All’attenzione del Sindaco di Cesana Torinese
sig. Roberto Vaglio
All’attenzione del Presidente dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea
dott. Maurizio Beria d’Argentina
All’attenzione del Consiglio dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea
Oggetto: Progetto Ski Dome a Cesana Torinese
Egregi amministratori locali. Con estrema preoccupazione abbiamo appreso sul quotidiano La Stampa del progetto Ski Dome previsto nel territorio di Cesana Torinese, per un valore complessivo di 50 milioni di euro. Rimaniamo esterrefatti di fronte a una crescente attitudine a voler sfruttare il territorio senza tenere in considerazione le conseguenze a lungo termine.
Conseguenze che ricadranno sulle future generazioni che vivranno in questi territori, come noi ragazze e ragazzi. Considerato l’attuale trend di scarsità della risorsa idrica, come pensate di conciliare questa attività con il fabbisogno idrico primario e con i conflitti per l’acqua che abbiamo osservato già nel 2022, anche nei nostri territori montani, che hanno visto rifugi alpini chiudere anticipatamente a causa della mancanza d’acqua? Finiremo forse ad osservare i ricchi che sciano in estate su neve artificiale mentre il resto della popolazione affronta prezzi crescenti causati dalla siccità? Come giustificate l’enorme spreco energetico generato dal progetto per il raffreddamento dell’impianto e per la produzione di neve artificiale, in questo contesto globale di crisi climatica e necessità di contenere i consumi energetici?
L’idea di ricoprire la struttura di pannelli fotovoltaici, che comunque in caso di cielo
coperto non produrrebbero energia elettrica, non giustifica il progetto dal momento che andrebbe eliminato ogni consumo di energia non essenziale per stare sotto i +1,5°C di aumento della temperatura media globale, ma risulta essere una mera operazione di greenwashing.
Vi ricordiamo inoltre che scelte miopi di questo tipo, dettate dalla sete di profitto e non dal buonsenso, sono quelle che ci hanno portato in questa situazione infelice, per cui rischiamo di oltrepassare alcuni punti di non ritorno del clima terrestre, con perdite umane ed economiche inestimabili.
Cordiali saluti.
Fridays For Future Val Susa
Ricordati che devi morire!!
Mó me lo segno…
Poverini…chissà il dolore che provano.
Parliamo dell’ultima frase “promuovendo ad esempio un turismo sostenibile, puntando sui prodotti locali e su strutture di accoglienza a basso impatto, valorizzando l’esistente ed investendo sulla riqualificazione del patrimonio storico e naturalistico”. In termini pratici e senza retorica, qualche esempio pratico?
Propaganda che non vuole dire niente…. Come si può investire senza nessun ritorno, ricostruiamo pure le borgate una poi i turisti che vengono ad ammirare il panorama come possono fare diventare sostenibile l’investimento???
Ma se a questi ragazzotti togli la retorica apocalittica che cosa rimane?
Turismo sostenibile a basso impatto, raccolta funghi, pesca nella Dora e attività venatoria…
Attività venatoria?Alla faccia del “basso impatto”. Comunque si è dimenticato dei tornei di bocce e di scala quaranta.
Certamente è impattante / rumorosa, ma penso che sia meglio un cinghiale in meno che una persona…
Non sarebbe meglio un cinghiale vivo e un beppe qualunque in meno?
Essi sono profondamente gretini.
Bellissima!
🙂
TOP!
Ma i 50 milioni sarebbero di soldi pubblici o di investimenti privati ?
Già, perchè se fossero soldi pubblici, significherebbe che non si crede opportuno mettere di tasca propria per un investimento che dunque si ritiene non si regga in piedi. E allora verrebbe da pensare ad un ennesimo espediente per dirottare soldi dalle casse pubbliche alle tasche private.
Se fossero soldi privati, invece, significherebbe che c’è chi ci crede per davvero.
Resta allora da capire da dove arriverebbero i 50 milioni
La solita retorica di chi non sa e vuole vietare ogni cosa
Un capannone per lo sci usa sempre la stessa acqua per fare la neve che comunque quando si scioglie torna in circolo, l’acqua usata per fare la neve non scompare stesso discorso per l’innevamento artificiale che anziché fare danni come raccontano i Verdi immobilizza una grande quantità di acqua, che in asse odi precipitazioni nevose non ci sarebbe, consentendo al disgelo il regolare susseguirsi delle stagioni anche a valle…. Se non vi fosse neve la primavera sarebbe un periodo di siccità….
Ma questi ragazzi con quella bella frase sul turismo sostenibile cosa vogliono dire???? Sci alpinisti figli di papà che vengono a giocare sulle montagne…. E qui che si chiude tutto, i soldi investiti in case ed attività persi solo perché loro possano giocare a salvare il pianeta???
Ha usato il termine giusto:giocare…
Gentile Laura, il suo ragionamento non fa una grinza la neve è acqua e quindi tutto ritorna. Non so però se la neve “artificiale” sia solo acqua oppure contenga degli additivi chimici per renderla più performante, più “congelante” insomma più, più e più. Se c’ è qualche esperto in materia può chiarire , grazie 1000.
Negli impianti di questo tipo l’acqua è a circuito chiuso.
Se ne aggiunge solo per mantenere il livello.
@Curiosita, non sono sicuro che lo ” scooterista ” romano in coma condivida quanto pensi…
Se non lo avesse investito dmsarebbe lo stesso in coma?
Ossia, l’imprevedibile è prevedibile…
Non penso che l’ha investito volutamente.
Ci mancherebbe anche che l’abbia investito volontariamente. Perché te la prendi tanto con gli animali?
Nessuna avversione agli animali / cinghiali, ma essendo in soprannumero come lo si risolve?
Top!
Anche gli umani sono in soprannumero. Come si risolve?
Avere la testa infilata da un’altra parte se pensate che questo sia il modo per valorizzare un territorio di montagna…