VALSUSA, GLI STUDENTI DEL LICEO SCIOPERANO: “NO ALL’ACCORPAMENTO CON IL FERRARI”

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BUSSOLENO – Martedì 15 ottobre, a partire dalle ore 8, nel piazzale antistante il Liceo Norberto Rosa c’è stato lo sciopero organizzato dagli studenti. I liceali sono scesi in piazza per protestare contro l’accorpamento del Liceo Norberto Rosa con l’istituto Enzo Ferrari di Susa e la futura chiusura della linea ferroviaria da Susa per i lavori Tav. Un gruppo di genitori era presente davanti alla scuola, a sostegno della causa studentesca. Anche il Consiglio d’Istituto della scuola ha votato, all’unanimità, contro l’accorpamento. È stata anche pubblicata una petizione online: ad oggi ci sono più di 3700 firme contro l’accorpamento. Alle ore 17.30 i rappresentanti dei genitori del Liceo Norberto Rosa, sono stati invitati dalla dirigente scolastica a partecipare ad una riunione con i rappresentanti dell’Istituto Ferrari.

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9 COMMENTI

  1. Non opino sul tema dell’accorpamento di liceo e ITIS, ma mi chiedo cosa c’entra la TAV? Mancavano solo bandiere palestinesi o israeliane perche il minestrone fosse del tutto condito. Bisogna sempre fare mischioni di cose che non c’entrano nulla perchè le manifestazioni siano più “calde”?

    • l’inizio dei lavori per il Tav in valsusa farebbero dismettere la stazione ferroviaria che collega Susa al resto della valle, impedendo agli studenti di raggiungere agevolmente le loro scuole. Nonostante si dice verranno impiegati dei mezzi sostitutivi, è stato constatato che essi non saranno in grado di sostituire il treno e che creeranno parecchio disagio sia agli studenti che a tutti i residenti della zona (ingorghi a causa di decine di autobus sulle statali, i soliti guasti, etc..). Detto questo mi sembra palese il motivo per cui il progetto Tav sia stato un tema presente in questa assemblea/sciopero, essendo che coinvolge la scuola e gli studenti.
      P.S. la prossima volta prima di parlare a casaccio, provi invece ad informarsi e a non parlare a caso di palestina e argomenti di cui sa ancora poco o nulla!!!!!
      Buona serata

      • Grazie per i chiarimenti, ma… è stato constatato da chi? Dai NOTAV?
        E comunque resto della mia idea che non ha senso mischiare temi diversi.
        Ringrazio anche per il suggerimento, “essendo che” non si smette mai di imparare.

  2. Prova a rileggere l’articolo senza i tuoi furori ideologici e magari capisci… La chiusura della linea ferroviaria da Susa forse qualche problema lo crea agli studenti e ai loro genitori… Ce la fai ?

    • Sicuramente ci saranno pulman sostitutivi, non è che lasceranno a piedi gli studenti. D’altronde chi va a scuola a Susa ed abita lungo la statale 24 (Villar, San Giorio, etc) già è servito da bus. Il progesso ha il suo costo, se lo si vuole.

  3. Ma se gli studenti della generazione Z bigiano oggi la scuola in girotondo per metà legittima protesta, per l’altra, quel giorno lontano che sará, i treni voleranno sui cantieri in Instagram o tutti i mezzi di trasporto sostitutivi che saranno impiegati per mitigare il disagio esploderanno contemporaneamente su Tik Tok?
    Chiedo per l’ideologo furente.

    • Sinceramente non ho capito la domanda… sarà perchè non sono nè ideologo, nè tanto meno furente, ma solo (almeno un poco) realista.
      E comunque se oggi gli studenti della generazione Z bigiano la scuola, lo fanno con il totale avallo dei genitori, dato che ormai le assenze sono notificate in tempo reale dalle scuole ai genitori tramite app.

      • La mia era una provocazione spiritosa fatta agli stessi studenti. La protesta è una forma democratica che assieme alla proposta costituisce una alternativa.
        In assenza di proposte, essendo che le opere pubbliche in corso è piuttosto palese che procederanno in modo incontrovertibile, ed essendo che le autorità certamente provvederanno a fornire soluzioni di trasporto alternative al treno, ecco che le proteste assumono la natura di diventare fine a sé stesse. Di qui l’idea di fare eiferimento alla frivolezza dei mezzi di comunicazione social che i giovani sono abituati ad utilizzare fintanto che il loro senso critico si fonde con lo spirito di appartenenza ad idee astratte. Se noi scioperiamo i treni voleranno sui cantieri e se non può avvenire allora tutti gli autobus esploderanno contemporaneamente e la nostra protesta sará supportati dai fatti. Spero di averle chiarito il senso del mio bizzarro intervento precedente.

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