SESTRIERE – Insulti, atti vandalici e tanta maleducazione, spesso senza pagare il biglietto. Durante la vacanze natalizie e soprattutto nel fine settimana, il venerdì, sabato e domenica, il tragitto di ritorno in bus della linea “Arriva” da Sestriere a Oulx delle 19.30 è diventato un inferno per viaggiatori e autisti. Lo denunciano alcuni dipendenti di Arriva a ValsusaOggi, chiedendo di mantenere l’anonimato: “Così non si può più andare avanti, non siamo tutelati dall’azienda – spiegano gli autisti della Arriva – in servizio sulla linea c’è sempre e unicamente il conducente, che da solo non può gestire certe situazioni critiche. Ma anche se fossimo in due, diventa tutto molto difficile. Chiediamo aiuto alla nostra società Arriva e ai carabinieri, sperando che possano aumentare i controlli sulla linea bus che da Sestriere porta tanti giovani a Oulx. Da solo, un autista non riesce a gestire la situazione, soprattutto nei fine settimana”.
A bordo salgono infatti tanti giovanissimi che hanno passato il pomeriggio a Sestriere, sovente dopo aver bevuto un bicchiere di troppo nei bar: “I gravi problemi ci sono per il bus che alle 19.30 da Sestriere, riporta a Oulx i tanti giovani che salgono al Colle da tutta la Valsusa per fare festa nei locali – spiegano i lavoratori – avviene quasi tutte le sere in questo periodo di feste natalizie, e poi il venerdì e sabato”.
“La maggior parte di loro sono minorenni, non hanno la patente per poter salire in auto a Sestriere, e i genitori non li vengono a prendere fino quassù dalla bassa Valsusa. I ragazzi allora utilizzano l’autobus per tornare in valle almeno fino a Oulx, ed è un delirio. In tanti viaggiano sul pullman senza pagare il biglietto, evitano di salire dall’ingresso anteriore, utilizzando la porta per le discese. Poi una volta a bordo, vandalizzano i sedili, insultano noi autisti e anche i passeggeri che provano a chiedere di smetterla con le urla e gli schiamazzi durante il viaggio. Noi lavoratori, che siamo sempre da soli durante il viaggio, veniamo apostrofati con insulti come “figlio di p….”, “devi morire”, ecc. Ma non solo: sovente questi ragazzi fumano indisturbati a bordo del bus marijuana e hashish, così come continuano a bere alcolici, al punto che qualcuno di loro si sente pure male”.
Secondo gli autisti, alcuni di questi ragazzini “forzano le porte della maniglia di sicurezza, aprendole per poi salire a bordo senza pagare”.
“Venerdì scorso, sono dovuto salire a Sestriere apposta, per soccorrere un mio collega in servizio – aggiunge un autista di Arriva – c’erano quasi un centinaio di giovani alla fermata di Sestriere, hanno preso d’assalto il bus. Volevano salire a tutti i costi, in gran parte erano ubriachi o comunque non lucidi. Il mio collega era da solo, cosa poteva fare? Abbiamo dovuto chiudere le porte del pullman per non farli salire. Allora hanno iniziato a tirare calci e pugni contro il bus, insultandoci. Nel frattempo abbiamo dato l’allarme e chiamato il nostro responsabile, che ci ha indicato di andare via e non caricare nessuno a bordo. Alcuni di questi ragazzi ci hanno tirato contro delle pietre e bottiglie vuote”.
VALSUSA, L’ASSALTO DEI GIOVANI INCIVILI AL BUS DA SESTRIERE: “INSULTI ALL’AUTISTA, ATTI VANDALICI E NON PAGANO IL BIGLIETTO, AIUTATECI”
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Ci vuole un anno di militare per tutti, maschi, femmine e stranieri!
Ma basta con ste cazzate da nostalgici di un’epoca di ordine e disciplina mai esistita.
Ma basta, scrivi cazzate?
Scusate, sono un demente.
E’ evidente che Lei non c’era…
C’ero, e la Valsusa era infestata da teste di minchia che hanno fatto la leva, che poi sono diventati genitori delle teste di minchia odierne.
