SUSA – Furti all’ospedale di Susa. Portafogli e oggetti personali rubati al personale sanitario, mentre sono in servizio negli ambulatori e nei reparti. Addirittura hanno portato via del prosciutto dal frigo utilizzato dai dipendenti dell’ospedale per mangiare in pausa pranzo. Nell’ultimo periodo i casi sono aumentati, così come il senso di insicurezza del personale all’interno del presidio ospedaliero della città. Sul fatto interviene il Comitato a Sostegno dell’Ospedale di Susa: “Chiediamo un intervento della direzione dell’Asl To3, alla luce degli ultimi furti avvenuti nella mattinata di giovedì 28 novembre, nel day service ostetrico ginecologico e pediatrico dell’ospedale. Sono stati rubati due portagli e altri oggetti personali appartenenti al personale sanitario, che a quell’ora era in servizio negli ambulatori. Non è la prima volta che avvengono dei furti e non sarà neppure l’ultima, se non si interviene al più presto”.
Il problema nasce da un fatto: non c’è un servizio di sorveglianza all’interno dell’ospedale di Susa: “L’attività di sorveglianza di Telecontrol viene garantita solo per 1 ora al giorno – denuncia il comitato – dalle 20.30 alle 21.30. Per questo motivo chiediamo alla direzione aziendale dell’Asl To3 che vengano attivato il servizio di vigilanza continua H24 in ospedale. Per garantire maggior sicurezza ai lavoratori dell’ospedale e ai pazienti. Una sola ora al giorno non basta e non serve”.
Oltre all’attivazione del servizio di vigilanza, il comitato chiede all’Asl un’ulteriore misura di sicurezza: “Se fosse possibile, chiediamo all’Asl l’installazione delle telecamere esterne, fuori dall’ingresso dell’ospedale di Susa e nelle aree di transito. Proponiamo l’attivazione della videosorveglianza nelle aree esterne attigue al presidio sanitario, come avviene in altri ospedali”.
I problemi sono chiari: “Mancano i controlli, le persone accedono liberamente dentro ospedale, anche malintenzionati e senzatetto. Il tutto avviene senza alcuna sorveglianza, mentre gli operatori sanitari lavorano negli ambulatori per curare i pazienti”. Nell’ultimo periodo, un senzatetto è entrato indisturbato in ospedale, dormendo all’interno e recandosi nei bagni riservati al personale per farsi la doccia. “Il tutto avviene con persone che si muovono liberamente nelle stanze e nei corridoi dell’ospedale, senza alcun controllo – spiegano dal Comitato – se il personale sanitario è chiuso dentro gli ambulatori per visitare e fare esami ai pazienti, non può sapere cosa avviene nelle altre stanze o nei corridoi. Quindi i servizi rimangono incustoditi, e avvengono i furti. Basta con gli insulti, le aggressioni e i furti al personale sanitario. Chiediamo misure di sicurezza e maggiori controlli per tutelare anche i pazienti”.
VALSUSA, FURTI ALL’OSPEDALE DI SUSA: “NESSUN CONTROLLO E POCA SICUREZZA, CHIEDIAMO LA SORVEGLIANZA E TELECAMERE”
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