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CHIUSA SAN MICHELE / CONDOVE – Dopo anni di attesa, Rfi ha provveduto finalmente alla copertura delle buche nel parcheggio antistante la stazione ferroviaria di Condove/Chiusa di San Michele. Questo importante intervento dovrebbe essere un’attività di manutenzione ordinaria in un Paese normale, invece in Valsusa diventa una notizia, perché da anni quel piazzale era in condizioni vergognose, pieno di buche. I Comuni, da anni, chiedevano la soluzione del problema. Il prossimo passo sarà una convenzione che regoli i rapporti tra RFI e i due Comuni per la manutenzione del parcheggio.
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Sorprendenti lavori di tacconatura,ma meglio delle buche profonde come il sottopasso-
Ma i lavori da 900 mila euro di manutenzione stazione sono gia’ terminati??
avranno risolto il problema dell’allagamento del sottopasso,pitturato le pareti,lasciato i tubi avvolti dal nastro bianco penzolante e ….mi chiedo,sono terminati?
Ricordo l’ammmontare dei lavori e ho pensato”qua diventa come stazione Lingotto”—
Questa stazione già nel nome di Condove in primis a Chiusa San Michele usurpa il legittimo territorio, perché ?…per quell’azienda metalmeccanica ,carrozzeria di Treni e poi produttrice di armi e munizioni e quel Padrone che si fece Conte , creando una piccola cittadina in una realtà montana e contadina,un sogno che si è realizzato compiacendo quel Regime e trarne favori e ricompense ,come il Gattopardo del Romanzo , l’ inchino al Dittatore con il saluto dell’innocenza di un bambino come altri ,ed ora forse un po’ di vergogna quando in quelle pozzanghere si specchia la Sacra di San Michele che osserva da sempre questo transito umano, questa ricerca nel viaggiare veloci in questa materia , non pensare che un domani saremo giudicati come zerbini intrecciati di quattrini e di fango trattenitori per non sporcare lucidi pavimenti di palazzi del potere….
Scintilla questa volta sei fuori strada.
Nulla da dire sui tuoi pensieri, ma la storia della Monce, tra alti e bassi, non è stata la storia che racconti Tu.
Nulla da dire sul Cavallier Bauchiero che da imprenditore intelligente e ambizioso portò il lavoro a Condove,
tutto i territorio ne ebbe beneficio, nello specifico quel lavoro fonte di stabile sostentamento per molte famiglie il cui reddito precario e legato alla coltivazione della terra , e portò una parvenza di cittadina, perché le maestranze della Moncenisio erano di un ceto sociale istruito e imborghesito.
Ma non vi è dubbio che per raggiungere questi obiettivi il Cavaliere dovette compiacere…..e comunque il costruire un viale di collegamento fra la sua villa e la fabbrica un po’ estroso , ma per Condove ha fatto molto e lasciato in eredità un aspetto signorile architettonico .
È complicato sintetizzare l’ attività della “Monce” dagli splendori al fallimento , da chi allora imputò il disastro alla mancata costruzione di armi , ci furono persone che per etica e religione si batterono ,e oggi tutti siamo fieri che a Condove gli scelse la Pace contro la guerra.