VALSUSA, IL NUOVO BIVACCO SOTTO IL MONTE SEGURET: DEDICATO AL GIOVANE STEFANO BERRONE

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Fotografie di TOMASO CLAVARINO

OULX – Il laboratorio di design Ex, fondato da Andrea Cassi e Michele Versaci, ha progettato un nuovo bivacco montano in alta Valsusa, sulle Alpi occidentali, a 2.850 metri sul livello del mare. Il rifugio, costruito in memoria di Stefano Berrone (40enne di Sauze d’Oulx vittima nel 2022 di un incidente con il parapendio in Val Troncea), è una struttura prefabbricata e leggera: pensata come un origami in legno e alluminio, è stata installata sul ghiaione alla base del lungo pendio che porta alla cima del Vallonetto, sotto il Monte Seguret. Più precisamente tra i crinali del Monte Seguret e della Valfredda, tra i comuni di Oulx e Bardonecchia.

Alla vista, appare come una tenda rigida la cui forma sfaccettata è stata progettata a partire dallo studio dell’esposizione e della direzione del vento, così da definire un dialogo continuo con la morfologia della montagna e con i suoi agenti atmosferici. Si tratta di una struttura leggera, poco invasiva e totalmente reversibile: un guscio composto da pannelli in legno, appoggiato su una base in acciaio. Con le ampie quattro vetrate, il bivacco permette una fruizione del paesaggio a 360° gradi. I posti letto sono intorno a un vano centrale, simbolicamente come un focolare, secondo proporzioni che richiamano quelle di un tatami.

Come all’interno di una tenda, con l’altezza interna ridotta e la copertura a spiovente. Gli alpinisti non possono entrare in piedi dentro il bivacco, ma devono abbassarsi e restare seduti oppure in ginocchio, sulla grande piattaforma in legno di larice. All’interno sono disponibili da otto a dieci posti letto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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4 COMMENTI

  1. C’erano una volta i bivacchi, strutture spartane con l’unico scopo di proteggere in caso di emergenza o di essere base per le lunghe salite alpinistiche.
    Oggi invece sono meta pittoresca per qualche foto sui social e una nottata a scrocco.

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