SUSA – Sembravano delle persone sfortunate, che avevano perso il lavoro e per questo dovevano sostenersi con gli ammortizzatori sociali. Peccato però che lavoravano “in nero”, in barba a tutte le leggi, anche quelle etiche. La Guardia di Finanza di Susa, nel corso di un controllo ad una nota azienda della Val Susa che commercializza materiale elettrico, ha accertato che negli ultimi tre anni dodici lavoratori, quasi l’intero staff dell’impresa, prestavano la loro opera totalmente “in nero”, esposti in tal modo ad elevati rischi in termini di sicurezza e di garanzie assistenziali.
Quattro di questi lavoratori in nero, tutti italiani tra i trenta e quarant’anni, percepivano oltre allo stipendio, su cui tra l’altro non pagavano un euro di imposta, l’indennità di disoccupazione e per questo sono stati denunciati, dai Finanzieri della Compagnia di Susa, alla Procura della Repubblica di Torino per il reato di truffa ai danni ai danni dello Stato.
Il datore di lavoro ha dovuto assumere subito i dipendenti che attualmente teneva ancora “in nero”, con un contratto di tre mesi. Inoltre ha preso una multa di circa 50 mila euro, a cui se ne dovranno aggiungere altrettanti, per pagare l’iva e le imposte degli anni passati (altri 50mila euro).
“La tutela delle risorse dello Stato e degli Enti Locali nonché il contrasto alle frodi alla pubblica amministrazione, sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza – spiegano dal comando di Torino – tali situazioni danneggino tutti i cittadini e fanno aumentare i costi dei servizi pubblici”.
(Fonte: Guardia di Finanza)