SUSA / BARDONECCHIA – L’ombra della mafia su alcuni lavori e appalti dell’A32 Torino- Bardonecchia e lavori collegati al Tav Torino-Lione, con 9 arresti e una ventina di indagati. Nella mattinata del 4 aprile i militari del ROS e del Comando Provinciale di Torino hanno arrestato 9 persone: secondo i numerosi elementi indiziari raccolti, sono accusati dei reati di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio, estorsione, ricettazione e detenzione illegale di armi. Uno dei capitoli principali dell’inchiesta della Procura di Torino è quello delle infiltrazioni negli appalti: della manutenzione di tratti dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia e di opere di collegamento con il vicino cantiere della Maddalena, per il Tav Torino-Lione. Un ruolo dominante, secondo i magistrati, l’avrebbe fatta un’azienda gestita da una famiglia di Brandizzo, i Pasqua. In carcere sono finiti Giuseppe Pasqua, Domenico Claudio Pasqua, Michael Pasqua, Antonio Mascolo e Carlo Balzamo. Altre quattro persone sono state messe agli arresti domiciliari, tra cui Roberto Fantini, fino al 2021 amministratore di Sitalfa: è una società controllata del gruppo Sitaf, che gestisce l’autostrada A32 Torino Bardonecchia e il tunnel del Frejus. In totale sono una ventina le persone indagate, tra cui anche l’85enne Salvatore Gallo, ex politico di spicco del Partito Democratico piemontese, non per reati legati alla mafia, ma per peculato, nella veste di ex dirigente di Sitalfa. Le accuse mosse agli altri indagati, tra cui vari colletti bianchi e anche dirigenti Sitaf (sono numerosi quelli rimasti a piede libero) sono a vario titolo di associazione mafiosa, concorso esterno, estorsione, armi, ricettazione e riciclaggio in relazione ai proventi di un traffico di rifiuti. Le indagini, condotte tra il 2014 ed il 2021 dal ROS Carabinieri e dalla Stazione Carabinieri di Leinì, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, si sono concentrate su un’articolazione territoriale della ‘ndrangheta operante in Brandizzo, Torino e provincia, emanazione delle ‘ndrine NIRTA e PELLE originarie di San Luca, documentando come il sodalizio, caratterizzato dalla tipica struttura mafiosa, abbia operato con sistematico ricorso all’intimidazione nei rapporti con i concorrenti e offerta di protezione a vittime di atti estorsivi, infiltrandosi nell’economia legale di questo territorio attraverso aziende di edilizia e trasporti, riconducibili al gruppo criminale, che hanno ricevuto, almeno a partire dall’anno 2014, commesse da appaltatori operanti nel settore autostradale e nella realizzazione delle grandi opere, per svolgere lavori di manutenzione del manto autostradale e movimento terra nella provincia di Torino.
Due soggetti, individuati quali vertice del sodalizio mafioso e direttamente coinvolti nei lavori sopra indicati, sono stati arrestati e portati in carcere, al pari di un terzo soggetto partecipe della stessa articolazione territoriale, mentre un quarto soggetto, figura di vertice
di una società controllata da una concessionaria del servizio autostradale, garantiva alle imprese riconducibili all’associazione risorse economiche ed appalti, è stato raggiunto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari. Ulteriori cinque misure cautelari domiciliari sono state emesse per reati di estorsione, ricettazione e detenzione illegale di armi.
Il giudice ha inoltre disposto, nei confronti di altri sette indagati, il sequestro preventivo di somme di denaro oggetto di riciclaggio, provento di un traffico illecito di rifiuti. Si ribadisce che gli indagati non devono essere ritenuti colpevoli fino alla sentenza o decreto penale
di condanna irrevocabili.
VALSUSA, LA MAFIA E I LAVORI DELL’AUTOSTRADA A32 E TAV: 9 ARRESTI, INDAGATI DIRIGENTI SITAF
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Sai che novità!
Non e’ nemmeno una novita’ che abbiamo i Ros e il comando , in questo caso quello provinciale di Torino che insieme all’ Antimafia fanno sempre il loro lavoro con professionalità.
Grazie
Il marciume peggiore che ci sia e c’è pure chi lo difende.
La ‘ndrangheta su A32 e TAV?
Ma va’?
Non l’avrei mai detto.
In mezzo c’è anche il PD?
Che sorpresa!
Aspettavano Pasqua per indagare
Bella roba…. Temo che la scritta “tav = mafia” che si legge sulla montagna sia vera, almeno in parte. Che tristezza…
Scontato come pasquetta che cade di lunedì
Portate i sali alla Madamina…. è svenuta. In attesa dei soccorsi, fortunatamente c’è il Merovingio che gli tiene alte le gambe e la rassicura con parole dolci. Bravo.
Minkia, ma allora è vero che dietro la TAV si muove il mondo sommerso della mafia e politica. Non pensavo , visto tutti i trattati ,conferenze ,meeting , e rassicurazioni dei vari ministri .
ma dai, chi l’ avrebbe mai immaginato !? w il TAV !
