VALSUSA, “MANCANO I MEDICI”: L’ALLARME DELL’UNIONE MONTANA

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

Mancano medici nei Comuni montani: è l’allarme lanciato dall’Unione Montana Valle Susa, che ora chiede al Governo una risposta. Un’istanza contenuta in un ordine del giorno appositamente votato nella seduta di Giunta di martedì 8 marzo, che oltre a prendere atto della drammatica situazione attuale, lancia un appello agli Enti sovra-comunali.

In un quadro nazionale in cui si registra il grave problema del reperimento dei medici di base e dei pediatri, in particolare nelle aree montane, si è aggiunta recentemente la difficoltà di trovare medici per il servizio di guardia medica e notturna. Una situazione a cui alcuni Comuni, anche in Val di Susa, hanno già cercato di porre rimedio, garantendo ad esempio un affitto a prezzi calmierati a medici e pediatri. Tentativi integrati da alcune misure adottate a livello nazionale, come la telemedicina, la creazione di figure come gli “infermieri di comunità”, l’apertura delle “Case della salute” e l’investimento di 100 milioni di euro, previsto nell’ambito del PNRR, per il potenziamento delle “farmacie rurali” e la loro trasformazione in “farmacie di servizi”.

Ma questo non è ancora sufficiente. Spiega infatti il Presidente dell’Unione Montana Pacifico Banchieri: “La pandemia non ha fatto che mettere in evidenza l’attuale inadeguatezza della copertura sanitaria sul nostro territorio e in molte altre parti d’Italia. Non possiamo e non vogliamo limitarci a constatare l’acclarata mancanza di figure professionali e di strutture in campo medico, ma intendiamo dare un segnale, lanciando un grido d’allarme a cui solo gli Enti sopra di noi potranno rispondere”.

Proprio per questo, l’ordine del giorno è già stato trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della Salute e alla Regione Piemonte, chiedendo, per quanto di competenza, di individuare soluzioni che possano garantire efficienti servizi sanitari anche nei territori montani del Paese.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

4 COMMENTI

  1. Individuare soluzioni??
    Proviamo a pagare meglio i medici… Per non parlare di chirurghi e pronto soccorso, che rischiano in continuo denunce , quando non violenze fisiche….
    Allora si capisce perché,, appena laureati, lascino l’Italia per fare fortuna altrove…
    Non è la fuga dei cervelli che preoccupa, ma gli imbecilli che restano…

  2. Già i comuni montani mancano dei servizi essenziali, questa dei medici mancanti nei comuni montani, cosè la ciliegina sulla torta?

  3. ma siamo sicuri che tutto questo denaro arriverà?
    Case della salute, di prossimità di comunità…parole scatole vuote che alle 15 sono vuote e vanno riscaldate.
    soldi buttati la notte per le guardie mediche che dormono e guai a svegliarle…medici che scarseggiano in ospedale.
    I medici di famiglia sono nella categoria degli impiegati che lavorano fino alle 18 ma iniziando alle 15.
    A nessuno viene chiesto efficienza e rendicontazione di cosa fanno.
    Non sappiamo se fanno ancora i medici i solo più i passacarte.
    La valle non attrae nessuno e i soldi finiranno senza aver prodotto niente di utile.
    Cmq avigliana è vuota Condove vuoto Sant’Antonino poco niente, Susa semi vuoto Oulx una cattedrale nel deserto…

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.