A certo, così risolviamo i problemi del mondo intero . . . Le ricordo che anche quando c’era la leva obbligatoria i delinquenti esistevano e non erano di certo metodi della caserma che li miglioravano.
Il gallo, gai ragione. Quindi tu hai fatto il militare?
Scusate, sono un demente.
Sì bella idea… faccia qualche ricerca e guardi come hanno bullizzato un paracadutista, a Pisa, appena laureato, fino a farlo buttare giù da una struttura elevata… ovviamente è morto… e non è un caso isolato. Gli ambienti violenti non hanno nulla da insegnare, sono i genitori che devono dare dei valori veri quali solidarietà, amore, volontariato, voglia di lavorare duramente eccetera ai figli, non devono passare la palla a qualcun’altro.
Si può ripetere che ormai non esistono più nè criteri nè limiti ?
Poverini…chissà il dolore che provano.
Cervelli un fuga? Attivisti per i diritti
lgbtqqicapf2k+wxyz? Fridays For Future? Eroici antifascisti?
O piccoli leghisti assieme a piccoli meloniani con il fez?????
Visto che quello che fanno questi ragazzi sono i frutti valori della sinistra, direi proprio che ha ragione il vero Curiosità.
Probabile, saranno NoVax come te.
Ai vaccinati non va proprio giù che altri non si siano sottoposti all’inutile iniezione… Hanno sempre il dente avvelenato con chi non ha ceduto… frustrazione da presi in giro…
Pier hai ragione. Che poi che attinenza abbia il vaccino con l’articolo non si capisce proprio.Evidentemente sono già in astinenza dall’ennesima dose e parlano a vanvera.
Io sono vaccinata e lo rifarei senza esitare, perché chi ha patologie pregresse e a volte anche senza altre patologie, rischia di morire intubato, mentre gli intubati vaccinati sono una minoranza… non illudiamoci che essendo giovani non si possa essere vittime del covid, bel pasticcio che sta succedendo in Cina in questi giorni, un paio di sere fa parlavano delle molte vittime che hanno tra cui un attore famoso quarantenne… detto ciò, ma cosa c’entrano i vaccini con la violenza, l’efferatezza, la dipendenza da droga e da alcool e la mancanza totale di educazione e disciplina di molti componenti delle giovani generazioni, che di fondo non hanno colpa perchè hanno dei genitori che hanno paura di dettare legge in casa loro e di mettere regole chiare e precise ai loro figli? Sono due argomenti non attinenti, e comunque, grande solidarietò agli autisti degli autobus.
Tu sei No Vax?
Scusate, sono un demente.
La madre dei Gabriele 2 è sempre incinta 🙁
Che gioventù disgraziata, e di conseguenza che famiglie disgraziate, assenti ed inermi. Capisco che è impossibile ma magari una scorta una tantum con forze di polizia potrebbe servire da deterrente. E poi, magari, un poco di servizi sociali integrativi a questi giovinastri, non farebbero male. Gli autisti hanno tutta la mia solidarietà.
Se si continua a seminare vento, poi almeno non ci si stupisca
Ma il 112 esiste ancora?
Bruciarli ??
Nell’articolo si dice che sono minorenni e che hanno bevuto un bicchiere di troppo. Essendo minorenni, sarebbe vietato servire loro da bere nei bar e nei locali. Sotto i 16 anni il divieto è assoluto, per i 16 e 17 enni è prevista sanzione. Aggiungo che Sestriere non ha prezzi popolari quindi basterebbe non mandare in giro i propri figli con denaro a sufficienza per sbronzarsi a Sestriere. Nell’articolo ci si focalizza sulle conseguenze, particolarmente antipatiche per chi lavora sul servizio navette, ma la questione è la palese dimostrazione di come il non rispetto delle regole, unito a un’educazione famigliare da rivedere producano i danni sotto gli occhi di tutti.
Tutto bello. Poi scoprite che sono i vostri figli e gli insulti si trasformano in “sono ragazzi annoiati. Chi non lo ha mai fatto da giovane?”.
