico su superfici pianeggianti o sub-pianeggianti: recinzione tipo new jersey e grigliato di ferro con relativa posa di concertina/filo spinato come da Progetto Esecutivo.
Fornitura e posa di recinzione metallica posata in opera su superfici inclinate o irregolari: recinzione con rete betafence e opportune strutture di fondazione, sostegno e collegamento (altezza totale 3m) con relativa posa di concertina/filo spinato.
Fornitura e posa di cancelli metallici altezza totale 3m (carrabili e/o pedonali) eventualmente rimovibili e ricollocabili se necessario.
Rimozione e riposizionamento di recinzioni/cancelli metallici esistenti.
Realizzazione e/o integrazione impianti elettrici (specifiche tecniche indicative e non esaustive nel Progetto Esecutivo in allegato), completi e funzionanti in ogni loro parte e conformi alle normative in vigore, seguendo tutte le indicazioni e le prescrizioni fornite da TELT.
FASE 2 – LAVORI VARI, OPERE CIVILI E LAVORI DI MANUTENZIONE A SUPPORTO DELLE FORZE DELL’ORDINE
Nella missione 2, la ditta che vince l’appalto dovrà realizzare le seguenti lavorazioni:
Lavori di pulizia e movimento terra all’interno delle aree di cantiere.
Esecuzione opere civili quali ad esempio cordoli, cunette, muretti e similari, ecc. (elenco non esaustivo).
Fornitura e/o nolo di torri faro con motogeneratori elettrici: compreso il trasporto, il carico e lo scarico sul luogo di cantiere; il nolo comprensivo di tutti gli equipaggiamenti necessari; i consumi, la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’accensione e lo spegnimento agli orari indicati da TELT o dalla DL; l’allontanamento delle stesse a fine necessità.
Fornitura e/o nolo di motopompe idrauliche/idrovora: compreso il trasporto, il carico e lo scarico sul luogo di cantiere; il nolo comprensivo di tutti gli equipaggiamenti necessari (100m di manichetta con attacco UNI45 E UNI70); i consumi; la manutenzione ordinaria e straordinaria; l’allontanamento delle stesse a fine necessità. Dovrà essere garantita la portata di 1m3/min.
Pulizia e attività di manutenzione delle strade di accesso ai cantieri ed al loro interno, anche in caso di innevamento, predisponendo tutte le misure (sufficiente numero di mezzi ed operatori, turni di lavoro adeguati, disponibilità a magazzino di materiale di consumo, ecc.) necessari per evitare il blocco della viabilità e per garantire senza soluzione di continuità la transitabilità ai mezzi delle F.O.
Messa a disposizione di personale per le esigenze delle F.O. (es. piccole manutenzioni, pulizia locali, fornitura materiale di consumo, ecc., elenco non esaustivo).
Supporto logistico ed accompagnamento dei visitatori durante le visite di terzi ai cantieri, compresa l’informazione ai fini della sicurezza eseguita da tecnico abilitato a norma di legge
Fornitura e posa in opera di box di cantiere uso servizi igienici sanitari.
Fornitura e posa di bagni chimici portatili.
Fornitura e posa di unità abitative prefabbricate monoblocco per servizi di cantiere e per le necessità delle F.O.
Raccolta Rifiuti per F.O.
FASE 3 – GESTIONE LAVORI, MANUTENZIONE IMPIANTI ED APPARECCHIATURE INTERNE ED ESTERNE AL CANTIERE A SUPPORTO DELLE F.O. / Impianti elettrici e di illuminazione a servizio delle F.O.
Manutenzione ordinaria /straordinaria e tutte le riparazioni, di qualsiasi genere, di tutte le componenti degli impianti elettrici e di illuminazione, comprese le apparecchiature/impianti connessi ed a servizio degli impianti stessi.
Corretta esecuzione delle attività di manutenzione secondo quanto prescritto nel piano di manutenzione e/o nel libretto di manutenzione fornito dalle case fornitrici degli apparecchi e dei componenti degli impianti.
Realizzazione di tutte le opere civili/impiantistiche o di altro genere che si rendessero necessarie, per qualsiasi motivo, relativamente agli impianti elettrici e di illuminazione o loro parti/componenti.
Verifiche periodiche per garantire il mantenimento nel tempo delle caratteristiche di sicurezza, affidabilità e funzionalità degli impianti elettrici e di illuminazione,.
Interventi di riparazione in caso di guasto entro le 24 ore successive alla segnalazione, in qualsiasi giorno, feriale o festivo per garantire il servizio di ordine pubblico. Le riparazioni nel periodo di garanzia non saranno remunerate (ad esclusione di quelle legate ad atti vandalici documentati da denuncia dell’Aggiudicatario presso le F.O.).
