VALSUSA, L’8 DICEMBRE MARCIA NO TAV DA SUSA A VENAUS

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dal COMITATO NO TAV

Continuiamo a scrivere le pagine di questa lunga storia, che ci vede protagonisti insieme a migliaia di persone in tutta Italia di una battaglia quasi trentennale a difesa del nostro territorio e per il futuro di tutte e tutti.

Tra cricche di poteri, pubblici ministeri persecutori dei No Tav che vengono indagati, nemici dei No Tav che fanno affari con la mafia, tonnellate di amianto abbandonate sui siti di interesse dei futuri lavori, c’è ancora chi continua a sostenere la credibilità di quest’opera.

La forza di governo maggioritaria alle ultime elezioni ha dichiarato che quest’opera è da fare, nonostante anni di campagna elettorale contraria ed un’analisi costi benefici che ha dimostrato che ciò che abbiamo sempre detto è vero, il Tav è un enorme spreco di denaro pubblico.

Oggi, contrastare queste opere inutili e devastanti significa difendere un pianeta a rischio sopravvivenza. I cambiamenti climatici stanno condannando l’uomo e la natura all’estinzione a causa di uno sfruttamento delle risorse di un sistema fuori controllo. Tutto ciò non è più sostenibile e dobbiamo agire ora.
Continuiamo a subire un feroce attacco, colorato di vendetta, da quei poteri che in nome della legalità realizzano ingiustizia e sopraffazione dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla natura.

A breve infatti per venti attivisti No Tav si apriranno le porte del carcere, a seguito di assurde condanne punitive, con l’obiettivo di intimidire una lotta che si appresta a contrastare l’inizio dei lavori per il tunnel di base.

Per Luca Abbà, esse si sono già spalancate pochi mesi fa, con un provvedimento del tribunale di sorveglianza di Torino che con un documento più politico che giuridico l’ha allontanato dalla sua casa e dai suoi affetti.

Nicoletta Dosio, nostra attivista da sempre, ha deciso di non chiedere le misure alternative e per questo finirà in carcere all’età di 73 anni.

Per tutti questi motivi l’8 dicembre torneremo in marcia, da Susa a Venaus, sventolando con orgoglio le nostre bandiere No Tav.

Una data di mobilitazione importante questa che oltre ricordare la liberazione di Venaus nel 2005, è il decimo anniversario della giornata internazionale contro le Grandi Opere Inutili.

Appuntamento alle ore 13 a Susa. Il luogo della partenza e il percorso della manifestazione sarà comunicato al più presto, insieme al ricco percorso di avvicinamento che stiamo costruendo. Scendiamo in marcia tutti insieme perché liberare tutte e tutti vuol dire lottare ancora.

Libertà per Nicoletta, Stella, Dana, Francesca, Mattia, Luca, Giorgio, Mattia, Maurizio, Aurelio, Michele, Paolo, Massimo e Fabiola.

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15 COMMENTI

  1. “A breve infatti per venti attivisti No Tav si apriranno le porte del carcere” – bé, dai, almeno una buona notizia in questo comunicato c’è.

    • Se hanno sbagliato e’ cosi’ che funziona come per i mafiosi che mangiavano negli appalti per fare la Tav , quindi chi voleva la Tav e chi non la voleva per un motivo o un altro va e e’ andato dentro! E’ per questo che abbiam conosciuto la valle di Susa per le infiltrazioni mafiose, del resto dopo i vari attentati ai giudici l’ opinione pubblica quando sente certe cose drizza le orecchie.Quindi tanti vanti non me li darei! Ormai il Piemonte e’ importante anche per lo sfruttamento degli stranieri nelle fattorie,( servizio Iene) niente di onorevole.Ma per fortuna non ci soni solo queste cose e se la faranno o meno la Tav , io mi concentrerei se fossi nata qui sulle cose belle di questa regione. Detto cio’ la Tav , il Mose, ecc sono grandi opere che fanno sparire tanti soldi….se le tasche hanno certi buchi bisogna cambiare il sarto.

    • I reati dei soliti noti non sono più gravi che pubblicare un parere favorevole sul secondo reato piu’ grave in Italia e considerato crimine verso l’umanità. come un si Tav ha fatto(almeno rispondendo a un commento , pareva essere SI TAV). Strano non sia andato a gridarlo in piazza SAN CARLO magari mentre passavano 100 donne! Ma credo avrebbe subito cambiato idea!

