di IVO BLANDINO
CONDOVE – Martedì 29 giugno, alle ore 10 nella chiesa parrocchiale di Condove, c’è stato l’ultimo saluto al parà della Folgore, Giorgio Manassero. Aveva 75 anni, lascia la moglie Lucia e la figlia Chiara. Giorgio Manassero era molto conosciuto in tutta la Valsusa, era un valoroso parà e faceva parte dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. Dopo una breve malattia, affrontata con grande dignità, Giorgio si è spento sabato 27 giugno.
Il parà era sempre presente in tutte le manifestazioni dei Paracadutisti, Alpini, Marinai ecc. sia in Valle che altrove. Era lui che si recava all’ambone per recitare la preghiera del parà, con la sua divisa ed il suo impeccabile portamento.
Questa mattina Giorgio Manassero è stato accolto sul sagrato della chiesa tra due ali di parà e alpini, ordinatamente schierati, sotto gli ordini del sergente Claudio Vielmi, fiduciario del nucleo Paracadutisti della Valle di Susa. Il funerale é stato celebrato dal parroco don Claudio Jovine, la cantoria parrocchiale ha animato la liturgia, guidata dal maestro Piero Sibona, amico di Giorgio Manassero.
Durante l’omelia, don Claudio ha preso spunto dal titolo di un libro “Un italiano serio”: “Così é stato Giorgio Manassero, un italiano serio, Giorgio era impegnato attivamente nella Croce Rossa, era stato anche amministratore comunale e membro di altre Associazioni del territorio”.
Alla messa erano presenti in divisa le fiamme dei parà della sezione di Susa e di varie parti del Piemonte, il vessillo della sezione Alpini Val Susa, il gagliardetto del gruppo di Condove e della marina, per onorare il loro grande amico. Al termine della celebrazione, Claudio Vielmi ha letto la preghiera del paracadutista. Il corteo funebre in automobile ha raggiunto il cimitero di Condove: i paracadutisti hanno lo hanno portato a spalle nel cimitero il loro “fratello”, termine che usano chiamarsi fra di loro.
Dopo la benedizione, sono state lette alcune lettere di condoglianze inviate da parte di molti amici parà: con le lacrime che scendevano sul volto, il fiduciario Vielmi ha intonato il canto dei parà “Sui monti e sul mar”.
Quando un paracadutista muore, si saluta con la frase “i cieli blu”….ora Giorgio Manassero sarà in quel cielo blu, quel cielo in cui per tante volte si è lanciato con il suo paracadute.
Quando un parà muore si dice…”Con la morte paro paro….FOLGORE”…..EX Sergente parà 12/3/1978 SMIPAR (scuola militare di paracadutismo)
Sentitissime condoglianze alla famiglia.
Caro Peppino ora capisco il perché
dei tuoii commenti su altri articoli della valsusaoggi.
Non capisco il tuo commento, cerco sempre di essere neutrale nei post che pubblico,forse da fastidio a qualcuno che dico quello che penso….attendo una tua opinione in merito.