Commenti Tavidioti tra 3…2…1…
meno male che c’è l’area giochi bimbi…
Interessante, ma qualcuno sa cosa verrà fatto del vecchio complesso di Susa?
Che bella schifezza! C’è un autoporto a Susa a 15km realizzato 25 anni fa. Non serve più? È già vecchio? Che senso ha farne un altro così vicino? Altri ettari di verde sacrificati che non avremo più indietro e poi tutti a lamentarsi dell’inquinamento, del surriscaldamento, magari facendo manifestazioni. Intanto si decide sempre in senso opposto convinti della propria furbizia quando ci stiamo affondando da soli.
Prima di criticare sarebbe il caso di informarsi. Quello di Susa sparirà per far posto alla zona di smistamento del TAV.
La gente fa queste domande perché non ha ancora capito che il TAV è una realtà e che nessun movimento ne potrà mai impedire la costruzione… checché se ne pensi.
Un altra inutile cattedrale nel deserto a cura SITAF
Continuate così dal 1980 sara il terzo autoporto inutile come i primi due!
Inutili alla collettività, ma…
Noi maschietti della valle vorremmo in questo popo’ di edifici, un casinò e un casino. Grazie se questa proposta verrà presa in considerazione.
Ennesima colata di cemento ed asfalto. Poi 49 miloni di euro investiti su un’infrastruttura dedicata al trasporto su gomma … ma non si sarebbe dovuto spostare tutto sulla tav ? Coerenza massima ! Meravigliosa poi l’area gioco in mezzo allo svincolo, delimitata da un simpatico guard rail … porterò certamente i miei figli a giocare lì.
tutto il traffico sopra i 300/600 km di percorrenza saranno spostati sul treno come previsto per ottemperare alla convenzione delle alpi del 1991. Anche con la nuova linea in funzione, non si potrà eliminare al 100% i camion dall’autostrada ma li si potrà ridurre enormemente. A beneficio dell’ambiente e della valle in primis, dell’economia e di conseguenza del lavoro, e dei viaggiatori che potranno spostarsi velocemente senza inquinare tanto quanto un aereo o un auto privata.
Detto questo, bisogna comunque far fronte alle esigenze dei camionisti nei prossimi 9 anni fino all’apertura del tunnel, quando i camion potranno effettivamente essere trasferiti sui treni navetta. Ecco perchè l’autoporto serve nonostante la Nuova Linea Torino-Lione
In attesa di un ennesimo spostamento dell’autoporto mi viene spontaneo consigliare che si dividano i 50 (per ora…) milioni di euro senza far niente: sarebbe meno criminale verso l’ambiente.
Ci raccontano sempre la storia del consumo del suolo e poi quando dalla storia si passa alla realtà….
Finalmente una cosa utile a tutti, come andare a troie sulla luna
Non durerà molto, per la prossima grande opera ( ovviamente sempre in valle di Susa) sarà nuovamente demolito e spostato anche questo per fare spazio all’ areoporto, alla Dora navigabile o al teletrasporto ( modello Star Trek) .
Mafia, ‘ndrangheta, camorra, corrotti e corruttori in Val di Susa non hanno mai di che lamantarsi. Almeno per loro il ” lavoro” non mancherà mai.
Poverini..chissà il dolore che state provando.
Grazie, anche io che sono analfabeta funzionale e un po’ ritardato, finalmente ci ho capito qualcosa su questo progetto.
W il cemento e l asfalto !
Ma insomma, non va bene la TAV, non va bene spostare l’ Autoporto, non va bene la nuova scuola a Caprie, ma c’è qualcosa che va bene ai Valsusini ?
@Pinazza …. Si c’è una cosa che ci andrebbe bene….. Che gente come te aprisse gli occhi e uscisse dal letargo in cui vive
@Alberto, scusa ma ti stai contraddicendo. In letargo non sono quelli come me, aperti all’innovazione e disposti ad esaminare le novità senza preconcetti, ma i negazionisti per partito preso, coloro a cui non va mai bene niente e vivono nella loro cuccia calda imprecando e basta, senza mai concludere nulla.
Il mondo va avanti e io prima di dire no cerco di capire se nella direzione in cui si muove c’è qualcosa di positivo.
Porta pazienza, ma dal letargo io sono uscito da un bel pezzo..
Per favore, non confondere i valsusini con queste poche centinaia di invasati, nullafacenti e ignoranti.
No, giuro. Conosco bene moltissimi valsusini e frequento assiduamente la Valle dove ho forti amicizie e simpatiche conoscenze.
Mi rendo anche conto che spesso i media sono di parte e conducono la comunicazione come meglio credono e quindi coltivano i Covidioti e i Gabriele 2.