  2. Merovingio si porta avanti con il lavoro.
    Semmai ci sarà un cantiere a Susa, non sarà prima del 2026. (fonte mario virano).
    Per assaltarne uno tra Susa e Venaus entro le prossime tre settimane bisognerebbe farlo con qualche rifacimento di tetto o tinteggiatura di facciata.

    • Infatti l’assalto al cantiere di Chiomonte non lo fanno mai durante la manifestazione pacifinta del pomeriggio, ma la sera come apericena. Come tutti gli anni.

      • Come volevasi dimostrare stasera i soliti pacifinti hanno fatto un po’ di casino al cantiere. E come al solito qualcuno si ritroverà con qualche denuncia, qualche processo e magari un po’ di carcere da scontare, tra una piagnucolata e l’altra, tra un comunicato e l’altro.

  3. Ancora ste storie, uffa!!!!!!!!!!!!!!! La Francia non concluderà l’opera perché tra un po’ d’anni si prenderà la briga di prendere decisioni! Cos’è sta fantasia della TAV si farà? Non so quanti anni avete , ma se avete circa i miei , forse riusciremo a vedere un accordo partire verso la conclusione , altrimenti saremmo andati e forse la vedranno gli altri, quest’opera utile che a ql tempo sarà superata! Non so se verrà fatta e conclusa, certo è che nei prossimi 15 anni non sarà pronta. Poi se alcuni fondi li voglion usare per altro, tanto cambia che tutti ne discutiamo. E se loro vogliono marciare e che camminino , che problema c’è? Vi dispiace? E chi se ne frega! Poi sta storia della valle conosciuta solo per la Tav, mica tutti sanno dov’è la valle de Susa o altre vallate. E ringraziateli i manifestanti cosi’ almeno la gente sa che sta valle esiste! Quando ci chiedono da dove veniam , dico dalla Valle di Susa. Mi guardano come avessi detto una cosa inesistente, cosi’ poi specifico e dico “ha presente la Tav, i no Tav”. Allora mi dicono di si, ma non sono neanche convinta che abbiano capito! E ho una domanda: ma se non la fanno succede qualcosa?

    • Certo,le violenze dei NO TAV sono un ottimo argomento per attirare il turismo.
      Ma Lei si rende conto di quello che scrive o batte sulla tastiera solo per tenere allenate le dita?
      La settimana scorsa ero al telefono con una persona di Bolzano ed appena a saputo dove abitavo mi ha chiesto se c’erano stati altri assalti al cantiere.
      Non c’è che dire,proprio un bel biglietto da visita…

  4. Naturalmente mi riferivo al cantiere TELT di Chiomonte,ça va sans dire.
    Ma per uno come Lei che interpreta tutto alla lettera è necessario precisarlo.
    E non mi sembra che la distanza tra il cantiere ed il tragitto delle “marce pacifiche” in passato sia stato un deterrente per evitare assalti e violenze da parte dei soliti delinquenti di cui solo una minima parte è stata raggiunta da provvedimenti giudiziari,grazie anche ad una magistratura fin troppo tollerante.

  5. Al di la’ poi del fatto che la Tav venga fatta mi chiedo sempre che problemi ha chi studia certe opere se dopo 30/40 ancora non sono fatte! In Cina 4 anni per il ponte che collega Macao a Hong Kong e qui dopo 30 anni non c’ e’ sta cavolo de ferrovia.Ma nessuno si vergogna di impiegare tanto tempo per niente! E il Mose? Lasciamo perdere i soldi spesi per tornare sott’ acqua Sartori indagata al Mose e ex candidata sindaco a Vicenza( partito centro destra) , andiamo bene ! E mica sono le uniche opere lasciate li o che devono concludersi, basta vedere Striscia la Notizia, le Iene ecc.e e’ il caso che si nascondano tutti sotto terra per non fare brutte figure con gli altri Stati! E ora mi chiedo visto che la Francia tra un po’ d’ anni dovra’ riflettere sulla Tav nuovamente quanto tempo passera’ per la conclusione?

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