Giusto
Retorica…condivido il tuo pensiero.
Bravi, soprattutto, i genitori, che hanno formato dei giovani seri, sani, educati e rispettosi degli altri….
Che tristezza.
Prendete i loro smartphone e spaccate glielo contro un muro…..così imparano a danneggiare le cose altrui…
Ci vogliomo metodi dolci e gentili per educarli…
2 bastonate come facevano una volta i nostri genitori
Infatti quelli che oggi hanno 30-40-50-60 anni sono tutti dei santi. I delinquenti ci sono sempre stati, in ogni epoca. Le
tue bastonate immaginarie, ammesso che qualcuno di chi le auspica le abbia mai ricevute, non hanno mai corretto alcuno.
Sono contraria alle bastonate per principio, ma della sana disciplina ci vuole eccome… io ricordo due sonore sculacciate in tutta la mia vita: quando sono andata a casa di una vicina senza dirlo e mia mamma si spaventò moltissimo, e quando demolii in una pozza d’acqua degli scarponcini comperati il giorno prima in una famiglia dove lavorava una persona sola e quindi gli oggetti comperati erano frutto di sacrificio… Non sono rimasta traumatizzata, anzi, sono insegnamenti che ti restano nella vita: non si esce di casa senza dire dove si va e con chi, e non si sprecano o rovinano le cose, il cibo eccetera… Da parte di mio papà, che non ho più e mi manca moltissimo, non ricordo di avere mai ricevuto una sculacciata invece…mi bastava lo sguardo di disapprovazione per capire quando era ora di finirla, eppure lo attendevo tutto il giorno e quando rientrava dal lavoro, dove andava lui volevo andare io, anche per piccole commissioni. Ovviamente metodi correttivi violenti che vanno dalle bastonate alle cinghiate non li approvo, ma una sculacciata sul sedere non ha mai ucciso nessuno, ha solo insegnato che era ora di finirla con un certo comportamento dopo essere stati redarguiti diverse volte. Ma certo le sculacciate non sono la soluzione a tutti i problemi, quello che conta di più sono i valori dei genitori che devono prima applicare loro e poi trasmetterli con pazienza ai figli. Che ci siano delinquenti anche nelle generazioni precedenti è palese, magari si crescevano 4 o 5 figli, che venivano su bene, e uno invece faceva disperare tutta la vita. Ma di tutte le persone che ho conosciuto dell’età dei miei genitori, sono veramente una minoranza quelli che sono finiti in giri di alcool, delinquenza, o peggio ancora droga… oggigiorno invece ho l’impressione netta che i bravi ragazzi che si divertono ancora con cose semplici come una passeggiata, una pizza, una pattinata sul ghiaccio, una camminata in montagna, una nuotata al mare, siano una minoranza, mentre quelli del giro dell’alcool, della droga, della violenza, del bullismo, siano la maggioranza e purtroppo fanno trovare lungo e largo a quei pochi ragazzi onesti che non si conformano al loro modo di vivere fatto di eccessi e violenza.
E si vedono i risultati, non certo incoraggianti.
I risultati sono quelli che ho visto oggi su un noto giornale: un gruppo di teppisti tredicenni ha malmenato a Chivasso in un centro commerciale una ragazzina dodicenne per rubarle le scarpe…un ragazzino tredicenne l’ha immobilizzata e una ragazzina anche lei tredicenne l’ha riempita di botte, mentre tutti gli altri stavano a guardare e riprendevano con il cellulare…nessuno è intervenuto per aiutare una poveretta di 12 anni, cioè una bambina, che si è presa un sacco di botte ed è rimasta senza scarpe; ma che società siamo diventati????
Fantasie, tu infatti non ne hai prese?
Scusate, sono un demente.
La differenza fra ora e 50 anni fa è che se 50 anni fa si combinavano “marachelle” si era consapevoli che erano cose sbagliate, da non fare, e quindi non si andavano certo a raccontare in giro, tanto meno ai genitori.
Ora invece si filmano e si pubblicano per vantarsene come eroi.
