IL CASTELLO CAYS DI CASELETTE DIVENTA UN “SENIOR HOTEL”: PRESENTATO IL PROGETTO

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di ANDREA MUSACCHIO

CASELETTE – Appare ancora incerto il futuro del castello Cays: i vincoli edilizi bloccano la struttura a qualsiasi opera progettuale. Per questo motivo venerdì 19 ottobre è stato organizzato un incontro, aperto a tutti, presso il salone polivalente Magnetto.

Presenti in sala il sindaco Pacifico Banchieri, Fabio Sandrini proprietario dell’immobile ed infine l’architetto e progettista Antonio Circhirillo. Il primo cittadino spiega: “È una struttura che amiamo. Faremo di tutto affinché il castello riprenda il suo fascino e valore. Utilizzeremo tutto il tempo necessario, la speranza è di fare tutto nel minor tempo possibile, nonostante il parco e il castello siano vincolati“.

Successivamente la parola è passata al proprietario dell’immobile: “Tutto è nato esattamente tre anni fa, da sempre l’idea era quella di farlo diventare un condominio per persone anziane, ossia un senior hotel. Dopo tre anni di lavoro, forse siamo riusciti ad arrivare alla fine. Noi, in comune col sindaco Banchieri, vorremmo poter utilizzare il territorio per fare attività nella parte esterna, e nelle parti interne cercare di poter utilizzarle anche per ospitare dei concerti musicali. Abbiamo studiato di ricavare dei bilocali, monolocali e trilocali all’interno del castello, con la possibilità di poterla arredare con mobili nuovi o propri“.

Per la parte progettuale, la spiegazione dello studio preliminare viene affidata all’architetto Circhirillo: “Sui quattro fabbricati, presenti all’interno del parco, noi ci concentriamo inizialmente sul castello. La nostra strategia è partire dall’analisi dell’immobile, una volta cominciato si passa col assegnare agli altri corpi di fabbrica una funzione simile, facenti parte dello stesso complesso. L’edificio ha una grandezza considerevole (75 m x 15 m x 15 m solo il castello), il complesso edilizio è di 4000 m² e il parco con 5.5 ettari“.

I lavori progettuali sono stati realizzati con l’ausilio dei ragazzi del Politecnico di Torino: “Questo studio è stato prodotto insieme ai ragazzi del Politecnico e dopo due anni di lavoro dagli allievi, si è potuto analizzare lo stato di degrado della struttura. Per ogni forma di degrado è stato rilevato il tipo di intervento più coerente. Nel complesso la struttura è sanissima in tutte le sue parti. L’unico intervento strutturale riguarderà il vano scala. A causa dell’irregolarità dello scalone a forbice (che verrà ristrutturato) è stato pensato di realizzare un altro scalone che insieme all’ascensore potrà permettere il raggiungimento di tutte le sale“.

Le unità abitative saranno in totale ventitré più la sala da ballo, con stucchi ottocenteschi e doppia alzata, che verrà ristrutturata e messa a disposizione. Cercando di riportare ad essere agibile e percorribile il parco e le sue opere all’interno si ha una chiara idea di come potrebbe diventare il castello Cays.

La proprietà rimarrà unica, seguendo il modello francese e tedesco – dice Sandrini – si può pensare di vendere un diritto di abitazione, permettendo di pagare un affitto inferiore e rimanendo di tua proprietà. È l’unica possibilità escludendo l’usufrutto. Purtroppo essendoci dei vincoli, abbiamo dovuto trovare dei compromessi. Si è dovuta abbandonare l’idea, nata nel consiglio comunale, di una passeggiata che dal parco arrivi alla piazza di Caselette, a causa dei vincoli edilizi. L’obiettivo è fare una cosa bella, la speranza sarà di fare una comunità e non una casa vacanze. In un anno potrebbero chiudersi i tempi tecnici, ora dobbiamo presentare il progetto.  Per l’aspetto economico invece i conti tornano. I soldi per partire ci sono, attendiamo solamente le garanzie. I numeri presto arriveranno“.

Il commento finale del sindaco Banchieri: “Uno studio accurato e preciso. Voglio ringraziare particolarmente l’architetto Circhirillo e il dottor Sandrini per la sua disponibilità ad aprire alla comunità la struttura per delle iniziative. Mi auguro di poter utilizzare le sale interne, nella massima sicurezza e anche nel massimo rispetto“.

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