di LAURA BELLANDO
RUBIANA – Domenica 8 settembre, durante la celebrazione della Messa, il parroco padre Sergio ha donato alla chiesa di Rubiana e alla sua comunità, una pala d’altare lignea dipinta, raffigurante san Francesco d’Assisi. L’opera commissionata e realizzata dall’architetto e artista Kiara Perotto, campeggia a sinistra dell’altare, sulla mensola che era vuota. L’artista ha scelto di attenersi al volto più antico dell’iconografía del santo a noi pervenuta, quella dell’affresco del Sacro Speco di Subiaco, monastero benedettino fuori Roma. Quella che gli attribuì il pennello di un monaco pittore benedettino, che nel 1209 circa, ritrasse un giovanissimo “Fra Ciscu” (allora senza aureola e senza stigmate), ospitato in qualità di Pellegrino, in cammino verso Roma, per chiedere il benestare al Papa per la creazione del suo nuovo ordine di frati francescani. Il volto giovanile del santo riprodotto, guarda oggi i rubianini con la stessa curiosità e dolcezza, dell’umiltà semplice del volto originale di Subiaco, caratteri attribuiti tipicamente al santo. A lato del soggetto, padre Sergio ha voluto il lupo, a rappresentare il male che viene ammansito. Alla destra del santo una colomba bianca che si contrappone alla simbologia del lupo e porta pace, la pace che il francescano, padre Sergio Merlo vuole lasciare alla sua affezionata comunità di credenti. L’aureola e la terra, sotto i piedi del santo, Kiara li ha rivestiti in foglia d’oro, perché Francesco amò “sora Terra e tutto il creato, compresa sora Morte”, in qualità di forme visibili e tangibili dell’invisibile e intangibile amore e magnificenza creatrice di Dio.
