CESANA – “Non chiudete quella strada”. Sta facendo discutere il provvedimento del Comune di Cesana Torinese, che ha deciso dal 20 gennaio di chiudere ogni weekend, al transito dei turisti, la strada che da Bousson porta alla frazione di Thures, dalla quale scialpinisti e ciaspolatori partono per le popolari gite in Val di Thures. Per chi, ad esempio, volesse arrivare a Thures e andare a Cima Bosco, ogni weekend c’è quindi il divieto di transito per raggiungere la borgata in auto. Il divieto vale solo il sabato e la domenica, dalle 7 alle 15 per tutti, ad eccezione dei residenti e proprietari di abitazioni. Turisti ed escursionisti sono sul piede di guerra: oltre alle classiche lamentele sui social, hanno avviato anche una raccolta firme online sul sito change.org (che potete leggere cliccando qui) per chiedere al Comune di riaprire la strada anche nel weekend: “Gli sportivi partiti dalla città si sono trovati costretti senza preavviso a tornare indietro – spiegano nella petizione online – oppure a scarpinare per 3 chilometri (e 235 mt di dislivello) su una strada asfaltata, con gli scarponi da sci, per raggiungere la partenza della gita. Al ritorno, altri 3 km: è una richiesta così punitiva che non può essere ricevibile”. Tutto nasce da un episodio grave avvenuto la settimana prima: un’ambulanza non è riuscita a passare sulla strada proprio a causa del parcheggio selvaggio. E i motivi della chiusura li spiega il sindaco Roberto Vaglio: “Non l’abbiamo fatto per danneggiare i turisti, ma per tutelare la salute e la sicurezza di tutti, così come dei residenti. Purtroppo, a causa delle dimensioni ridotte della strada e del parcheggio selvaggio che avveniva ogni weekend, su quella strada si creavano gravi problemi di sicurezza pubblica: nei fine settimana abbiamo verificato direttamente sul posto che, a causa dell’elevata presenza di auto posteggiate ovunque, anche in modo irregolare, oppure davanti ai cancelli delle abitazioni, sulla strada non ci passavano né le ambulanze 118, né altri mezzi di soccorso, come quelli dei vigili del fuoco. Questo significa che in caso di emergenza, dal soccorso urgente alle persone residenti e non, così come di incendi boschivi o delle abitazioni, i mezzi di soccorso rischiano di non riuscire a passare. Da sindaco sono stato obbligato a prendere questo provvedimento per tutelare la salute di tutti, per chi abita in zona e anche per chi viene come turista e per fare le escursioni. Non ci interessava infatti fare cassa nei weekend, mettendo multe per chi parcheggia male o attuando la rimozione forzata, ci interessa tutelare i cittadini. Non vogliamo danneggiare i turisti, che sono i benvenuti, ma in primis dobbiamo pensare alla sicurezza”. Una soluzione potrebbe essere almeno l’attivazione di un bus navetta, che possa portare gli escursionisti a Thures nei weekend: del progetto se ne parla da tempo, bisogna capire se il Comune riuscirà, con eventuali fondi stanziati appositamente, a trovare la ditta di trasporto (con mezzi e autisti) disponibile ad effettuare il servizio. Nell’ultimo fine settimana la polizia locale era presente all’ingresso della strada, dove è stata messa la transenna e il divieto, per spiegare agli escursionisti il provvedimento.
Per il malcostume di alcuni ci rimettono tutti. Ci vorrebbe più senso civico.
No, ci rimettono tutti a causa di un Sindaco incompetente che, invece di mettere avvisi di rimozione forzata a chi parcheggia in modo selvaggio, e attuarla in modo scrupoloso per qualche week end fino a che l’utenza impara, usa la soluzione che danneggia tutti e non richiede alcun impegno, fare una inutile ordinanza che buona parte della gente non rispetterà, sapendo che il Comune è incapace di fare i controlli e ha alzato bandiera bianca. Non serve un Sindaco per attuare certe soluzioni del caxxo.
Quando si ha a che fare con gli incivili mi sembra un’ottima soluzione, bravo Sindaco
E’ la solita storia della Valle di Susa: i turisti sono i benvenuti ma devono esclusivamente limitarsi a svolgere attività redditizie (sciare, andare per negozi a spendere, ecc.) diversamente si chiudono strade e si mettono divieti senza senso.
E poi il solito discorso: per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno…anziché intervenire e sanzionare facendo rimuovere i mezzi che ostruiscono i passaggi come previsto dal codice della strada si chiude direttamente la strada come se fosse proprietà privata del sindaco, direi che rasentiamo l’abuso di potere.
non è presente sull’albo pretorio questo provvedimento
Troppo difficile organizzare un parcheggio, magari a pagamento?
Premesso che avrò parcheggiato in quei tornanti parecchie volte, cercando di arrecare meno fastidio ad altri il più possibile. Ma altrettanto premesso che nei periodi di maggiore affluenza di schialp o ciaspolatori, coincidenti con abbondanti nevicate che riducono ancora di più la già stretta strada, sono partito a piedi dal piazzale di Busso, proprio per non essere ulteriore causa di intralcio e rispetto per i residenti. Si, perché il tutto si riduce a questo: RISPETTO.
Considerazioni.
1. Allargare la strada serve a poco. Costerebbe un enormità, per pochi posti auto (per inciso, ho contato una volta più di 60 macchine parcheggiate alla borgata Thures.
2. La navetta è stata messa per un po di anni: andava su e giù vuota e per di più non riusciva a fare manovra a causa auto parcheggiate.
3. Pur essendo contro alle chiusure delle strade di montagna, in questo caso sono in linea di principio FAVOREVOLE. Perché?
4. Provate voi a vivere o anche solo accedere a casa vostra e non poterlo fare perché alcuni menefreghisti hanno parcheggiato davanti ad ingressi o ostruiscono addirittura tratti di viabilità pubblica; tra l’altro da persone che stanno via tutto il giorno!
5. Capperi, siamo atleti, corriamo su e giù per le montagne, ripelliamo a raffica e ci spaventano 235 metri in più di dislivello?
6. Se proprio ci sono persone che non se la sentono di percorrere tale dislivello in più, portiamo su in auto, ma poi uno scende a parcheggiare a Busson.
7. Poi infine, quello che conta è comunque l’educazione; possono esserci anche solo 5-6 macchine, ma se mal parcheggiate, con la neve ammucchiata ai bordi, che non passa più nessuno. Non so nulla della giunta di Cesana, ma in questo caso mi pare la soluzione estrema, ma forse necessaria.
Sono tutti bravi a fare i sindaci quando non sono sindaci…. se per caso poi lo diventassero scoprirebbero che per ogni minima decisione da prendere ci sono più ostacoli tecnici/amministrativi che vie d’uscita, e spesso nemmeno queste! …è per questo che chi scrive per sparare fantasiose e semplicistiche soluzioni o critiche a vanvera non potrebbe mai diventare sindaco: perché non sa!