BUSSOLENO – Domenica mattina un macchinista ha avuto un malore mentre si trovava alla guida del treno regionale partito alle 7.45 da Torino Porta Nuova e diretto in Francia, a Modane. Il ferroviere ha effettuato regolarmente solo le prime cinque fermate, fino ad Avigliana, poi ha avuto il malore mentre era nella cabina del locomotore, nel tratto tra Avigliana e Bussoleno (circa 25 chilometri).
Il treno – a bordo del quale c’erano circa trenta pendolari – non ha effettuato la fermata a Sant’Antonino, proseguendo fino a Bussoleno. E’ stato lo stesso macchinista a chiedere aiuto chiamando il 118. Fortunatamente il sistema di controllo ferroviario – che interviene in casi di emergenza – ha bloccato il convoglio in stazione a Bussoleno. Qui sono arrivati i vigili del fuoco e la croce rossa di Susa con un’ambulanza medicalizzata: il ferroviere è stato trasportato all’ospedale di Susa.
La testimonianza di un pendolare che era proprio a bordo di quel treno, domenica mattina: “Nel momento in cui il treno non si è fermato a Sant’Antonino – spiega Andrea Ruffo – abbiamo capito che qualcosa non andava. A Bussoleno ci hanno fatto scendere. Siamo rimasti bloccati in stazione fino alle 9.50, mancava il bus sostitutivo e abbiamo dovuto aspettare un altro macchinista da Torino, fino a quando siamo ripartiti con lo stesso treno per Modane, con un ritardo di 85 minuti. Le ferrovie ci hanno detto che il ritardo era avvenuto per cause non imputabili a Trenitalia”.
Prescindendo dal fatto che il macchinista, povero, ha agito come gli era possibile, ragiono sul fatto che non effettuare la fermata vuol dire essere passato con il semaforo rosso. Quindi significa aver impegnato un tratto di binario senza autorizzazione, magari occupato da altri treni ancora fermi o con gli scambi in posizione non corretta…
Questa considerazione per chiedere ad eventuali ferrovieri in lettura: come funziona in questi casi?
Non sono due i macchinisti appunto per la sicurezza dei viaggiatori!!!!
Sicurezza dei viaggiatori? E a chi interessa? Solo taglio e contenimento dei costi. Ahinoi… un macchinista solo “is megl che two”!
“Le ferrovie ci hanno detto che il ritardo era avvenuto per cause non imputabili a Trenitalia”– la colpa come al solito non è di TRENITALIA ,ma di quel povero ferroviere che si è sentito male!!. vergognoso!!
Sono anni che il macchinista e” da solo…
Aggiungo la solita frase rivolta ai viaggiatori che usa Trenitalia :
CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO