VALSUSA, IL MISTERO DEL CASTELLO DEL CONTE CAYS: SPARISCE L’ANNUNCIO DI VENDITA A 900MILA EURO

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di FABIO TANZILLI

CASELETTE – Il mistero del Castello. Martedì 5 dicembre è stato pubblicato sul sito Immobiliare.it l’annuncio di vendita del Castello del Conte Cays a 900mila euro.
Nella stessa giornata, dopo che la notizia ha iniziato a diffondersi tra il malumore dei cittadini a Caselette, l’annuncio è stato rimosso.
Nel 2016 il Castello del Conte Cays, monumento culturale di estremo rilievo, è stato venduto dai Salesiani per 300mila euro a dei privati. A quel tempo il Comune di Caselette, che avrebbe potuto esercitare l’opzione di prelazione e acquistare l’intera area, decise di non intervenire e di lasciare che venisse ceduto ai privati.
Ad oggi non è stato fatto nulla per far rinascere il Castello: nel 2019 si era parlato di crearci all’interno un “Senior Hotel”, annunciato con tanto di servizio in tv sulla Rai nella trasmissione Agorà, ma da allora sono rimaste solo le parole.
Nel concreto, invece, rimangono i segni di abbandono totale, e di disinteresse degli enti pubblici per il monumento.
Martedì 6 dicembre il gruppo di minoranza “Passione civica per Caselette” ha interrogato il sindaco in merito alla vicenda della presunta vendita. “Abbiamo ritrovato sulle pagine delle Agenzie Immobiliari il Castello Cays in vendita – spiega il consigliere Giorgio Turbil – questa non è la prima volta che interveniamo come gruppo consiliare sul Castello Cays, ricordiamo che il 21
maggio 2021 c’era stato il sopralluogo in Castello senza averci interpellati, nonostante l’avessimo proposto noi. Nell’aprile 2022 abbiamo presentato un’altra interrogazione per conoscere i tempi per la realizzazione delle manutenzioni perviste nel sopralluogo: il sindaco aveva risposto dichiarando che, nel caso non fossero stati effettuati i lavori, si sarebbe proceduto ad un nuovo esposto alla Soprintendenza e ad un ulteriore sopralluogo.
Nell’aprile 2023, in risposta alla ennesima interrogazione, il sindaco aveva accennato ad un ulteriore sopralluogo con la proprietà e la Soprintendenza, di cui non abbiamo notizie.
Chiediamo pertanto al sindaco Pacifico Banchieri: in riferimento a questo nuovo tentativo di vendita, quali azioni intende intraprendere l’amministrazione comunale?
In riferimento all’ipotizzato sopralluogo previsto nella lettera del sindaco di aprile 2023, chiediamo copia della corrispondenza intercorsa con Soprintendenza e proprietà. Oppure, se il sopralluogo è avvenuto senza averci interpellato, copia del verbale del sopralluogo. Per quanto riguarda i lavori che avrebbe dovuto eseguire la proprietà nell’autunno 2021 e all’eventuale esposto e sopralluogo del 2022, quali azioni ha intrapreso l’amministrazione comunale per pretendere il rispetto degli accordi? In alternativa, chiediamo copia della corrispondenza tra le parti in causa e l’amministrazione comunale. Siamo sempre disponibili ad un confronto con la proprietà e gli enti coinvolti nella tutela del bene”.
Nel frattempo l’annuncio di vendita del Castello è sparito: vedremo cosa succederà nei prossimi giorni.

Il sindaco Banchieri e il consigliere di minoranza Turbil
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9 COMMENTI

  1. Ennesima incompetenza della classe politica , senza se e senza ma. Certo che farsi scappare nel 2016 un immobile di grande pregio per tutta la comunità al costo di 300mila euro è harakiri politico.

  2. Verrebbe da pensare che i commenti siano di gente che non ha mai posseduto nulla.
    Un bene storico e di pregio ha il difetto di andare in rapido degrado se non è utilizzato e sottoposto a costanti manutenzioni.
    Non è un rolex da conservare nella sua custodia, sperando di aver fatto un buon affare e che nel tempo aumenti il suo valore.
    Il perduto prezzo “stracciato” non deve essere oggetto di coccodrilleschi rimpianti, il nuovo prezzo, comparso e poi scomparso, dovrà continuare ad interessare imprenditori in grado di avviarne un remunerativo utilizzo, non esangui casse di Comuni o altri Enti locali.

  3. Non fu un errore , ma una scelta consapevole ben sapendo che il castello il parco e tutta la volumetria valevano decisamente di più del valore di una villetta a schiera mediocfre. Lo sapevano tutti anche chi non capisce nulla di mercato immobiliare. Ora chi lo ha comprato , in mancanza di impegni ben precisi e veti con l’ amministrazione comunale, ne farà quello che vorrà , compreso il rivenderlo al triplo o il quadruplo di quello che lo ha pagato. Si chiama speculazione. Non è illegale. Magari irrispettoso verso la comunità di Caselette e verso le antiche famiglie nobiliari proprietarie che avevano altre idee quando passò di proprietà agli enti ecclesiastici. Il Comune di Caselette con le opportune varianti al piano regolatore, frazionamenti, spostamenti di cubature, concessione di parziali cambi di destinazione d’ uso ecc. avrebbe potuto fare l’ operazione e ” guadagnare” a favore della cittadinanza. Non lo ha fatto . Lo faranno altri. I cittadini ne trarranno le conclusioni.

  4. 300 mila € sono i salesiani che hanno fatto beneficienza, carita’ al privato poverino. Che schifo quando nel malaffare ci sono di mezzo i pretacci.

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