Comunicato sulla mozione votata dal collegio docenti del Des Ambrois di Oulx
OULX – La recente pubblicazione del decreto ministeriale 183/2024 sulle nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, ha suscitato reazioni contrastanti nel mondo scolastico nazionale, sollevando numerosi dubbi e perplessità in merito al contenuto del provvedimento firmato da Giuseppe Valditara. A questo proposito, un nutrito gruppo di insegnanti dell’istituto Des Ambrois di Oulx ha pensato di redigere un documento in cui si riprendono i punti cardine evidenziati dal Cspi (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione), riunitosi in seduta plenaria il 28 agosto scorso e che ha espresso all’unanimità un parere negativo sul decreto. La mozione è stata approvata a larga maggioranza dal collegio docenti svoltosi giovedì 24 ottobre scorso, con 89 voti a favore, 20 astenuti e 13 contrari. Nel documento si evidenzia come «la sostituzione delle linee guida con le attuali, oltre a non essere necessaria, vanifica il lavoro pedagogico e culturale messo in atto dalle scuole nel quadriennio successivo all’istituzione dell’Educazione civica, senza che nemmeno siano stati resi noti gli esiti dei monitoraggi compiuti dal Comitato tecnico-scientifico e dal gruppo di esperti nominati dal Ministero stesso». E ancora, nel testo del documento è stata sottolineata la mancanza di un riferimento alla relazione sociale tra individuo e collettività per sostituirlo, di fatto, con un approccio “personalistico” e fortemente individualista. Così come l’educazione finanziaria viene ricondotta a mero strumento di valorizzazione e tutela del patrimonio privato quando il suo scopo dovrebbe essere quello di incrementare conoscenze e competenze di cittadinanza economica intesa come funzionale allo sviluppo e al benessere della collettività. E tra le tante educazioni proposte manca un riferimento esplicito all’educazione contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere. Il documento si conclude con una precisa presa di posizione degli insegnanti, che «struttureranno l’insegnamento di Educazione Civica promuovendo il pieno sviluppo della persona umana, i valori sociali, l’uguaglianza sostanziale e la pace, in quanto idee conformi allo spirito costituzionale e alle finalità educative e culturali proprie della Scuola pubblica italiana».
NON ESISTE UN MINISTRO “DELL’EDUCAZIONE CIVICA”. TITOLO DA RIFARE.
“Il Ministro sull’educazione civica” , la preposizione articolata determina il senso , il contesto su cui il Ministro Preposto ha dato disposizioni e in democrazia si possono esprimere opinioni e correggere con la giurisprudenza ciò che è incongruo alla Nostra Costituzione….