SUSA – Nasce RESTART Valsusa, l’hub di conoscenze e competenze sul territorio, in una piattaforma di co-progettazione per riconnettere persone ed esperienze, e costruire il futuro della Valsusa. A dare il via al progetto, un convegno per dare nuovo impulso allo sviluppo locale con nuovi obiettivi e progetti di medio e lungo periodo, che coinvolge i principali stakeholders del territorio, con la partecipazione della Città Metropolitana di Torino Jacopo Suppo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
“Il valore aggiunto di RESTART è il suo approccio trasversale, che coinvolge ugualmente il settore pubblico e privato nell’elaborazione di nuove linee di progetto, nell’aggregazione di nuovi network e nel potenziamento delle reti già attive sul territorio. Non solo un programma di intenti, che dà vita a nuove relazioni tra valle e città, ma un’operazione collettiva, che concerta le attività e le forze. Nasce da qui la collaborazione con le competenze universitarie, nel ruolo di fucina per la pianificazione di nuove attività e per il recupero di quelle già avviate, ma cadute nel dimenticatoio. Vogliamo lasciarci così alle spalle l’impasse socio-economica degli ultimi anni, che ha visto chiudere troppe aziende e ha indotto lo spopolamento della valle, con la fuga di tanti giovani. Vogliamo dare vita a forme nuove di residenzialità, a partire dal ripopolamento dei borghi e dei piccoli comuni” dichiara la presidente di RESTART, Lucrezia Eleonora Bono.
Il futuro che RESTART immagina per la valle è fondato su una visione da realizzare con concretezza e sugli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo Sostenibile e sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In primo piano ci sono progetti per la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura, il turismo, la transizione ecologica, le infrastrutture per la mobilità sostenibile, l’istruzione e la ricerca, l’inclusione sociale e la coesione del territorio.
Una piattaforma di co-progettazione complessa e ambiziosa, che può generare opportunità, nuovi spazi di riflessione e formazione, con opportunità di crescita che presuppongano il miglioramento della qualità della vita di chi abita e vive la valle.
Torino e Lione evolvono verso la condizione di città-piattaforma, un concetto che trasforma gli spazi urbani da poli centralizzati, erogatori e dispensatori di prestazioni, in sistemi abilitanti alla generazione pubblica e privata di servizi. La Valsusa si trova proprio tra le due città, in una posizione geografica strategica, per risultare attrattiva in entrambi i contesti urbani.
Saranno questi i principali temi di confronto, sui quali si confronteranno i protagonisti presenti all’appuntamento d’esordio di RESTART di venerdì 13 maggio, con un convegno al Castello di Adelaide, a partire dalle 17:30.
L’incontro, presentato dalla presidente di RESTART Lucrezia Eleonora Bono, prenderà il via con i saluti del sindaco di Susa Pier Giuseppe Genovese. Il vicepresidente Stefano Rigon introdurrà gli interventi di Cristopher Cepernich, sociologo dei media e della politica e Direttore dell’Osservatorio Comunicazione Politica dell’Università di Torino, della responsabile della Fondazione Bellisario per il Piemonte Valeria Ferrero e di Brigitte Sardo, presidente di APID. Interverranno inoltre Sergio Barone, vicepresidente Coldiretti Torino, Maria Luisa Coppa, presidente di ASCOM Confcommercio Torino e provincia, Giuseppe Sciarrino, presidente CNA Valsusa, Roberto Cotterchio, vicepresidente API Torino e Luca Furfaro, membro del tavolo associativo YES4TO. Saranno presentati inoltre i contributi delle Unioni Montane, in particolare quelle dei Comuni Olimpici della Via Lattea con Maurizio Beria D’Argentina, dell’Alta Valle Susa con Mario Carena e della Valle Susa con Pacifico Banchieri.
Concluderanno i lavori il vicesindaco della Città Metropolitana di Torino Jacopo Suppo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Il numero di istituzioni e associazioni che prenderanno parte al convegno è la testimonianza della vocazione multidisciplinare e inclusiva di RESTART Valsusa, il suo primo passo come collettore e propulsore di iniziative tra istituzioni, stakeholder e cittadinanza.
Più termini stranieri ci sono, meno trasparenza è nel messaggio