di D.P.
AVIGLIANA – Buongiorno a tutti, scrivo in anonimo mettendo solo le mie iniziali e non il nome completo, per vari motivi personali. Venivo seguito da una psichiatra dell’Asl di Avigliana per un disturbo che purtroppo ho, e che deve essere seguito costantemente. Ma sovente cambiano orario e soprattutto il giorno di visita, anticipandolo o rimandando senza avvisare i pazienti. Che si trovavano ad andare al centro di salute mentale senza concludere nulla, perché appunto l’appuntamento veniva spostato senza avviso. Non sono l’unico purtroppo, ho saputo da altri pazienti seguiti dalla mia stessa dottoressa che lo facevano anche con loro. Ho chiesto all’Asl di poter cambiare dottore e spostarmi a Rivoli, ma mi è stato risposto: “Lei è di Avigliana, quindi con l’Asl deve andare ad Avigliana e non a Rivoli”. Stessa risposta anche in vari ospedali. Per disperazione mi sono fatto fare dal mio medico di base un documento per poter farmi visitare in ospedale a Torino. Ma cosa mi è stato risposto? Che loro accettano solo visite prescritte da specialisti, e non dal medico di base (cosa assolutamente assurda, ma confermata sia da un professionista, sia dal mio medico di base). Io devo seguire una cura a vita, per via del mio problema (che grazie a Dio non è grave, ma ci sono casi di persone che ho conosciuto che sono molto peggio dei miei, che non elenco per rispetto della privacy, ma che li rendono un rischio per se stessi e per gli altri). E solo gli psichiatri possono scrivere la ricetta del medicinale, ma farlo con l’Asl è un’impresa (e quando lo trovi, succede questo). Andando da un privato costa più di 100 euro che non tutti hanno, io compreso, quindi per ora sto andando avanti senza medicine, con la mia sola forza mentale (che fidatevi non basta). Veniamo trattati con menefreghismo dagli ospedali perché molti di loro – non tutti – ci considerano dei “pazzi” e non ci aiutano, peggiorando la situazione già instabile. Ve lo scrivo da persona con disturbi: non siamo pazzi perché andiamo dagli psichiatri, siamo solo persone che hanno più bisogno di aiuto. Non è una vergogna andarci, è un bene per tutti.
Tutta la mia solidarietà !
Tutta la mia vicinanza !
Scandaloso
Il Rinascimento , i Medici e i Pazzi , qui non
è Firenze ma Torino , là il quindicesimo secolo ? Ora nel ventunesimo , ma ora siamo oltre ,nel futurismo , e il Governo Regionale proseguirà sullo stesso cammino,
peccato ,peccatori quelli gli hanno dato i voti , i Voti nella religione sono impegni verso Dio , ma questi pensano di incarnarlo,
speriamo che i pochi medici non saranno Tentati d’andare nel privato , ma a Noi ci hanno privato della sanità pubblica , la paghiamo con le tasse…..
Se ad Avigliana non la seguono è un suo diritto essere seguito a Rivoli o a Susa …
Se nessuno l ascolta si rivolga a qualche associazione sul territorio che possa fare da portavoce per lei
Leggo quanto riportato dal paz. nell’ambito di un disagio mentale quasi scusandosi di questo come fosse una colpa , uno stigma esistenziale avere necessità di cure in ambito psichiatrico.
Ho lavorato 19 anni nel Dipartimento di Salute mentale in qualità di medico occupandomi di Dipendenze nella ASL Imperiese e sono sorpreso , sempre su quanto riferito dal paz., del variare non comunicato di appuntamenti o di livelli di assistenza negati e rimandati ad una localizzazione territoriale specifica ed artificiosa che limita enormemente l’intervento terapeutico e pare addirittura negarlo.
Ritengo che la salute mentale sia chiaramente inclusa nel Dipartimento di salute mentale della ASL 03 Torino ed invito il Direttore del Dipartimento , se quanto riferito dal paz. corrisponde in toto al vero, ad intervenire per cercare una soluzione alle problematiche del paz. stesso in cui , la cessazione della terapia comporterebbe solo una ingravescente destabilizzazione . Nel contempo lo ringrazio anticipatamente per il suo intervento.
Molta gente non sa, o non vuole ammettere, di aver bisogno di cure mentali. Pensano che sia un offesa addirittura, come se fosse umiliante curarsi uno stiramento o una ferita. Chi riconosce i propri problemi, come chi ha scritto la lettera, è molto intelligente.
Spesso quei “servizi” hanno più problemi degli utenti che sono chiamati a seguire …
Le esprimo tutta la mia solidarietà