BARDONECCHIA – Inizierà il 12 giugno 2019 il processo per la morte di Gianclaudio Bombelli, il maestro di sci di 50 anni morto nel 2013 per un infarto che – secondo il pubblico ministero Colace – non sarebbe stato riconosciuto dalla guardia medica che lo aveva visitato il 21 marzo a Bardonecchia.
Il medico Marco Cravero sarà processato con l’accusa di omicidio colposo: giovedì 12 aprile è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Torino. Avrebbe confuso i sintomi dell’infarto per un mal di stomaco. Quando nel marzo 2013 Bombelli si recò da lui perche non si sentiva bene, la guardia medica gli diede il Maloox, senza accorgersi del grave problema. Le condizioni del maestro di sci si aggravarono e venne trasportato con urgenza all’ospedale di Rivoli: ricoverato al reparto di rianimazione, morì pochi giorni dopo. Alla sbarra non ci sarà solo la guardia medica, ma anche l’AslTo3 che è stata chiamata in causa dall’avvocato di parte civile per il risarcimento dei danni.
Ciao Bomba son passati alcuni anni ma ti ricordo con un sorrido, riposa in pace