CLAVIERE – I migranti che da giovedì hanno occupato il salone parrocchiale non saranno sgomberati con la forza. Lo ha stabilito il Prefetto di Torino nella riunione tenutasi martedì insieme ai sindaci di Claviere, Bardonecchia e Oulx. Il sindaco non farà alcuna ordinanza per liberare i locali e mandare via i migranti, ma preparerà comunque un atto ufficiale, una lettera per segnalare alle istituzioni alcune criticità legate a quell’occupazione: “Ci possono essere problemi legati alla sicurezza, all’igiene e alla salute pubblica – spiega il sindaco Franco Capra – comunicherò ufficialmente che non mi sento responsabile di quanto potrà accadere nel salone occupato dai migranti. Anche alla Corte dei Conti, visto che fino ad oggi stanno utilizzando la corrente pagata dal Comune, ma non possiamo controllare i consumi e la situazione. Stamattina ho informato tutto il consiglio comunale. Non posso intervenire, né far liberare il salone perché la situazione è delicata. Ma nel contempo non è giusto che vengano addossate al sindaco di Claviere eventuali responsabilità per quanto avviene o potrà avvenire in quei locali”.
La prefettura ha promesso che invierà sui treni della linea Torino-Bardonecchia e in Val Susa un numero maggiore di mediatori culturali, con l’obiettivo di parlare direttamente coi migranti per convincerli a non attraversare i sentieri tra Italia e Francia, mettendo a rischio la propria vita. Inoltre sarà rinforzata la presenza della polizia.
Per il resto, il Comune di Claviere dovrà di fatto gestire “da solo” l’emergenza ed eventuali criticità. La Diocesi di Susa ha autorizzato l’utilizzo dei locali parrocchiali, nonostante il parroco si fosse opposto. Pertanto i migranti potranno stare nel salone sotto la chiesa fino a quando lo vorranno.
Quindi ,le risorse possono fare i cassi che vogliono. Bravi ! Cominciate a tagliare i fili della luce ! O l’erbivoro ha paura di perdere l’orticello ?
Anche io stavo giusto cercando una casa in zona per passarci le vacanze.
Dati i costi per acquistarla regolarmente, farò invece in questo modo: spenderò un paio di migliaia di Euro per andare in Libia, comprensivi di una mazzetta di qualche centinaio di Euro all’ufficiale dell’anagrafe di Tripoli per darmi la residenza, poi tornerò in Italia come migrante, sfonderò la porta della casa che più mi piace e così potrò villeggiare lì fin quando lo vorrò.
Tanto la legge, in Italia, non è uguale per tutti.
Per non parlare del cattivo esempio che diamo a questa gente: l’esempio di un paese dove il prepotente, a prescindere dal suo status, ottiene ciò che vuole. Il cittadino mite, rigoroso alla legge, invece ha tutto da perdere e viene sopraffatto dalle autorità del suo stesso Paese che invece dovrebbero tutelarlo più di tutti gli altri.
E’ una totale vergogna!
Ma, come disse Frà Cristoforo nei Promessi Sposi, rivolto all’arrogante signorotto Don Rodrigo: “Verrà il giorno…” e quel giorno venne…
Si ha ragione, l’ha detto lei, vada in Libia, si prenda botte e qualche malanno in un campo locale, salga su un barcone e se arriverà vivo in Italia, tenti di passare un valico con la neve dotato delle Nike che le avranno gentilmente dato, poi aspetti qualcuno che la ospiti. Ma potrebbe evitare al sofferenza del gelo di Claviere, potrebbe essere che se ne stia in fondo al mare, tra la Libia e la Sicilia.
Da che mondo e’ mondo la porta della chiesa dovrebbe essere sempre aperta per qualsiasi persona.
Il parroco di Claviere invece di fare il “vigile urbano” davanti alla chiesa: sarebbe meglio aprisse la porta.
Emergenze come queste forse li dove si vive solo di bella vita e di sci non sono capaci ad affrontarle se il sindaco di Torino dovesse spaventarsi per l’igiene e la sicurezza della citta’ non ne uscirebbe piu’ vivo.
Guardatevi avanti non siamo piu’ nella belle epoque problemi come questi ormai sono ordine del giorno!
Buongiorno,a proposito della situazione di Claviere credo che il Sindaco abbia ragione,la situazione non può che degenerare e diventerà una piccola Calais. Purtroppo lasciare che questa situazione perduri diventa di una gravità difficile da arginare .Pensate al Moi di Torino e alle difficoltà che ne conseguono. Saluti .Gisela
Dal prossimo anno tutti maestri di sci: almeno il sindaco e’ contento!!!
Tanto li di “profughi” ce ne sono gia’ in abbondanza nel periodo invernale!!!!!