RICEVIAMO DAL MOVIMENTO NO TAV
SAN DIDERO – Si è tenuta venerdì 11 marzo la conferenza stampa del Movimento No Tav, al Presidio di San Didero in seguito all’operazione di polizia scattata all’alba di ieri, giovedì 10 marzo.
Le misure cautelari emesse nei confronti di alcuni attivisti No Tav sono 13, due dei quali, Giorgio Rossetto e Umberto Raviola sono stati tradotti nel carcere delle Vallette, a Torino, e riguardano una serie di iniziative e manifestazioni che, dall’estate 2020, si sono svolte in Val Clarea, dove si trova il cantiere Tav di Chiomonte e a San Didero, dov’è situata la recinzione per quello che dovrebbe diventare il nuovo autoporto valsusino. I reati contestati sono quelli di violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale.
“Procura, Magistratura e Mass media hanno tentato da sempre di sporcare questa lotta con una narrazione falsa che tenta di dividere tra buoni e cattivi – afferma Nicoletta Dosio, storica No Tav – di riproporre la solita retorica legata alla distinzione tra “buoni e cattivi – all’interno del Movimento No Tav, cercando di ricostruire fantomatiche regie dietro ad ogni iniziativa o manifestazione. “Quando il potere è ingiusto la resistenza è diritto e dovere di tutti – continua Nicoletta Dosio – Non basteranno i tribunali, il carcere e le fandonie sul nostro conto per farci tornare a casa. Solidarietà dal movimento No Tav ai nostri compagni che stanno subendo queste misure cautelari”.
Inoltre, ieri le forze dell’ordine, senza grandi risultati, hanno perquisito anche i Presidi No Tav dei Mulini e di San Didero, da tempo vissuti dal movimento, all’interno dei quali sono state realizzate numerose iniziative popolari e varie azioni di monitoraggio e disturbo dei cantieri.
“L’operazione di ieri è stata di uno squallore universale – tuona Alberto Perino, No Tav di vecchia data – ed è la dimostrazione che il movimento No Tav è estremamente forte e fa paura a tutti. Se essere sovversivi significa opporsi a questo sistema e a questo governo inutile, che punta solo a garantirsi la pensione e che può decidere qualsiasi cosa, allora noi continueremo ad essere “sovversivi” e a resistere come facciamo da 30 anni e continueremo a farlo per altrettanti se necessario”. Facendo poi eco alla Dosio “questo perché, al di là della narrazioni tossiche dei mass media rispetto al Tav, ormai si è svelata quale è la vera utilità di questi corridoi ferroviari che ormai sono diventati corridoi di guerra e morte” ha concluso Alberto Perino.
“La finalità è lampante – afferma Andrea Bonadonna – continuano ad essere utilizzati strumenti atti a silenziare e reprimere qualsiasi dimensione di dissenso sociale, e questo è molto grave. Ogni capo di imputazione è inserito in una cornice posta lì per tentare di delegittimare e silenziare quello che è il movimento più longevo della storia del nostro Paese, che da 30 anni si batte contro la costruzione della linea ad Alta Velocità Torino – Lione, con il solo e unico obiettivo di salvaguardare la salute del territorio, di chi lo vive e del futuro delle nuove generazioni.
Poverini…chissà il dolore che stanno provando.
Il solito pippone infarcito di falsità.”con il solo e unico obiettivo di salvaguardare la salute del territorio, di chi lo vive e del futuro delle nuove generazioni”?
Da morire dal ridere…
Queste nullità pensano che i valsusini si bevano ancora le loro balle.
I quadrumviri ci sono già, manca la marcia su Roma. Da qui ad ottobre c’è il tempo per organizzarla.
Non fate “paura “, fate schifo !!
NON SIETE SOVVERSIVI SIETE SOLO DEI NULLA FACENTI, CODARDI CHE VI NASCONDETE DIETRO SPRNAGHE, MOLTOVO E PASSAMONTAGNA.
SE VA BENE VI DOBBIAMO PURE MANTENERE CON IL REDDITO DI CITTADINANZA PERCHE LA GENTE COME VOI SONO SOLO PARASSITI !!!!!
(da leggersi gridandogli in faccia)
Errata corrige:
NON SIETE SOVVERSIVI SIETE SOLO DEI NULLA FACENTI, CODARDI CHE VI NASCONDETE DIETRO SPRANGHE, MOLOTOV E PASSAMONTAGNA.
SE VA BENE VI DOBBIAMO PURE MANTENERE CON IL REDDITO DI CITTADINANZA PERCHE LA GENTE COME VOI SONO SOLO PARASSITI !!!!!
(da leggersi gridandogli in faccia)
Questi signori mi devono spiegare con parole semplici il diverso atteggiamento tenuto da loro e dai loro accoliti tra la costruzione della TAV ed il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus (stesso massiccio montagnoso).
Certo che vedere seduti allo stesso tavolo due capataz di Askatasuna,una vetero comunista che vive fuori dal mondo e presunta
“pasionaria” de nostri ed un agitatore il cui ruolo ha parecchie zone d’ombra fa pensare…
Errata corrige:de noatri.