di IVO BLANDINO
OULX – Tantissima gente, giovedì 11 luglio, ha partecipato al funerale della professoressa Donatella Rocca. Una donna veramente amata non solo dai suoi concittadini, ma tante persone provenienti da tutta la Valsusa e da Torino.
Moltissimi studenti, colleghi, parenti ed amici che hanno che si sono stetti al dolore del marito Giorgio e dei tre figli: Laura con Andrea, Andrea con Elisabetta, Irene, Sara insieme a tutti i loro cari. Donatella è mancata all’età di 62 anni martedì 9 luglio, dopo una lunga malattia.
I suoi funerali sono stati celebrati nella chiesa del Sacro Cuore dell’Abadia di Oulx: con il parroco don Alessandro Federici hanno concelebrato altri 12 sacerdoti provenienti dalle diverse parrocchie della Valle di Susa e di Torino, tra cui l’amico di famiglia don Renato Casetta. Il coro giovanile, coi catechisti e della cantoria, hanno animato la liturgia.
Don Federici, commentando con una profonda e toccante omelia il testo del Vangelo di Luca “L’albero buono non può che portar frutto” ha detto “Proprio così è stata Donatella…ha portato un frutto buono e sano nella comunità e nella società, Donatella c’era sempre con il suo sorriso, con la sua gentilezza e la sua bontà cristiana, vissuta in prima persona in mezzo al prossimo”.
La raccolta delle offerte è stata devoluta per volontà della famiglia alla missione “Tengo al Togo” nella quale Donatella era impegnata in prima persona, collaborando in progetti nell’ambito scolastico.
Al termine della celebrazione eucaristica è intervenuto il figlio Andrea, che ha letto un pensiero scritto del papà Giorgio: “Come un’alpinista che arriva in cima alla montagna si sente più vicino al Signore, tu ora sei vicina a Dio….”. Mentre la figlia Laura, visibilmente commossa, ha paragonato la mamma “ad una instancabile contadina che ha sempre seminato il bene…ma ora tocca a tutti seguire il suo esempio e raccogliere i frutti che lei ci hai lasciato, sei stata la prof di una Valle intera, un’amica, una collega, una moglie fantastica, una nonna eccezionale, ma noi abbiamo avuto la fortuna più grande, perché sei stata la nostra mamma”.
I ragazzi del catechismo della terza media, che Donatella ha preparato nel cammino fino alla Cresima, hanno aggiunto: “Grazie per tutti gli insegnamenti che ci hai dato…come risparmiare qualche centesimo al giorno per i bambini del Togo, a noi non cambia nulla, ma a loro sì. E se nel mondo ci fossero più persone con te, sarebbe un posto migliore”.
Tutti i ragazzi hanno compiuto un gesto significativo verso Donatella, facendo uno dopo l’altro, un girotondo attorno alla bara, come per stringersi con affetto a lei, un momento significativo e toccante.
Altro intervento è stato quello del prof. Pietro Ainardi, preside dell’Istituto Des Ambrois di Oulx che ha ricordato “l’impegno, le capacità, la bravura e la proficua collaborazione avuta con Donatella”, elogiandone le qualità.
Ultimo intervento quello del fratello di Donatella, Pierluigi con una riflessione sulla vita trascorsa con lei, ha detto: “Il tuo nome vuol dire donata da Dio e Dio ti ha donata a noi, grazie per tutto quello che tu hai saputo donare a noi…non ho mai visto la chiesa così gremita, vuol dire che eri veramente amata da tutti”.
Sul sagrato una sua cara amica e collega di scuola ha detto: “Donatella non era solo un’insegnante di religione, ma di vita”.
All’uscita dalla chiesa la bara della prof è stata accompagnata da una delle canzoni che più amava: Blow’in in the wind” di Bob Dylan.
…esempio rarissimo di Santita’, ora sicuramente potra’ godere della Visione Beatifica del Signore.