Ma pensa un po’, allora è giusta la scritta sul Musine’
TAV = MAFIA passando per la A32
Sergi ti amo
Una brutta fazenda!!!
Esprimo la mia più sincera vicinanza a Il Merovingio.
Per quanto nell’articolo, oltre alla ghiotta occasione per una necessaria canzonatura ed oltre al rammarico per la riconferma di un capillare malcostume immediatamente associato ai fenomeni mafiosi, prima di emettere condanne anticipate rimarrei in attesa dell’esito processuale di questa indagine.
Già in passato roboanti capi di accusa si sono risolti in effimeri fuochi di paglia.
La scoperta dell’acqua calda.Le infiltrazioni mafiose in valle ci sono da decenni,forse lei era l’unico a non esserne a conoscenza.Poi cosa c’entri io deve spiegarmelo.
W la TAV. Porterà ricchezza e lavoro……ai magistrati. Grazie alle forze dell’ordine, una parte impegnata a fare sì che l’opera si realizzi. Un’ altra parte a bloccare chi vuole fare l’opera alla maniera italiana.
Mai abbassare la guardia,e pensare che sembrano tutte delle brave persone,pero’ attenzione non conosco nessuno di quelle brave persone,e forse e’ meglio aspettare le condanne, se ci saranno !
Parola d’ordine. Ora , tutti al ponte sullo stretto a portare il modello TAV. Fate troppo ridere ,assieme a tutti i campioni che difendono il modello TAV.
Riesce a capire la differenza tra Sitaf/Sitalfa e Telt?
Lo sanno tutti che la A32 è …..
Fin dagli anni 90 guai a portare curriculum…dovevi dimostrare di essere del giro….
Anche prima.Ora cascano dal pero…
Magari è la volta buona che indagano anche le relazioni pericolose tra Sitaf e No Tav.
Che tristezza essere sempre confermato delle mie opinioni , non sappiamo più chi votare , chi tiene un partito sulla retta via , non si cacciano i disonesti , che spesso fanno carriera , forse protetti dai delinquenti o puramente forti dei finanziamenti , sono forti per le minacce , ricattatori , infamante se certe notizie vengono fuori , e poi il giochetto delle nomine in aziende private che gestiscono infrastrutture costruite con fondi pubblici, il privato non investirebbe un solo euro direttamente , le ferrovie sarebbero a binario unico come quelle Americane ( USA) neanche elettrificate , diesel alla faccia dell’ecologia , non si farebbero ponti fantascientifici , il pedaggio non coprirebbe i costi proibitivi , altro che tav , basterebbe imparare dalle altre Nazioni europee meglio amministrate , ma a sentire ache loro cominciano a essere Infiltrate
Come noto il sistema Sitaf era molto generoso con le amministrazioni valsusine, preferibilmente Notav, e con i giornalisti.
Sarebbe interessante sapere chi ha beneficiato di tessere, favori e pubblicità.
Certamente quanto sta emergendo era noto da tempo ma nessuno ne voleva parlare.
https://www.lospiffero.com/ls_article.php?id=77569
Attendo volentieri riscontri sulla notorietà di quanto da Lei affermato, in particolare sul convolgimento di giornalisti.
finalmente ci siamo allineati al sistema italia-
Le ‘ndrine da decenni tengono in scacco il movimento terra e di quindi le grandi opere. Governi, politici, istituzioni, madamine e madamini hanno deciso di condannare a morte prede della mafia alcuni territori come la valsusa infarcendoli di viadotti, gallerie, tunnel.
Altri territori piemontesi (es. langhe e roero) vengono lasciati indenni da questo cancro in modo che gli stessi mandanti possano investirvi in tutta tranquillità acquistando casali, ville e B&B per se stessi, famigliari, portaborse e forse anche amanti. Radical scic a cui piacciono le grandi opere ma se ne tengono ben distanti quando si tratta di investire i propri patrimoni di famiglia.
Radical scic?Come le cucine?
Noi,
veri radical chic, intellettuali di sinistra, minoranza rumorosa, liberal upper class e bolliti aristocratici di sangue blu, da tempo non ci accontentiamo più di Langhe e Roero.
Lasciate perdere anche Capalbio, Cavallo e il lago di Como, il nostro futuro è l’Arabia Saudita (mentre i patrimoni continueranno a restare nei paradisi fiscali).
Nel suo caso il termine “intellettuale” è un ossimoro.
Forse “tuttologo da bar” è più vicino alla realtà.
A volte mi sembra di aver a che fare con uno scemo di guerra.
Le pare forse che gli altri “termini” avessero pretese autobiografiche?
Non lo so,me lo dica lei.
Comunque se si trasferisse sul serio in Arabia Saudita farebbe felici molte persone,tra cui il sottoscritto.
Quanto siamo diversi.
Una Sua eventuale dipartita dalla Valle di Susa (non da questa vita terrena, sia chiaro) mi recherebbe, al contrario, un sincero grande dispiacere.