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di GIULIANO BOSIO
ALMESE – Stefano Suppo era una persona solare. Tecnico informatico alla Relè Finder, molto preso dagli impegni famigliari connessi a due bimbi piccoli ed attività della moglie. Malgrado ciò, trovava il tempo per qualche gita in montagna, altra grande passione unitamente alla viticoltura ed il vino.
Era uno dei quattro produttori di Baratuciat di Almese e fra i primi in Val di Susa a seguire l’esempio del suo concittadino Giorgio Falca nel reimpiantare e valorizzare il Baratuciat, il vecchio vitigno della Bassa Valle proprio riscoperto e valorizzato a Rivera.
Per lui, nato e cresciuto proprio a Rivera, è stata veloce la decisione di reimpiantare la vigna in un podere di famiglia. Da questo suo amore per le radici e per il vino (era anche un bravo degustatore) produsse le prime bottiglie 5 anni fa e le battezzò proprio ‘Ruera’.
Il funerale sarà martedì 17 nella chiesa di Rivera alle ore 15.
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