DA UN GRUPPO DI PAZIENTI
BUTTIGLIERA ALTA – Gli assistiti della Dott.ssa Andretta, a partire dal giorno 8 del mese di ottobre, non hanno più la possibilità di fare riferimento al loro medico di base e desiderano esprimere amarezza per come è stata gestita la situazione, senza tenere in considerazione la relazione di fiducia che si è instaurata tra i pazienti e il loro medico nel corso del tempo.
Il nostro medico ha dedicato una vita a svolgere la professione secondo il giuramento di Ippocrate, ascoltando i pazienti sempre con attenzione ed empatia, sapendo consolare là dove era necessario, rispondendo alle telefonate, restando in ambulatorio sino a tardi, accogliendo i pazienti con il sorriso e con una parola di conforto, andando a casa a fare le visite domiciliari. Le attenzioni e la dedizione dimostrate dal nostro medico si sono manifestate in molteplici occasioni e i pazienti della dottoressa Andretta sapevano di poter contare su un medico professionale, presente e disponibile, capace di fare bene e di fare del bene attraverso il suo lavoro.
Quando abbiamo appreso la notizia di dover scegliere un altro dottore, abbiamo percepito un grande senso di sconforto sapendo che molto difficilmente potrà essere sostituita con un altro medico che sappia, come ha fatto lei in questi quarant’anni anni di lavoro, curare i suoi pazienti. La cura è un concetto che non ha solo una valenza sanitaria.
È saper accompagnare i malati in un percorso non sempre facile, saper ascoltare e ragionare insieme con umiltà e mettendo al servizio degli altri le proprie competenze. Lei ha saputo farlo con grande amore e passione per il prossimo: si è presa cura di ciascuno di noi, rimarcando la forte valenza umana sottesa nella sua relazione con i suoi assistiti.
Esprimiamo dunque il nostro rammarico, pur non volendo entrare nel merito delle scelte, per come sono andate le cose, e manifestiamo alla dottoressa Nadia Andretta la nostra vicinanza e la nostra profonda e sentita gratitudine per le energie profuse nel suo lavoro.
Poverini…chissà il dolore che stanno provando.
Ma gli assistiti della dottoressa non vanno mai in pensione? Dopo 40 anni di lavoro che dovrebbe fare l’ASL? Tenerla in servizio fino alla morte perché i paesani non sanno come funziona la vita? Poi magari sono gli stessi che sono sempre a lamentarsi che non riescono mai a raggiungere la quiescenza? O che pietiscono mutua continua e certificati seriali per non andare a lavorare?
Facilmente gran parte degli assistiti sono già in pensione!!!
E ora la grande Nadia li ha raggiunti nella stessa “attività”!! In bocca al lupo, dottoressa!!!!️
Che Strano!
di punto in bianco?
Perchè avrebbe dovuto tenere “nascosto” che sarebbe andata in pensione e soprattutto perchè l’ASL non ha cercato un suo sostituto creando cosi un disservizio ai pazienti?
Speriamo solo che NON gli sia stato “consigliato” un pensionamento in fretta e furia.
Non sarà cne si è rifiutata di farsi sforacchiare ?
In un altro Paese e in un altro contesto, è successa la stessa identica cosa, ormai circa 10 anni fa: la dottoressa se n’è andata in pensione e nessuno è stato avvertito fino all’ultimo, evidentemente è la prassi, sbagliata finchè si vuole, ma fanno così, perchè noi pensiamo di avere chissà che rapporto di fiducia con loro, mentre per la maggioranza dei medici siamo uno dei tanti pazienti che servono per arrivare a fine mese, e per quanto lavorino bene, prima o poi vanno in pensione e bisogna accettare la sostituzione.
Aggiungo ancora che mi fa sorridere che trasmettano alla dottoressa la loro vicinanza. Vicinanza per che cosa? Magari la dottoressa non vedeva l’ora di andarsene, bisognerebbe farle gli auguri di una felice pensione! A quest’ora mentre loro sono così contriti, magari la dottoressa festeggia la pensione con una bella vacanza, mi piace immaginarla così, e al suo rientro sicuramente, tra attività casalinghe, hobby e magari perchè no volontariato, sicuramente saprà sopravvivere a tanto dolore dei suoi mutuati!!
Ma informarsi prima di parlare a vanvera no?
Anche questo è un chiaro esempio del dilagante fascismo?
Bo! Questa non la capisco… se hanno avuto lo stesso medico per 40 anni, quest’ultima avrà ben diritto ad andare in pensione oppure no? E pare ovvio che quando un medico va in pensione, arriva il momento di sceglierne un altro, senza fare tante tragedie.