VALSUSA, ESCURSIONISTI DISPERSI AL RIFUGIO VACCARONE: INTERVIENE L’ELISOCCORSO

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GIAGLIONE – Sabato 20 luglio due escursionisti si sono persi nella zona del rifugio Vaccarone. Sono stati recuperati dal soccorso alpino con l’elisoccorso 118. Non sono feriti.

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16 COMMENTI

    • Paolo, un pensiero positivo ogni tanto ci vuole. Faccia piuttosto “pagare” per i numerosi incidenti stradali ( danni, spese mediche, assenze dal lavoro, ritardi causa code, etc) .
      L’articolo non spiega cosa è successo e su quale itinerario di accesso al rifugio.

      • Puntualizzare: In tutti i casi da lei ipotizzati si parla di danni fisici….
        Qui si parla di gente che non sapeva tornare a casa….
        Lei se si perde con la macchina chiama gli elicotteri?

        Turin: stesso discorso per i suoi esempi. Questi non si sono fatti niente, si sono persi su un sentiero….

        Olegna: speriamo

        • Che può succedere, spesso i sentieri non hanno segnaletica, chi conosce a memoria la zona va a occhi chiusi, chi è turista e magari porta anche soldi, andrebbe aiutato. Se li trattiamo male non tornano e via social parlano male della zona. Poi chiudono le fabbriche e non sappiamo che lavoro fare. Nessuno è perfetto, ma questo non mi sembra un caso paragonabile a chi va in montagna in infradito o ai motociclisti che volano a 200kmh sulle strade il weekend

          • Turin, ci vuole anche un po’ di senso dell’orientamento…….non siamo a passeggio in via Roma….
            Segui un sentiero battuta in discesa…..e torni alla macchina; dalle nostre parti non è così difficile

        • Caro Paolo, si vede che lei è uno che in montagna non ci è mai andato seriamente. Io sono uno che va in montagna da sempre e ha imparato a organizzarsi, orientarsi e cavarsela quando si smarrisce la via, anche grazie alla tecnologia moderna (telefono con GPS e cartine). Ma proprio perché ho anni di esperienza so che in montagna non è sempre tutto semplice e lineare. Non tutto è segnalato, non tutto è chiaro. È un attimo perdere il sentiero e l’orientamento, soprattutto se si ha poca esperienza o è la prima volta che si percorre una via. Non tutti sono esperti, e la montagna non è riservata solo agli esperti. Quello che lei ingenuamente definisce “nessun pericolo” poteva invece diventarlo se i signori invece di chiamare i soccorsi si intestardivano nel cercare di cavarsela senza averne le capacità. Pensare che in montagna basti andare in una direzione per ritrovare la strada, è un commento da ignorante in materia. Far pagare i soccorsi è una cosa priva di senso proprio perché potrebbe indurre persone a peggiorare la propria situazione per il timore di dover pagare. Non se ne può più di leggere certe chiacchiere populiste e ignoranti.

    • Lei è perfetto? Non griglia niente alcool? Cammina? Corre? Se va in ospedale con ambulanza x infarto e le riscontrsno colesterolo alto o che non fa sport, deve pagare? Okkio che al minimo errore paga tutto. Non sbagli mai mi raccomando, la perfezione, cosicché andrà il paradiso

    • da Internet “In Piemonte, ad esempio, l’intervento è gratuito se l’infortunio è reale e comprovato; diversamente, se la chiamata risulta inappropriata il costo ammonta a 120 euro al minuto di elisoccorso (50 euro per il soccorso alpino a terra).16 ago 2023”

    • L’inciviltà personificata. Secondo Paolo ci vorrebbe quella sanità che prima strisci la carta e poi approvano se soccorrerti o no. Ci stiamo arrivando, contento?

      • Soccorerli? erano feriti? no!
        Quindi di cosa stiamo parlando?
        E comunque qui si parla di andarli a recuperare, e poi farli pagare, visto che non erano in pericolo

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