di IVO BLANDINO
SANT’ANTONINO – Si sono svolti oggi a Sant’Antonino, i funerali di Emilio Tornior, tragicamente scomparso lo scorso mercoledì in montagna, nei pressi del Rifugio Avanzà, per un fatale incidente di caccia.
Il rito, per volere della famiglia è stato laico e poiché la moglie Giovanna è evangelica, ha avuto luogo nel Tempio Evangelico.
Al funerale erano presenti centinai di amici di Emilio e della famiglia e la maggior parte delle persone, non potendo entrare (troppo piccola la chiesa per ospitare parenti e amici del defunto), è rimasta in strada, attendendo il termine del rito.
Tanta era la commozione per questa ennesima morte che si è abbattuta sulla famiglia, così già duramente provata 13 anni or sono per la disgrazia del figlio Andrea.
Nel Tempio ha preso la parola il pastore emerito Cammisa, che ha ricordato Emilio e tutte le sue diverse attività, quindi ha parlato il pastore della chiesa Sorin. facendo una breve riflessione spirituale e rivolgendo un messaggio di consolazione.
Tra i molti presenti, era seduto vicino a Giovanna in Chiesa in prima fila, il parroco della parrocchia di S.Antonino, don Sergio Blandino: anche il parroco con affetto e stima, ha espresso la consolazione che viene dal Signore.
Altri interventi sono stati rivolti alla moglie Giovanna ed al figlio Emmanuele e parenti, da parte dei suoi innumerevoli amici; tutti lo hanno ricordato come un grande amante della montagna, della caccia e delle sue diverse attività e la sua disponibilità nelle associazioni, di cui Emilio e Giovanna fanno parte.
Al rito erano presenti un gran numero di No Tav, con le rispettive bandiere. Emilio credeva profondamente nel Movimento ed era molto attivo nella lotta e all’uscita della bara dal Tempio, gli attivisti hanno voluto salutarlo con un lungo applauso e con la lettura di un testo: un segno di gratitudine per il suo impegno nel Movimento. Il lungo corteo ha attraversato il paese, per raggiungere il cimitero, dove il pastore ha pronunciato una preghiera.