CESANA – Un corpo nero in alta quota: a 2.908 metri s.l.m., tra Italia e Francia svetta la Dormillouse, montagna delle Alpi Cozie tra Cesana Torinese e Cervières. Gli appassionati di gite in montagna avranno già capito di cosa stiamo parlando. Un progetto originale ed unico nel suo genere: il bivacco Corradini, a pochi metri dalla cima, ideato da due giovani architetti, Andrea Cassi e Michele Versaci, e costruito poco più di un anno fa con i materiali di Prefa, leader nel settore delle coperture e rivestimenti architettonici per tetti e facciate in alluminio.
La costruzione è stata voluta fortemente dai familiari che conoscevano l’amore del congiunto per quel luogo. Si tratta di Matteo Corradini, appassionato di alpinismo deceduto nel 2017 a soli 21 anni, dopo 4 anni di lotta contro il linfoma di Hodgkin.
Bisogna tenere presente che in montagna il tempo può cambiare improvvisamente, ed essere protetti da una costruzione solida, in certi casi, può salvare la vita. La cima scelta da Paolo Corradini, oltre a essere amata dal figlio, era sprovvista di un bivacco. La sua presenza, oggi, rende l’area più frequentabile.
Come scrivono nella relazione gli architetti: “Un corpo nero, in fisica, è un oggetto ideale che assorbe totalmente l’energia per poi irradiarla nell’ambiente circostante. Appoggiato su una piccola sella – al di sotto dei pendii finali della vetta della Dormillouse – il bivacco Matteo Corradini è un prisma scuro con profilo esagonale, incastonato nel paesaggio alpino. Materiali e volumetria sono stati progettati in relazione al paesaggio: ripide creste di roccia scura da cui si sviluppano pendii erborsi e pietraie, completamente ricoperti di neve nella stagione invernale. Un’interferenza discreta che, come un’opera di land-art abitata, definisce punti di vista inaspettati nel paesaggio naturale. Un guscio metallico a protezione dalle rigide condizioni atmosferiche d’alta quota e in grado di assorbire la massima radiazione solare”.
Un bivacco è un segnale di speranza per un alpinista sorpreso da una tempesta, la necessaria sosta lungo un percorso impervio e la plastica dimostrazione della solidarietà e dell’empatia del genere umano, che a queste quote si manifesta con più facilità. Per queste e altre ragioni, è sorprendente ammirare quest’opera, così minima ma così potente, che apre nuovi orizzonti a chi la osserva da lontano e a coloro che si trovano al suo interno, al riparo dalle intemperie e respirando il profumo del legno di pino cembro.
L’involucro, grazie al rivestimento esterno in lastre Prefa e alla sua stratigrafia, garantisce un’elevata performance in termini di isolamento invernale ed estivo. Il guscio metallico protegge un piccolo ambiente interno realizzato in pino cembro: un sistema di gradonate disposte intorno a un tavolo centrale, che diventano letti per la notte. Il volume si adatta al pendio appoggiandosi a terra solo per un quarto della sua superficie.
La costruzione è stata interamente prefabbricata in officina, poi smontata e trasportata in elicottero per essere riassemblata sul posto in pochi giorni.
A forma di parallelepipedo rettangolo rastremato verso le due estremità, dal punto di vista strutturale, il bivacco è un involucro di metallo nero che ricopre un nido interno di pino cembro, la classica essenza con cui si costruivano le culle sulle Alpi.
Un progetto basato su tre aspetti: sostenibilità, comunità e paesaggio. Sicuramente da tenere a mente per la prossima gita in alta Valsusa!
CREDITI
Località Valle di Susa, Dormillouse, 2.908 metri
Committente Famiglia Corradini, comune di Cesana Torinese
Progetto Andrea Cassi e Michele Versaci, con Lorenza Bianco (involucro), Luca Giacosa (strutture), Secondo Antonio Accotto (relazione geologica), Fabrizio Carosso e Luca Borello (Abitare, Strutture e case in legno)
Realizzazione Abitare – Strutture e case in legno
Rivestimento involucro Prefa
Fondazioni Edilg, Perfor
Trasporto E+S Air
Prefa
Consulente tecnico Piemonte (To/Cn): ANTONIO IANNETTI
Cell: 334 9098471
Mail: antonio.iannetti@prefa.com
www.prefa.com
(Informazione pubblicitaria a cura della New Press – Foto credits DESTINATION ARCHITECTURE)
Molto bello, ma soprattutto utile perché in una posizione intelligente tra più vie!