Mi spiace però che ci siano molti contestatori ignoranti che compromettono la serietà e la simpatia degli abitanti del luogo.
Covidiota e Gabriele 2 sono il condimento ironico e surreale di ogni dibattito, sdrammatizzano e canzonano con la litania disarmante dei loro messaggi tenacemente identici. Sono indispensabili, così come l’ultimo arrivato Adamo di Susa…
La legge di Pinazza è stupida…
Poverino…chissà il dolore che hai provato.
Sono un po’ preoccupato per il Covidiota che non si manifesta… manca solo lui!
La valle ha più di 90000 abitanti di cui alla stragrande maggioranza non frega proprio niente nè del Tav, nè dei NoTav, tantomeno negli ultimi tempi post-Covid. Alle manifestazioni vedi sempre al massimo soliti 200 di cui almeno la metà è gente che viene da fuori valle. Basta guardare la provenienza degli arrestati per rendersene conto. Quella imbecille che si è presa una pietra in faccia (scambiata per un lacrimogeno), arrivava da Pisa. La valle non è NoTav, è del tutto indifferente perché il TAV non è affatto percepito come un reale problema più di altri.
Beh, caro Pinazza, forse tu che magari, beato te, non hai problemi di salute, non ti sei reso conto che qui l ospedale di Susa, purtroppo è sempre più carente di servizi, e non per colpa del direttore o dei medici, ma dalle direttive del governo. Le persone con patologie, e credeteci che essendo la valsusa molto ben ampia, ce ne sono eppure soprattutto le persone anziane con patologie devono sempre far affidamento a qualche buon samaritano per farsi accompagnare in qualche centro più lontano, perché, purtroppo all ospedale di Susa vengono spesso tagliati i servizi. Allora forse i soldi potevano essere spesi x qualcosa di utile
@ Disillusa, capisco le tue preoccupazioni e, credimi, sono d’accordo con te sulla carenza di servizi dell’ Ospedale che conosco bene e sulle conseguenze delle fughe dei dipendenti .
Del tuo discorso mi stupiscono però due cose:
1) Mi sembra che tu abbia la certezza che i soldi per la costruzione del nuovo Autoporto siano a carico della Comunità e quindi indirettamente del privato cittadino che paga le tasse. Ma nell’articolo la parte finanziaria non viene minimamente trattata. Non potrebbe essere a carico delle Società che costruiscono/gestiscono la Tav e l’autostrada? Io mi informerei, prima di rilasciare commenti. E mi piacerebbe che su questo venisse pubblicato il piano finanziario, per meglio giudicare l’intervento.
2) Scrivi che a Susa per farsi accompagnare in un centro sanitario più lontano occorre far affidamento a un buon samaritano. Che io sappia esiste da anni una Associazione di Volontari che si chiama AVULSS Val Susa e che, oltre all’assistenza, si occupa anche del trasporto di anziani/malati/disabili fino a Torino. Forse non la conosci ?…
E per finire vorrei dirti che concordo con te anche sulla velata considerazione delle direttive del Governo.
Ricordati però che i governanti, a tutti i livelli, li mettiamo noi sulla loro poltrona.
Ti auguro una buona salute.
Ecco una cosa che questa volta proprio non capisco a cosa serva costruire un mega autoporto… Quando si sta realizzando un’opera come la TAV che dovrebbe incanalare tutto il traffico su gomma.
Ricapitolando se costruisco dei treni ad alta velocità con una mega stazione di interscambio, (ce l’hanno sempre venduta sia per le merci che per i passeggeri…) Ma se le merci le continuiamo a far viaggiare su gomma: o non serve un cazzo l’autoporto o non serve un cazzo la TAV!?
Chissà se stavolta i teppisti dei notav saranno in grado di pensare e di fare in modo pacificamente gli evitare questo inutile spreco…
In nessun paese al mondo si trasportano le merci solo su treno, su gomma, su aereo o per nave, ma si trasportano attraverso un mix di tutte. Lo scopo della nuova linea Torino-Lione è il riequilibrio modale tra Italia-Francia, non l’utopica scomparsa del trasporto su gomma. Tradotto, attualmente tra Italia e Francia, considerando tutti i valichi, più del 90% del traffico passa su gomma, mentre normalmente in un sistema sano la situazione è equilibrata e spostata il più possibile verso il treno. In futuro ci saranno meno TIR e più treni, ma non certo zero TIR. Oltretutto l’autoporto (qui come altrove) è fondamentale per gestire tutte quelle situazioni in cui il valico è chiuso per incidenti, neve, lavori, o il traffico pesante è vietato a causa delle festività in Francia.
