VALSUSA, LA PROCURA INDAGA SU UN DEPOSITO DI FRESATO D’ASFALTO A BARDONECCHIA

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di FABIO TANZILLI

BARDONECCHIA – La Procura della Repubblica di Torino sta indagando sul fresato d’asfalto depositato su un terreno al Melezet. Il cumulo di fresato, pari circa 2 metri quadri, si trova su un terreno comunale (foglio 21 mappale 392). Al momento, non è noto per quale opera sia stato utilizzato. La Guardia di Finanza, per conto della Procura di Torino, ha chiesto al Comune di Bardonecchia di procedere con l’analisi chimica dei materiali rinvenuti. Il Comune ha quindi incaricato la società Eurolab, per l’effettuazione delle analisi sul materiale, con l’estrazione di 2 campioni.

Non è la prima volta che la Procura di Torino si occupa dell’utilizzo del fresato d’asfalto in Valsusa. A proposito invece delle indagini sul fresato depositato al Melezet, al momento non si hanno ulteriori informazioni. L’incarico di analisi del materiale depositato a Melezet è stato affidato soltanto in questi giorni, con un’apposita determina del Comune di Bardonecchia.

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22 COMMENTI

  1. L’incarico di analisi del materiale depositato !!!!???… Chissà cosa diranno mai le analisi ??? …. forse : trattasi di materiale proveniente da fresatura stradale ???!! e allora ???????????? e se fosse : “Granulato di conglomerato bituminoso” e quindi “Non rifiuto “utilizzabile come previsto dal DM 28.3.2018 !!!???

  2. Non è l’unico ad Exilles davanti al Forte è stato abbandonato sul piazzale davanti al ristorante La corte dei mangioni, dalle ditte che facevano l’acquedotto di valle, un cumulo di fresato di circa 5-6 metri cubi. A nessuno importa perché il piazzale appartiene alla Regione Piemonte, quindi è in stato di abbandono.

  3. E tutto pieno di covid! Si vede chiaramente dalle immagini…e comunque quell’imprudente che nella foto ha le mani piene di virus…zak! È spacciato!

  4. Spiacente per Pier ma Tuttoambiente è una Spa che da parecchio ha fiutato il business della consulenza e della pubblicistica che il tema gestione dei rifiuti ha innescato con norme UE, nazionali ed una valanga di giurisprudenza.
    E’ abbastanza ovvio che per soggetti del genere il fresato non possa essere un banale conglomerato con contenuto arcinoto e da riutilizzare come tale ogni volta che le esigenze o le opportunità di cantiere lo riconoscano come idoneo (senza avvelenare nessuno tranne chi sulla gestione ambientale ci lucra, con benefici per la salute pubblica tutti da verificare).

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