VALSUSA, LANCIA SASSI SULL’AUTOSTRADA A32 E COLPISCE LE AUTO: FERITI, UOMO FERMATO DALLE FORZE DELL’ORDINE

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OULX – Nella serata di giovedì 2 novembre un uomo di nazionalità libica, senzatetto di 32 anni, è stato fermato e poi arrestato dalle forze dell’ordine. Ha lanciato alcuni sassi contro delle auto che percorrevano l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia e la strada statale 335, nel territorio di Oulx, colpendo otto vetture, tra cui un bus. Sono stati scagliati massi pesanti fino a otto chili e mezzo. Una donna è rimasta ferita e poi trasportata dall’ambulanza 118 all’ospedale di Susa: è stata colpita al volto dalle schegge di vetro del parabrezza distrutto dal sasso, ma per fortuna non è grave. La conducente è stata ricoverata e successivamente dimessa con una prognosi di 40 giorni. In un’altra vettura, colpita sempre dalle pietre, c’erano a bordo una coppia con una bimba piccola, per fortuna sono rimasti tutti illesi. Sono questi i casi più gravi. Il libico ha lanciato sulla corsia in direzione Torino un sasso pesante oltre 6 chili che ha colpito il parabrezza del Suv DR 6.0 guidato dalla donna, che è andato in frantumi. La famiglia con la bimba piccola invece era a bordo di una Peugeot 2008. L’uomo ha scagliato contro di loro una pietra di circa 8,5 chili che ha sfondato il parabrezza della vettura, che viaggiava in direzione Torino. Il libico poi se l’è presa con le auto che viaggiavano sulla statale 335 tra Oulx e Bardonecchia. Qui ha colpito e danneggiando 5 vetture e un autobus di linea con 9 persone a bordo (autista e 8 passeggeri). Il parabrezza del bus è andato in frantumi, l’autista è riuscito a fermare il veicolo e non si sono registrati feriti.

 

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54 COMMENTI

  1. Provo ad indovinare: una delle risorse attirate ad Oulx dal centro d’accoglienza?
    Ne vedremo delle belle ora che siamo diventati un fulcro di richiamo per certa gente.

      • Non “sarebbe”, è uno straniero.Basta leggere l’articolo.
        Poi sul fatto che Oulx sia diventata un polo di attrazione per elementi di questo livello purtroppo è una triste verità.

  2. appenderlo per i piedi dal cavalcavia dove lanciava i sassi e tenercelo almeno per tre giorni . Come monito per tutti gli imbecilli , Al suo paese uno così lo avrebbero appeso per il collo , ma si sa la giustizia nei paesi africani è una cosa seria non come da noi paese pseudo civile .

      • È il solito riflesso di Pavlov dei buonisti con il c**o degli altri,da una parola in sù sei un nassista/fassista/rassista.
        Questa è la loro massima espressione intellettiva.

          • Fasciovingio dimostra che quelli come lui sanno solo insultare quelli che la pensano non solo diversamente da loro, ma la pensano nella maniera giusta. E come bambini capricciosi ai quali qualcuno vuole togliere i loro giocattoli preferiti (invasori e criminali) sapete solo reagire ripetendo sempre le solite quattro parole e storpiando il nome di chi vi supera intellettualmente e moralmente.

  3. L’alta valle è diventata la frontiera del disagio come i confini dei paesi terzomondisti. Guai con il gas, i fiumi esondano e delinquenti a piede libero.

  4. Ogni occasione è buona per i fascio-razzisti Valsusini per mettere in mostra la loro intelligenza. Erano risorse anche quelle di Tortona nel 1996 ?

    • No,anche perché nel ’96 erano ancora e giustamente definite non “risorse”,ma clandestini.E poi mi spieghi che bisogno c’è di fare entrare e tenerci in casa gente fuori di testa come questa come se di disturbati mentali autoctoni non ne avessimo già abbastanza.E questo vale anche per le “risorse” che delinquono.Ed ancora grazie per aver dato dimostrazione del comportamento da cani di Pavlov di voi cosiddetti buonisti.

    • Buttatevi dal cavalcavia, infatti andavano lapidati anche quelli, che erano italiani. Ma soprattutto vanno eliminati quelli come te.

    • Non cambi sempre il nickname,tanto si è capito che lei commenta su ogni cosa cercando di passare per più persone.E quello che le hanno insegnato nel suo centro sociale? Perché lo stile è quello o del pericolosissimo no tav di Bussoleno.Brrrr che paura…

  5. È il solito riflesso di Pavlov dei buonisti con il c**o degli altri,da una parola in sù sei un nassista/fassista/rassista.
    Questa è la loro massima espressione intellettiva.

