dal CR FIJLKAM PIEMONTE
MOMPANTERO – Ritrovarsi dopo quarant’anni è stato qualcosa di magico e unico, è uno scampolo di vita, un viaggio che rivive in un attimo, ed un po’ quello che è successo presso il ristorante “Da Camillo” a Mompantero dove i “veterani” dello Sho Dan Susa si sono ritrovati intorno a Maria Mondiglio, fondatrice e pioniera del judo segusino. Per festeggiarla e ringraziarla per il suo prezioso insegnamenti nel judo e nella vita. Oltre ottanta i partecipanti, anche se come ha detto Maria “se fossero intervenuti tutti avremmo riempito piazza d’Armi”.
È stata una reunion che non ha mai avuto i sapori dell’amarcord, semmai quelli di una fotografia in bianco e nero mai invecchiata. Così fra ricordi di epici combattimenti, vinti e persi, si è arrivati alla consegna di un “Encomio Solenne” attribuito dalla Fijlkam a Maria e consegnato da Roberto Borgis, allievo di Maria e ora Vicepresidente Fijlkam Piemonte e responsabile del settore judo.
Lo Sho Dan Susa, nel frattempo diventato Sho Dan Alta Val Susa, ha portato avanti, attraverso Roberto e Andrea Falcone, gli insegnamenti di Maria, continuando a farne una delle società più blasonate del Piemonte. Un grazie per l’organizzazione della festa va a Luisa D’Alterio e Alessandra Sau, le quali con meticolosità e sapiente regia hanno davvero saputo rimettere insieme tanti atleti del judo segusino.
Nel judo e nella tradizione giapponese esistono due concetti importanti: Sempai/Kohaì, ovvero il rapporto Maestro/discepolo e nella serata del 4 febbraio tutti hanno riconosciuto in Maria la custode del crescita di tanti di loro, ma soprattutto Itai-Doshin: tanti cuori e un solo cuore.