E se qualcuno dice qualcosa, prima se la deve vedere con gli eroi e poi anche coi loro genitori
La generazione dei Riina, Provenzano e a Messina Denaro è la vostra. Quindi prima di sparlare dei giovani, sciacquatevi la bocca.
Infatti quelli che citi non andavano certo a pubblicare le loro
Ma in Val Susa Il 112 c’è?
Dicono che fanno il giro tutti i giorni…
Ma a questo punto come mai tutti i giorni in alcuni supermercati ci sono i posteggiatori abusivi di carrelli che disturbano i clienti all’uscita per prendersi la moneta del carrello????
Siamo circondati qualcuno faccia qualcosa, non c’è più sicurezza da nessuna parte, furti, rapine, truffe, ragazzini ubriachi spavaldi, ma dove siamo???!!!!!
Pur di non mollare neanche i 50 cent del carrello?
Davvero tu pensi di rischiare la vita a fanculizzare uno stalker dei carrelli? Questa gente persevera proprio perché c’è gente idiota che gli lascia i 50 centesimi invece di un calcio sugli stinchi.
Non li lascio perchè ho fifa ma perchè immagino se io fossi nat* al loro posto.
Tu pensi di arricchirti tenendoti stretta quella moneta che sembra oro ma non lo è?
Sai dove finirai?
Concordo pienamente…è un piccolo gesto per aiutare la gente più sfortunata, ma chi è infarcito di razzismo non comprende… fino a prima del covid in un supermercato della Valle ero diventata amica di una signora di etnia Rom che mi portava sempre la spesa al baule dell’auto…era stata operata di tiroide e faticava a curarsi, viveva a Torino in una baraccopoli… sempre gentile, anche quando mi incontrava in giro, ogni tanto rientrava in Romania per rivedere la famiglia e procurarsi i farmaci, ma aveva una dolcezza e una dignità rara al giorno d’oggi. Dal Covid in poi non l’ho più vista e sono preoccupata per lei, non era giovanissima, ma di mezza età e spero non le sia accaduto nulla di brutto. Ricordiamoci che se perdiamo il lavoro per esempio, ci vuole un attimo per ritrovarsi in giro a chiedere le monetine. E comunque anche questo non c’entra nulla con i giovani violenti e teppisti.
Finirò nello stesso posto in cui finirai tu e il tizio del carrello, sotto 2 metri di terra, in un loculo o in un forno.
Mi fanno molta più paura questi giovani rampanti che il ragazzo gentile che mi accompagna fino al baule dell’auto, mi deposita la spesa, e io ringrazio visto che ho la schiena a pezzi, e gli lascio una piccola monetina del carrello… non c’è paragone con quanto descritto da questi autisti: maleducazione, cattiveria, distruzione, violenza…orrore!
Sono ragazzi che cercano la loro strada. Devono formarsi. Far emergere i loro talenti.
Vanno capiti ed aiutati.
Come?
Identificandoli, facendogli pagare i danni lavorando alla pulizia dei bagni delle stazioni ed alla raccolta delle peggiori schifezze che si trovano in giro. Per esempio cacche dei cani! Insomma tutti quei lavori che richiedono un certo stomaco.
Perdita automatica dell’anno scolastico .
La prossima volta tutti a BARDONECCHIA….almeno finiscono di devastare quello che rimane..
Ci vorrebbero i droni che inseguivano il podista solitario durante il primo lockdown per prendere i teppisti. Dove sono finiti ? E gli sceriffi da balcone…in casi come questi farebbero il loro lavoro….
Hai dimenticato di dire che dopo essere stati cacciatori di podisti e sceriffi da balcone, si sono trasformati in NoVax e NoGreenPass. Difficile trovare in loro segni di vita intelligente.
Veramente gli sceriffi da balcone, che criminalizzavano quelli che in primavera volevano andare a seminare l’orto in solitaria, erano gli iper-zellanti che probabilmente avranno già fatto 12 dosi per cercare di dare un senso alla propria esistenza
Bruciarli ?
O piccoli leghisti assieme a piccoli meloniani con il fez?????
