CONDOVE – AGGIORNAMENTO DOMENICA 24 DICEMBRE: Parecchie squadre dei comandi di Torino, Asti e Biella stanno ancora operando per lo spegnimento delle fiamme. Al momento oltre al personale dei Vigili del fuoco, il Dos (Operatore Operazioni Spegjimento ) vi è anche la Protezione Civile Aib, l’elicottero Erickson ed il Canadair che stanno effettuando “lanci” sulle zone più difficoltose da raggiungere. Per tutta la serata e la notte tra il 23 e il 24 dicembre, le squadre dei vigili del fuoco e degli AIB sono state impegnate nello spegnimento e nel monitoraggio di alcuni focolai presenti sulla montagna di Condove. Le situazioni più delicate si trovavano ai Magnotti, Cordole, Garneri, Audani e Cascina. Verso le 3.00 i fronti lungo la SP 200 e quelli nelle borgate Muni, Camporossetto e Sigliodo erano spenti e in fase di bonifica. Purtroppo il vento si è nuovamente alzato e ha causato le ripartenze di alcuni focolai, che ora sono in fase di spegnimento. Hanno operato una dozzina di squadre dei vigili del fuoco permanenti, diverse squadre di volontari, 7 autobotti e decine di squadre AIB provenienti da tutta la Città Metropolitana, per un totale di oltre 150 uomini impegnati sulla nostra montagna. Domenica mattina, intorno alle 7.00, si sono alzati dei droni per una ricognizione con la termocamera, in modo da agevolare il lavoro degli elicotteri e dei Canadair che sono tornati operativi già nella mattinata. In piazza Martiri resta allestito l’UCL, dove vengono coordinate le operazioni di ricognizione spegnimento. Continua la battaglia contro il fuoco sulla montagna di Condove, con vigili del fuoco e Aib impegnati anche per tutta la giornata e la notte tra sabato 23 e domenica 24 dicembre per spegnere le fiamme. Dalla serata di venerdì 22 dicembre è scoppiato un grosso incendio sulla montagna di Condove. Il piromane ha scelto una zona impervia, da dove far partire le fiamme: in quota, in mezzo agli alberi sopra borgata Bonaudi, che si è esteso sulla parte destra della montagna, verso Camporossetto e Siliodo. Da tardo pomeriggio di venerdì 23 dicembre le fiamme si sono allargate sul altri fronti della montagna.
Ma dare un compenso a chi segnala o individua i piromani no?
Ok, ma poi i piromani bisogna anche sbatterli dentro per 30 anni, se no serve a poco.
Perché c’è bisogno di un compenso?
applicare la legge marziale (del tempo di guerra) a chi viene preso sul fatto di appiccare incendi.
Ma dare una serie di legnate ai piromani quando ( e se) li beccano, no?
Se fosse un piromane solitario sarebbe quasi romantico.
Se invece fosse un gruppo (qualcuno ricorderà i compagni di merende diventati il mostro di Firenze), essendo inevitabile che tra essi comunichino e che attizzino con lo smartphone in tasca, una attenta indagine non dovrebbe deludere le aspettative, anche quelle più forcaiole.
Ma, se le priorità sono altrove, mettiamoci il cuore e pace, continuando ad assistere impotenti ad incendi di cascine e case oltre che di boschi e declivi.
Quando non c’erano volontari (e i finanziamenti a relative associazioni) c’erano meno incendi e l’emergenza sanitaria funzionava meglio
quanto Lei dice è assolutamente inaccettabile.
Gli AIB non hanno alcun finanziamento
Cosa significa “quando non c’erano volontari c’erano meno incendi?” Che i piromani sono i volontari?
Se avesse il coraggio di metterci la faccia si prenderebbe una querela.
Sta facendo una polemica assurda e stupida. Se lei mi dice che in alcune regioni del Sud Italia hanno sorpreso operai forestali ad appiccare il fuoco perché potessero conservare il posto di lavoro è vero, ma qui da noi non è proprio così, anzi è grazie ai vv.ff. ed i volontari che vengono salvati ettari di boschi. Le do un consiglio, invece di scrivere stupidaggini, vada ad aiutare questi eroi a spegnere le fiamme.
Da quello che scrive si capisce che chissà dove abiti chiuso in una campana di vetro…i volontari ci sono da 30 anni almeno…peccato che i boschi erano più puliti e tutti vivevano in funzione di quei boschi…quindi anche i co…..ni non so sognavano di sputare nel piatto dove mangiavano..ora é diverso e la gente vive in altri posti con altre idee ed esigenze (anche di apparenza)
Ciao io sono una bambina di 12 anni e mi domando in che mondo o meglio in che regione vivo….Io ogni sera mi rifugio nel mio letto sperando che non succeda nulla ☹️io ogni sera mi domando che gente c’è!!perchè io mi sentirei in colpa !!!!!per una cosa del genere !e proprio per questo che mi rispondo da sola:”io sono una bambina di 12 anni e a questo punto la gente che la pensa in modo diverso da noi va’ rispettata,non se con queste idee perché la gente che abita vicino alla borgata o in borgata ha vissuto con la propria pelle l’esperienza.
Quindi ho da dire solo più 4 cose!!:
1- roviniamo gli alberi e montagne ️ (senza di loro resistiamo poco perché generano ossigeno)
2- pensate i vigili del fuoco che Natale o che vigilia si passano!
3- pensate prima di fare scemenze
4-provate a vivere con la propria pelle quell’esperienza dove le persone sono impaurite ma cercano di proteggere le cose più importanti e non quelle più costose (LA FAMIGLIA la cosa che conta di più)
Detto ciò io vi saluto e spero di avervi insegnato qualcosa.
BUONE FESTE
Ben detto, piccola! Buon natale anche a te!
sE SI TRATTA DI BANDE DI PIROMANI DELINQUENTI O PAZZI ORGANIZZATI PER DISTRUGGERE RESTA POCO DA FARE, SE NON UNA ACCURATA ISPEZIONE SUI SITI INTERNET SOSPETTABILI… DI SOLITO TALI ORRENDI ESIBIZIONISTI AMANO FARSI NOTARE. POI PENE ESEMPLARI PER CHI METTE A RISCHIO VITE E NATURA!
I piromani van puniti. Servono più telecamere che registrano nelle strade Più Carabinieri e pene severe.
Se bruci un bosco rischi di bruciare animali e persone. Meno piante son più slavine di fango. La montagna è patrimonio di tutti. Difendiamo bosco e persone dall’uomo.
Telecamere? Ancora telecamere? Sempre telecamere?
Stanno diffondendosi sette segrete di adoratori delle telecamere.
Lo si sa perché sono state ripresi dalle telecamere, neppure loro riescono a non farsi riprendere.