VALSUSA, “IL LAGO PICCOLO DI AVIGLIANA È INQUINATO”: I DATI DI LEGAMBIENTE

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AVIGLIANA – Il Lago Piccolo di Avigliana continua ad essere inquinato. La denuncia arriva da Legambiente, che alcune settimane fa ha monitorato cinque punti nei Laghi di Avigliana (due punti al Lago Grande, tre punti al Lago Piccolo), sottoponendo l’acqua ad analisi microbiologiche. Il tutto nell’ambito della campagna “La goletta dei laghi”, che ha coinvolto anche i laghi Viverone, Orta e Maggiore.

Non ci sono problemi sul Lago Grande, ma il Lago Piccolo di Avigliana è stato giudicato  “fortemente inquinato” in un punto, e in altri due punti “inquinato”.

“Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva nei laghi” spiegano da Legambiente. “Il Lago Grande di Avigliana supera a pieni voti l’esame, mentre il Lago Piccolo continua a evidenziare difficoltà per quanto riguarda gli enterococchi, fuori scala per tutti i prelievi. In due casi in modo leggero, in uno, già noto, in maniera molto molto evidente” aggiunge la direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Alice De Marco.

Nel dettaglio, il punto “fortemente inquinato” del Lago Piccolo si trova alla foce del Rio Grosso, mentre gli altri due punti dove si è rivelato l’inquinamento, sforando i limiti previsti per legge, sono alla foce del Rio Freddo e alla foce del Rio Giacomino.

Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi di Legambiente si basano su questi parametri.

INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1000 UFC/100ml.

FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2000 UFC/100ml.

“Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri – affermano da Legambiente – il monitoraggio delle acque nei laghi piemontesi sono stati eseguiti tra il 21 e il 24 giugno”.

 

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