  6. Quanti di quelli che difendono il centro di oulx hanno figlie che vanno a scuola li vicino?

    Quanti sono stati costretti ad andare fino ad oulx – magari da pragelato – perché l’autobus è stato preso d’assalto per andare al confini e non c’erano più posti per i ragazzi

    Quanti hanno dovuto correre a recuperare una figlia scesa ad amazas perché la risorsa seduta sul sedile dietro si masturbava sul bus….

    Quanti hanno paura per la sicurezza dei propri figli…

    Continuate a difendere questa situazione di degrado terribile, dove sono oramai più loro che gli italiani intorno alla stazione -già come nelle grandi città- ma qui le forze dell’ordine sono poche e spesso impegnate alla Tav dove i vs amici manifestano togliendoci quelle poche unità delle ffoo che sono presenti sul territorio…. A volte chiami e ti dicono che la pattuglia deve arrivare da sestriere…..

    • La risposta è semplice, quelli che difendono il centro di Oulx e a cui piace tutta la feccia che ci orbita attorno, sono della stessa pasta. Gente che sarebbe capace di sostenere il diritto della povera risorsa di farsi un segone sul bus tacciando di razzismo chiunque avesse mai avuto l’ardire d’intervenire e/o protestare (vittima inclusa). Si tratta di disagiati e mentecatti di varia natura ai quali non resta da augurare che, prima o poi, tornino sul muso gli effetti delle loro azioni e frequentazioni.

  7. Gent.mo.Lollo,
    nessuno toglie FFOO a nessuno, se vengono mandate nel posto sbagliato ne chieda ragione a chi le manda.

    • Lo decide lei quale è il posto sbagliato?
      Anche facente funzione di questore e prefetto adesso?Si chieda perché è necessario presidiare con le forze dell’ordine dei cantieri di edilizia civile,un caso forse unico al mondo.Anzi,lo chieda ai suoi amichetti no tav violenti.

  8. Quindi, a giudicare da quello che accade e a vedere dai commenti, vediamo cosa viene fuori? I razzisti espongono le loro opinioni mentre gli antirazzisti insultano…I razzisti sono dalla parte della legalità, della sicurezza,della convivenza civile e della libertà di vivere serenamente nel proprio territorio mentre gli antirazzisti vogliono l’illegalità, amano atti criminali come quelli dell’articolo, vogliono imporci la presenza di esseri che non vogliono integrarsi e vogliono toglierci la libertà di vivere tranquillamente. Quindi il razzismo è giusto e l’antirazzismo sbagliato?

  9. Le razze umane non esistono, ne esiste una sola.
    Le razze canine esistono ma sono manipolazioni umane.
    La razza quando è un pesce nuota sino a quando viene pescata (o fino a quando riesce a campare).
    La razza è commestibile con ottimi valori nutritivi.
    I razzisti chi sono? Gourmets che ne apprezzano l’uso culinario.

  10. Ottimo, dal che se ne deduce che anche i razzisti non esistono e che quelli che danno del ”raSSista” ad ogni piè sospinto a chiunque rivendichi il diritto di vivere in pace, e non immerso nel disordine sociale che certa gente porta, sia un povero mentecatto alienato al quale il degrado piace per affinità elettiva, e questo ne è un chiaro carattere rivelatore degli aspetti intrinseci essenziali. 🙂

  11. Nella mia famiglia sono di tutte le tinte e religioni, ma siamo tutti uniti nel condannare chi viene in Italia ( o dovunque nel mondo) per delinquere, vivere di parassitismo e non integrarsi con gli autoctoni.

  12. Tra nickname, affinità elettive e disordine sociale (Weimarer Republik) nel commento di Die …. per me c’è troppo tedesco e troppa Germania (Weltanschauung) per capirlo.
    La mia capacità di tradurre questa lingua e questa mentalità è pari a quella di Roberto Benigni in La vita è bella.
    Riscontro solo la pessima italiota sostituzione con Esse maiuscole delle usuali zeta.

    • Intanto del suo commento non si è capito un c***o.Come al solito.
      Pisa pi curt.
      Questo lo ha capito o le mando un disegnino?

