DAL COMITATO “MENO TIR PIÙ SALUTE”
BARDONECCHIA – È necessario che la popolazione della Val di Susa, ma non solo essa, sappia che la cosiddetta “contingenza” più volte ventilata in questi giorni, cioè l’attuale spropositato aumento dei tir sulla A32 (ed anche sulle statali..), non sarà una contingenza. Troppo facilmente, nelle a dire il vero poche dichiarazioni rilasciate in questi giorni dagli enti preposti, si lascia intendere che il problema attuale è temporaneo e che terminerà con la scadenza del 18 dicembre prossimo. La verità, fra l’altro più volte raccontata dalla stampa e dai media nazionali (sia italiani che francesi) in questi mesi, è un’altra. Il tunnel del Monte Bianco resterà chiuso 4 mesi l’anno per 18 anni. Quella appena avviata è solo la primissima tranche, fra l’altro di un cantiere-test (devono capire come fare i lavori nel tunnel). Lo comunicava ufficialmente ancora nel marzo scorso la Società Geie, che gestisce il traforo. Chiusura totale, su entrambi i sensi di marcia, dal 4 settembre al 18 dicembre 2023, replica l’anno prossimo e quelli successivi. Quello che si concluderà il 18 dicembre è il primo dei due cantieri-test utili a definire la migliore metodologia operativa per i lavori di risanamento della volta del Traforo del Monte Bianco “Per questo intervento – Geie dichiarava – alla fine dell’anno scorso è stata prospettata la chiusura su entrambe le direzioni per 3-4 mesi l’anno, per i prossimi 18 anni. Il collegamento tra Italia e Francia sarà quindi chiuso in entrambi i sensi di marcia, Queste fasi-test sono essenziali, e sarà solo al termine di esse che potrà essere determinato il programma futuro di risanamento”. Questo primo cantiere sperimentale riguarda nel 2023 il risanamento della volta in due tratti di galleria, per un totale di 600 metri. In caso di esito positivo della tecnologia di intervento utilizzata nel 2023, il risanamento sarà realizzato nel 2024 su ulteriori 600 metri. La spesa per i due cantieri-test ammonta a 50 milioni di euro. Si aggiungeranno poi i lavori di sostituzione della soletta nel tratto centrale della galleria. Quel cantiere dei 640 metri restanti di impalcato da risanare, proseguirà nella prossima primavera.Questi lavori si svolgeranno con chiusure notturne infrasettimanali, tra aprile e giugno, e richiederanno tre fasi durante le primavere 2023, 2024 e 2025. Siamo dunque di fronte ad una prospettiva di 6-7 mesi di chiusura l’anno fino al 2025 e di 3-4 mesi l’anno dal 2025 fino al 2040… nella migliore delle ipotesi.
Testolin (presidente Regione Valle d’Aosta). “Valutare alternative”
Il presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, data la proporzione del problema nei mesi scorsi dichiarava la necessità di : “valutare possibili alternative”. I due cantieri sperimentali serviranno anche “a verificare quali dovranno essere le successive fasi di lavorazione, se continuare con questa formula di chiusura periodica o se fare dei ragionamenti anche di diversa natura”, diceva Testolin. Tra le possibili alternative, prospettate sin dal momento in cui la chiusura periodica quasi ventennale era stata messa sul tavolo, l’idea di uno stop continuativo dell’ordine dei 4 anni.
Mancava effettivamente all’appello da un po’ questo fantomatico e sedicente comitato NO valligiano.
La favoletta valsusina. Con la TAV le merci viaggeranno su rotaia ed i passeggeri sui tir. Ed ai valsusini aria pulita a 390 gradi.
No, no: i valsusini solo a 90 gradi
Ma esattamente dove l’avete visto questo aumento spropositato di TIR? Perché stando ai dati dei passaggi misurati da SITAF e disponibili liberamente sul loro sito, risulta che i TIR a Settembre siano addirittura diminuiti rispetto ai mesi precedenti, e rispetto allo stesso mese degli anni precedenti. Retorica ne abbiamo?
Infatti l’aumento dei tir parte dal 16 ottobre, giorno della chiusura del Traforo del Monte Bianco. A settembre il traffico è diminuito a causa della frana d’oltralpe. Informarsi prima di mettere le dita sulla tastiera
Ti consiglio di avvisare quelli del fantomatico comitato di informarsi prima di mettere le dita su una tastiera, perché sono loro a scrivere “Chiusura totale, su entrambi i sensi di marcia, dal 4 settembre al 18 dicembre 2023”. La domanda comunque resta, anzi è ancora più inspiegabile su cosa si basino certe affermazioni. Se è dal 16 Ottobre che il Bianco è chiuso e l’articolo è del 26 Ottobre, con 8 giorni effettivi di circolazione dei TIR, mi spieghi in base a cosa hanno deciso che c’è stato uno “spropositato aumento dei tir sulla A32”, senza avere alcun dato? Io la A32 la faccio tutti i giorni, ed è deserta come sempre.
ok ma chi c’è dietro a sto comitato? non vedo una firma, un volto… chiarezza vuole che ci si metta la faccia, troppo facile nascondersi dietro un ipotetico comitato
A quando un Comitato No Comitati?
Il problema più grave è che viene dato risalto dalla redazione a qualsiasi stronzata le venga proposta di pubblicare…chiunque forma un comitato e spara cazzate e la redazione senza alcun criterio lo fa leggere a tutti i lettori, questo non va bene!!!!Contattami gente formiamo un comitato “VOTA ANTONIO ” per risolvere il problema grave del fhon in valle!!!!!!!!!
più autocarri cabinati targati PL e RO guidati da nuovi schiavi, ecco perché il numero di tir non aumenta.
Il problema non è chi sono nel “Comitato” ma quello che dice e vuol dire il contenuto informativo del ” Comitato”! Cioè ..con la chiusura del traforo del Monte Bianco si riverseranno sulla nostra valle ulteriori migliaia di TIR che aumenteranno l’inquinamento a scapito della nostra salute. La proposta di un monitoraggio dell’aria mi sembra una proposta giusta e necessaria.
Il contenuto è cronaca comparsa on line e su tutti i maggiori quotidiani, chi ne ha provato interesse lo ha potuto approfondire senza bisogno di pappagalli copia incolla.
Riunirsi in comitati è lecito e spesso virtuoso ma è indispensabile che abbiano una faccia ed uno scopo.
Pertus? Mmm…traforo goloso…
non vogliamo i tir
non vogliano la tav
non vogliamo la pista di bob
Io sono un lettore cretino, scusatemi se commento da pirla