E, grazie x darmi un po’ di ragione, almeno su questo ti ringrazio, caro Pina za. Riguardo all associazione che citi e che, per carità so anch io che esiste, non so come funzioni, però, molti anni fa dovendo occuparmi di un parente anziano, beh posso dirti che i miei famigliari ed io siamo stati lasciati, diciamo, abbastanza soli. Inoltre oggi come oggi, sono sempre più carenti i servizi diagnostici, e questo lasciamelo dire, ti prego, con assoluta sicurezza. Avendo avuto un mio parente bisogno di una semplice ecografia, gli è stato detto che con l impegnativa il posto più prossimo era fra 6 mesi a una distanza di circa 300 km, e i centri convenzionati, i famosi centri convenzionati, quando chiedi di prenotare con l impegnativa del medico di base non hanno posto. Il posto spunta quasi x miracolo se dici che pagherai privatamente. Questa è l Italia, l unica cosa che si dovrebbe fare è quando vengono a chiederti il voto, sarebbe mandarli a quel paese. Questa è l Italia, un Italia che incomincia a non piacere più, e non solo a me, credimi
Hai capito carabiniere poliziotto ecc.? Va pure a prenderte 4 cazzotti che fin poco tempo fa c’ era astra zeneca e vai di trombo…..e’ lo Stato vi ha ha dato qllo facoltativo da fare….lo so lo so, v’ hanno raccontato favole e vi siete fidati e ora c’ e’ il libro di Speranza pubblicato all’ estero e le intercettazioni chat di Speranza…..SIA CHIARO IL POPOLO CON LE TASSE VI PAGA LO STIPENDIO, MA NON per farvi venire il trombo, semplicemente per proteggere/aiutare il popolo.Quindi ora che tutto sta uscendo , oltre al fatto delle frase dell’ ex premier Renzi della TAV= cavolata , non potreste tutti da nord e sud andare a Roma e pretendere spiegazioni????Sis chiaro se i quotidiani dicono sbagliato o le interviste in TV non corrispondono al vero SONO LA PRIMA A CHIEDERVI SCUSA , ma dubito che scrivano o mandano in onda un servizio con persone che dicono il contrario di cio’ che pensano. Ora ci andate a chiedere che schifezza stanno facendo???? Mi fareste sto favore?
SAN DIDERO NON E’ SOLO QUESTIONE DI UN TRENO O DI UN AUTOPORTO,MA DI TUTTI I DANNI CHE COMPORTA ,TRA CUI ANCHE QUELLI INFLITTI ALLA FAUNA LOCALE
LA FAUNA E’ IN PERICOLO
La Sitaf, per conto Telt stà effetuando ,oltre al periodo consentito (Fino a 600 metri s.l.m: dal 1° ottobre al 15 aprile) ,Il taglio degli alberi in piena stagione riproduttiva ,. Questa pratica ferisce o lascia senza riparo i volatili nell’intento di nidificare..
Per spostare l’autoporto di SUSA(TO) a San Didero (TO) sradicano gli alberi , scavano i prati e schiacciano i cespugli, proprio in primavera , distruggendo l’abitat degli uccelli che nidificano e di piccoli mammiferi che in tana incominciano a procreare
In un’’area verde, diventata nel tempo luogo potenziale di riserva delle risorse ambientali. Lungo il fiume, nei cespugli si riproducono alcune specie di volatili . “Assumere un alto senso civico di rispetto dell’ambiente e dei valori faunistici, nel segno di una maggiore armonia tra uomo e natura”,di denunciare questa pratica che non solo è eticamente condannabile, ma anche illecita e contraria alle direttive comunitarie.
La violazione del divieto di distruggere o danneggiare i nidi intenzionalmente e disturbare la fauna selvatica durante il periodo della riproduzione comporta, infatti, l’applicazione di sanzioni penali e amministrative.
I nidi sono protetti dalla legge nazionale 157/92. e da alcuni Regolamenti comunali che ne vietano la distruzione. In caso di uccisione di pulli si configura la fattispecie dell’art. 544 bis del Codice penale (Uccisione di animali).
.Per allestire il cantiere, sono state chiuse tutte le vie agli animali impossibilitati al di raggiungimento all’acqua, con grate termosaldate .Le recinzioni ,oltretutto sono sormontate da filo spinato come foto. Già in fase di progetto preliminare era da calcolare la costruzione di passaggi per la fauna , non di chiuderli.
La minimizzazione degli impatti delle infrastrutture lineari sulla fauna è un aspetto che deve essere considerato fin dalle fasi di progettazione, evitando di distruggere gli habitat più sensibili. Gli effetti negativi dell’interruzione della continuità ambientale risultano amplificati in determinate situazioni ambientali e geomorfologiche, ad esempio nel caso di infrastrutture situate in prossimità dei margini di transizione tra due ambienti ad ecologia diversa (ecotoni, margini di un bosco, corsi d’acqua, ecc.)