VALSUSA, LA VERGOGNA DELL’ORRIDO DI CHIANOCCO: ANCORA CHIUSO DOPO 5 ANNI

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CHIANOCCO – L’Orrido di Chianocco è una delle gole più spettacolari della Val Susa, conosciuto in tutta Italia e definibile come “attrazione turistica”, in quanto presente sui più conosciuti siti web, e guide nazionali dedicate a vie ferrate, scalate e trekking. Un luogo stupendo, che richiamava molti visitatori ogni anno.
Senza problemi, per anni si continuò a scalare sulla roccia, da luglio a dicembre, e a “scalare” la via ferrata tutto l’anno. Almeno fino all’11 marzo 2020, data in cui l’allora sindaco di Chianocco, su richiesta dell’ente parco Alpi Cozie, ordinò la chiusura al transito del sentiero di accesso alla ferrata nel tratto dopo la galleria, “fino alla cessazione della situazione di pericolo”.
Sono passati quasi 5 anni. Nulla è cambiato. Come mai?
Possibile che un Ente come il Parco Alpi Cozie in CINQUE ANNI non sia riuscito a risolvere il problema, di concerto con la Regione Piemonte, l’Unione Montana Valle Susa, il Comune di Chianocco e gli altri enti preposti? Dove sono finite la tempestività e la voglia di investire denaro che nel 2006 ha messo in campo prontamente, per schiodare qualche via di scalata?
Questa chiusura è un danno enorme per il turismo, per gli abitanti, per il Comune, per gli scalatori, per gli amanti del trekking e delle ferrate e a fronte del denaro speso per costruire la ferrata e di quello speso per schiodare delle vie di scalata si può definire – a nostro parere –  VERGOGNOSO l’atteggiamento menefreghista del parco, che lascia chiuso al pubblico una meraviglia della natura che appartiene a tutti noi.

L’area è anche interessante dal punto di vista ecologico, in quanto ospita una varietà di flora e fauna tipiche – in primis il Leccio che è endemico in questa zona.
L’Orrido è accessibile (o meglio ERA accessibile) tramite sentieri e vie ferrate, tra cui la Ferrata dell’Orrido di Chianocco. Queste strutture rendevano l’area adatta anche a escursionisti non esperti, pur mantenendo un certo grado di avventura rendendo così l’Orrido un luogo popolare per escursioni, trekking e arrampicata.
Fin dagli anni ‘70 nell’Orrido di Chianocco si è praticata la scalata. Gli arrampicatori del Nuovo Mattino fecero le prime salite in artificiale con i chiodi a pressione sulle fantastiche pareti di calcare a buchi uniche in Piemonte tipiche di questo canyon.
Intorno agli anni ‘90, i più grandi talenti dell’arrampicata torinese si cimentarono in vie molto dure divenute storiche (per citarne una su tutte “Mari del Sud” , primo 8a del Piemonte).
Paradiso della scalata fino a quando ci mise lo zampino il Parco che con la Legge regionale 26 marzo 1990, n. 15.
(Norme per l’utilizzo e la fruizione della Riserva naturale speciale
dell’Orrido e stazione di Leccio di Chianocco) sentenziò :
“Al fine di impedire disturbo all’avifauna presente nella Riserva è vietata l’arrampicata su roccia nel periodo dal primo gennaio al 30 giugno di ogni anno. È altresì vietato l’allestimento di nuove vie di scalata”. Gli scalatori malincuore si adeguarono a questa legge. Peccato che nel 2004 il parco costruì la via ferrata con ponte tibetano che deturpa l’ambiente e taglia alcune vie. E i nidi degli uccelli? L’avifauna è disturbata dagli scalatori e non dai ferratisti? Misteri del parco.
Nel 2006 la guida alpina Adriano Trombetta richiodò le vecchie vie di scalata e ne chiodò di nuove in barba al divieto e scrisse diversi articoli di denuncia contro il Parco.
Ovviamente venne sanzionato e venne mandata (e pagata) una guida alpina a schiodare le nuove vie di scalata.
Nella speranza di vedere riaperto il nostro Orrido il prima possibile chiudiamo l’articolo con il grido “VERGOGNA!” perché anche se venisse riaperto domani, cinque anni sono davvero troppi!

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10 COMMENTI

  1. Ente parco. La parola lo dice, ente, struttura pubblica dove parcheggiare qualche culone raccomandato politicamente. Parco, quando si dice parco, dal vocabolario…restio, lento. Quindi 5 anni sono la più assoluta misura adottata.

  2. L’ente parco Alpi Cozie considera le aree della bassa valle (ex orsiera rocciavrè, orridi di foresto e chianocco) come parchi di serie B. In altre aree gestite dallo stesso ente si propongono eventi, attività e interventi sulla sentieristica e sul territorio. Qua solo vincoli e cinghiali.

  3. Sono state fatte molte opere a Chianocco e ne fanno sempre, colgo l’ occasione nell’ informare i cittadini riguardo Il Sentiero del Leccio , bellissimo, con una bella terrazza da dove si vedono cascate.Panorama favoloso.Capisco la questione ma la Valle e’ fatta di persone permanenti non di turisti, loro ci sono ma poi vanno.Chianocco e’ un Comune che lavora tanto.Sono certa che lo sistemeranno, credo da ignorante che sia una questione tecnica burocratica che non dipende solo dagli enti.

  4. Meglio lasciarlo chiuso o fare intervenire l’elisoccorso sottraendolo a chi forse ne ha più necessità? Meditate Gente…….

  5. I grandi interessi non sono più valorizzare il territorio, evitare lo spopolamento della montagna, promuovere il turismo, gestire boschi e pascoli in modo intelligente. I target attuali sono i bandi europei (Life, Horizon, solo per citarne un paio). Partono anche con idee vslide, ma diventano poi solamente voragini e mangiatoie d’oro per strapagare consulenti (quanto guadagna /ha guadagnato la responsabile del progetto Life sul lupo ? – provate a cercare online), far figurare attività di giorni e giorni, Poco importa se, poi, non si giunge a nulla (i fondi non sono mai legati alla riuscita del progetto, tutto sta nel dimostrare che si sono rispettate le regole contabili di rendicontazione e si sono seguiti gli step con le relazioncine e le riunioni previste). Una tristezza immane vedere gli enti preoccuparsi solo di queste cose.

  6. Io non sono una scalatrice però ritengo che questi tempi di chiusura sia no assurdi Loreto una meraviglia Al di là del fatto che serva per le scalate su roccia o meno. Quando si chiude qualche cosa non si va che accelerarne il degrado.

  7. ….La valle è fatta di persone permanenti non di turisti,loro ci sono ma poi vanno….

    La valle ,statisticamente,si svuota dai Permanenti,i turisti ci vengono e ci tornano se le strutture sono aperte e adeguate

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