  13. Quello che non capiscono i razzisti-fascisti-xenofobi come te, e quegli altri tre soliti noti che bazzicano da queste parti, è che i reati non hanno colore. Le persone sono individui: quelli che commettono reati sono delinquenti, gli altri non lo sono. Invece il vostro piccolo cervello vi suggerisce che gli stranieri, “quelli dei centri sociali”, o chiunque non risponda al vostro canone di normalità limitato al vostro quartiere, siano tutti potenziali delinquenti.

    Questa è la base della xenofobia, ovvero l’incapacità di giudicare persone, notizie e fatti per quello che sono, con obiettività, oggettività e senza pregiudizi. E quindi via a vomitare odio sotto ogni notizia. Non verso il singolo individuo reo di un reato, cosa che comunque è dimostrazione di un vostro disagio interiore. Odio verso tutti gli stranieri, verso tutti quelli dei centri sociali, o verso qualunque altra categoria identifichiate come nemico del vostro quieto vivere in una “casa vostra” che in realtà non esiste.

    Ovviamente fanno sempre eccezione quelli che conoscete o che lavorano con voi, perché “avere un amico o conoscente straniero o gay” fa sempre comodo per sembrare meno xenofobi. Quelli hanno un nome e un volto, quindi non rientrano più nel tritacarne di odio. Per voi uno straniero ogni 1000 che “fa casino” si traduce nel vostro cervello in “tutti gli stranieri sono delinquenti da cacciare malamente”. E questo è inaccettabile per chi ha un minimo di cultura, empatia e senso civico.

    Ovviamente per voi un amico dei centri sociali sarebbe troppo, perché potrebbe essere una macchia nel vostro CV.

    Poi sarebbe da capire cosa vuol dire “fare i buonisti con il c**o degli altri. Fatico a comprenderne il significato visto che viviamo, presumo, nella stessa valle, nella stessa regione, nella stessa nazione, nello stesso pianeta. Magari pure nella stessa città.

  14. Gent.mo Il Merovingio,
    mandi pure il disegnino, a differenza di Lei, farò il possibile per capirlo.
    Le affinità elettive è uno dei romanzi più noti di Goethe.
    La Repubblica di Weimar crollò sotto la spinta di un gruppo di simpaticoni che ripristinò l’ordine sociale.
    Ogni studente liceale sa cos’è La visione del mondo (Weltanschauung).
    La vita è bella è un film premiato con l’Oscar.
    Roberto Benigni è un attore e regista.
    Zeta e Esse sono lettere dell’alfabeto, sia latino che italiano, diverse tra loro da utilizzare in modo appropriato.
    Pisa è un capoluogo di Provincia.
    Pi è la sedicesima lettera dell’alfabeto greco.
    Curt è un aggettivo inglese che significa secco o brusco.

  15. Quello che non capiscono i razzisti-fascisti-xenofobi come te, e quegli altri tre soliti noti che bazzicano da queste parti, è che i reati non hanno colore. Le persone sono individui: quelli che commettono reati sono delinquenti, gli altri non lo sono. Invece il vostro piccolo cervello vi suggerisce che gli stranieri, “quelli dei centri sociali”, o chiunque non risponda al vostro canone di normalità limitato al vostro quartiere, siano tutti potenziali delinquenti.

    Questa è la base della xenofobia, ovvero l’incapacità di giudicare persone, notizie e fatti per quello che sono, con obiettività, oggettività e senza pregiudizi. E quindi via a vomitare odio sotto ogni notizia. Non verso il singolo individuo reo di un reato, cosa che sarebbe comunque dimostrazione di un vostro disagio interiore. Ma odio verso tutti gli stranieri, verso tutti quelli dei centri sociali, o verso qualunque altra categoria identifichiate come nemico del vostro quieto vivere in una “casa vostra” che in realtà non esiste.

    Ovviamente fanno sempre eccezione quelli che conoscete o che lavorano con voi, perché “avere un amico o conoscente straniero o gay” fa sempre comodo per sembrare meno xenofobi. Quelli hanno un nome e un volto, quindi non rientrano più nel tritacarne di odio. Per voi uno straniero ogni 1000 che “fa casino” si traduce nel vostro cervello in “tutti gli stranieri sono delinquenti da cacciare malamente”. E questo è inaccettabile per chi ha un minimo di cultura, empatia e senso civico.

    Ovviamente per voi un amico dei centri sociali sarebbe troppo, perché potrebbe essere una macchia nel vostro CV.

    Poi sarebbe da capire cosa vuol dire “fare i buonisti con il c**o degli altri”. Fatico a comprenderne il significato visto che viviamo, presumo, nella stessa valle, nella stessa regione, nella stessa nazione, nello stesso pianeta. Magari pure nella stessa città.