Scusate, sono un demente.
Coraggio…
Oltre a copiare i nomi, sei anche demente?
Scusate, sono un demente.
Lupo ululà castello ululì
In Italia è vietato usare sfollagente e dare quattro calci in culo a quattro tossici. Ecco perchè le cose vanno così. Unica speranza è il destino che se li porti via. Auguri. Il prima possibile.
Più che sperare che il destino se li porti via, considerato che il male non andrebbe mai augurato a nessuno, bisognerebbe sperare in una società più giusta che abbia voglia occuparsi dei propri giovani e aiutarli a divenire persone migliori, invece di sguinzagliarli in giro per locali purchè non disturbino il week end ai genitori. Nessuno è irrecuperabile, ma certo, ci vuole un grande impegno per aiutare dei ragazzi ad abbandonare un modo di vivere sbagliato.
In base a quale legge naturale “il male non andrebbe mai augurato a nessuno” ? Mi riservo il diritto di augurare ogni male a chi mi pare.
E quindi sei della medesima specie dei peggiori criminali
Muori.
mi fate spaccare voi, leggo i commenti e mi spacco. Ma della gente che scrive commenti su un giornale, cosa deve fare? Tiri fuori lo sfollagente e poi? Bravi tutti a parlare dietro la tastiera, poi quando c’è da dimostrare qualcosa spariscono loro, lo sfollagente e tutti gli schiaffi che volevano dargli e hanno rischiato di prendersi. Fate il vostro, senza fare gli eroi del computer
Nome…Elisabetta?
Ma che bella gioventù!! La migliore direi!! Ovviamente sono sarcastica. Tutto ciò è terribile, di una tristezza abissale. Generazioni intere perse tra alcool e droga con genitori incuranti di quello che fanno i loro figli nel tempo libero, perché probabilmente loro stessi impegnati a chattare su facebook, twitter e via dicendo… Non bisognerebbe diventare genitori per sport, per fare felici i nonni, ma consapevoli dell’impegno almeno ventennale che ci si assume, perché sì, per tirare fuori il meglio dai bimbi e poi dai ragazzi ci vuole un sacco di tempo, impegno, dedizione. Ci vuole la voglia di conoscere gli amici dei propri figli, di invitarli a casa e organizzare feste casalinghe, di fare praticare loro qualche sport che li levi dalle strade e dalle discoteche e pub. Deve esserci tanto amore ma anche tanta severità, bisogna essere autorevoli. Non bisogna essere amici dei propri figli ma genitori. Che non vuol dire che un genitore non debba giocare con suo figlio, tutt’altro, ma bisogna stabilire dei limiti chiari e precisi che vanno rispettati prima di tutto dai genitori. Questi benemeriti genitori, si riconosceranno in questo articolo, perché saranno di quelli che vanno a Oulx a recuperarli. Quando li vedono sbronzi e drogati, non si chiedono con chi sono stati e cosa hanno fatto???? Perché non vanno a vedere all’interno i locali che frequentano i loro figli??? Purtroppo tutto questo è il frutto della mancanza di educazione e valori nelle famiglie, i genitori se ne infischiano di tutto, ovviamente non tutti ma una buona parte, perché pur avendo dai 40 ai 50 anni, si comportano loro stessi come ragazzini senza regole morali. E da qui deriva la generazione sbandata di cui parla l’articolo, le cattive compagnie fanno il resto,perché i giovani pur di omologarsi imitano gli amici. Direi ai genitori di questi ragazzi frequentatori di discoteche, pub , spacciatori e infine autobus, di pensare bene a come aiutare i loro ragazzi e a quali valori dare loro perché abbiano un futuro. Massima solidarietà agli autisti, che vengano aiutati dalle forze dell’ordine in borghese, e se le multe non bastano, carcere per i maggiorenni con lavori sociali, e riformatorio per i minorenni sempre con lavori socialmente utili, dopo di ché , se i genitori non vogliono svolgere il loro ruolo, i minorenni che vengano dati in affidamento a famiglie affidabili, non vedo altra via d’uscita.