  16. Gent.mo Se vuoi te lo spieghiamo…..
    Provo anch’io a capire.
    “Fare i buonisti con il …” è un stantia frase vetero sessista con, per una volta, buonisti al posto di “froci”.
    Basta questo per connotare coloro che la utilizzano, ingabbiati in così ristretti limiti intellettivi che definirei preoccupanti.
    Questi limiti non hanno mai consentito loro di percepire che, con naturale semplicita’, nessun “frocio” abbia mai sentito la necessità di usare il c… di un altro al posto del proprio.
    Percezione che dovrebbe essere ovvia, anche alla portata di qualunque etero dotato di q.i. nella media.

    • I quattro amici del Bar sono dei disagiati, e come tali vanno considerati. La natura li ha già puniti in modo estremamente severo dotandoli di un cervello molto sotto media. Immaginali mentre schiumano odio tutti i giorni davanti a notizie di giornale e social. Che vita triste.

  17. Ringrazio i primi due dei “quattro amici al bar” per aver aderito al mio invito.
    Attendo la comparsa anche degli altri nickname.
    Gent.mo Curiosità,
    so tutte queste cose perché ho studiato, senza disturbare le lezioni facendo troppe e inutili domande, quando nelle interrogazioni era ancora buona abitudine dover dare le giuste risposte.

    Gent.mo Sig. comparsa di terz’ordine in quella telenovela nota come Matrix,
    quando ci si può permettere di “pisciare lungo” lo si fa e basta, ed io ho deciso di potermelo permettere.
    Non con tutti ovviamente, ma con ben individuati interlocutori si.

  18. Sfugge il nesso tra schiumare odio e impotenza (immaginabile come assenza di potenza virile, stante l’ossessione per le allusioni sessuali e sessuofobe del noto personaggio privo di argomenti ma illuso di essere astuto e spiritoso con i suoi punti interrogativi).
    Di solito per provare commiserazione non occorre odio ed infatti nei commenti di “Se vuoi te lo spieghiamo…..” non ve ne è traccia.
    Semmai l’impotenza richiamata da Curiosità fosse quella del singolo individuo contro il male che circola nel Mondo, con rammarico, impotente mi riconoscerei anch’io.

  19. L’impotenza richiamata è quella della vostra mentalità distorta di fronte a tutte le evidenze. Allusioni sessuali scherzose se fate da voi e becere e sessiste se fatte da chi la pensa diversamente…e vedere tenera commiserazione in messaggi pieni di attacchi e contumelie…tipico dei nazibuonisti, voi potete permettervi tutto, tronfi della vostra autoreferenziale superiorità morale. Per chi la pensa diversamente beh, il solit reperorio di accuse ed epiteti trito e ritrito..la differenza che intercorre tra noi è la stessa differenza che intercorre tra il nostro pensiero libero e il vostro pensiero unico. Ma questo non riuscirai mai a capirlo, vero?

  20. Le allusioni sessuali sono SEMPRE becere e sessiste e suscitano giustamente commiserazione in chi conserva una propria capacità di pensiero, pensiero senza aggettivi.
    Confermo che questa lunga affermazione senza punti interrogativi (finalmente) mi è proprio impossibile capirla.
    E’ veramente troppo distante dal mio pensiero, accidentalmente unico per il semplice fatto che mio lo è di sicuro, che possa essere di altri non saprei.

  21. Diciamo che non sono dispost* a scendere così in basso per capire l’assenza di argomenti da capire.
    Basta constatarla.

  22. Tu non sei in grado di capire cose semplicissime? Scendere in basso? Quindi consideri in posizione di inferiorità quelli a cui non sai rispondere? Come mai usi sempre l’*? Non sai neanche cosa sei?

  23. E’ effettivamente curioso che in uno spazio per esprimere opinioni ci siano interventi che si occupino solo degli altri interlocutori e non degli argomenti che gli articoli sollevano.
    Inviterei coloro che non hanno colto questa semplice e generosa scelta editoriale della testata che ci ospita ad attenersi, per quanto possibile, all’invito scritto in grassetto qui sopra, che riporto per non alimentare equivoci:
    CHE COSA NE PENSI? SCRIVICI LA TUA OPINIONE
    Purtroppo a volte ci si lascia coinvolgere come, ad esempio, in questa mia quasi superflua risposta.
    Me ne scuso (con tutti i lettori) in anticipo, ripromettendomi di evitarlo in futuro.

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