VALSUSA, MISTERO MARA FAVRO: L’ULTIMO MESSAGGIO ALLE 6 DEL MATTINO, LE 3 ORE DI VUOTO E LA FOTO AL BUIO

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L’ultimo messaggio inviato da Mara Favro: alle ore 6.20 dell’8 marzo – Immagini dalla trasmissione Chi l’ha Visto?
La strana foto che Mara Favro ha inviato all’amico Davide alle 5.20 del mattino dell’8 marzo

di FABIO TANZILLI

CHIOMONTE / SUSA – Mercoledì 12 giugno “Chi l’ha visto?” ha fatto emergere nuovi particolari importanti sulla scomparsa di Mara Favro, la 51enne di Susa di cui non si hanno più notizie dalla notte del 7-8 marzo. La procura di Torino ha aperto un’inchiesta, con l’ipotesi di omicidio. In studio con Federica Sciarelli c’era il fratello Fabrizio Favro.
La novità più importante riguarda i messaggi che, quella notte, Mara ha inviato al suo nuovo amico Davide (nome di fantasia), artigiano del posto, conosciuto alcuni giorni prima in pizzeria a Chiomonte.
L’ultimo messaggio inviato da Mara all’amico Davide è di venerdì 8 marzo, alle ore 6.20. Poi dopo più nulla. Quindi l’orario di “scomparsa” della donna si sposterebbe alle ore 6.20 dell’8 marzo.
Tra questi messaggi, inviati nella notte del 7-8 marzo da Mara all’amico, ci sarebbe anche lo strano e inquietante selfie totalmente al buio, inviato dal telefono di Mara alle 5.20 del mattino.
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I “NUOVI” MESSAGGI MANDATI DA MARA ALL’AMICO DAVIDE


Ma andiamo con ordine. Nella chat notturna tra il 7 e l’8 marzo di Mara e Davide, emerge che i due si sarebbero dovuti incontrare l’indomani in Valsusa.
Via WhatsApp, Mara all’1.08 augura la buonanotte a Davide.
Poi alle 2.08 gli scrive: “Mannaggia però domani ti avverto prima, buonanotte!”.
Ancora alle 2.52, Mara scrive di nuovo all’amico Davide: “Perdonami l’orario, ma se vuoi possiamo vederci domani, alle 14.10 sarò a Chianocco. Ti va?”.


Passano le ore – che corrispondono a quelle della scomparsa effettiva di Mara, che alle 3 si è incamminata a piedi dal ristorante a Chiomonte fino a Susa lungo la statale – e i due amici non si scrivono più nulla.
Ma circa tre ore dopo, alle ore 5.32, Mara invia a Davide una foto del suo volto al buio. La stessa foto che Mara avrebbe mandato alla figlia.

Dopo l’invio del selfie al buio delle 5.32, Davide risponde a Mara alle 5.39: “Penso che sei una donna dolcissima. Se vuoi ci vediamo oggi”.


Alle 5.43 Davide le manda un altro messaggio a Mara: “Auguri per la Festa della donna”.
Mara alle 5.43 dell’8 marzo risponde all’amico: “E’ già che bello”.
Davide le chiede alle 5.44: “A che ora possiamo vederci”.
Mara le risponde sempre alle 5.44: “Vuoi fare colazione con me?”
E l’amico le scrive: “Se vuoi certo” alle 5.45.
Mara scrive “Sìì” e poi un altro messaggio a Davide alle 5.46: “Ci vediamo per le 8.30/9?”, e poi ancora alle 5.49 “Tranquillo, mi trovi a Susa”.


Alle 6.20 del mattino, l’ultimo messaggio di Mara: “Sai ho deciso di mollare la pizzeria, mi trattano come una pezza da piedi ma io valgo molto di più”.


Lui le risponde alle 6.21: “Cerca di meglio”. E poi “Te lo meriti”.
Questi due messaggi inviati da Davide arrivano ancora sul cellulare di Mara, ma non vengono visualizzati dalla donna. Ed è strano, perché l’uomo le risponde subito, 1 minuto dopo: hanno due spunte, ma non sono blu.
Alle 9.05 dell’8 marzo Davide scrive di nuovo a Mara: “Ti posso chiamare”. E poi ancora alle 12.22. “Mara, tutto ok”.
Ma quei messaggi non arrivano proprio più sul telefono di Mara: dalla chat si vede che hanno solo più una spunta. Il nulla.
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IL DUBBIO: QUEI MESSAGGI LI HA SCRITTI DAVVERO MARA? LE 3 ORE DI “VUOTO” NELLA CHAT.


Resta da capire se tutti quei messaggi inviati nella notte a Davide siano stati scritti davvero da Mara, oppure no. Lo stesso quesito l’ha sollevato Chi l’ha Visto. Per chi scrive questo articolo, il dubbio viene soprattutto analizzando una precisa fascia oraria di “vuoto”, che coincide con l’orario in cui Mara scende a piedi dal ristorante di Chiomonte: dalle 2.52 alle 5.32. Passano infatti 2 ore e mezza, quasi 3 ore tra il primo messaggio delle 2.52, dove la donna propone a Davide di vedersi l’indomani a Chianocco, e lo strano selfie al buio delle 5.32.
Eppure proprio in quel lasso di tempo, intorno alle 3 di notte, Mara parte a piedi dal ristorante di Chiomonte, e si incammina da sola sulla statale per Susa. Sono 10 km di distanza, e a piedi ci vuole circa 1 ora e mezza di cammino.
Eppure Mara non scrive più nulla al suo amico Davide in tutte quelle ore, fino alle 5.32. Nonostante sia da sola, a piedi, lungo la strada di notte.
Poi di colpo, ricomincia la conversazione. Al cellulare di Davide arriva alle 5.32 quella strana foto del volto al buio. Viene quindi il dubbio che gli ultimi messaggi, dalle 5.32 in poi siano davvero di Mara. Oppure li ha scritti un’altra persona che ha utilizzato il suo telefono? Alle ore 2.52, quando si incammina verso casa da Chiomonte, Mara propone a Davide di vedersi nel pomeriggio alle 14.10 a Chianocco. Poi però nei “nuovi” messaggi all’alba, alle 5.44, Mara gli scrive di fare colazione insieme prestissimo, nonostante non abbia ancora dormito, e di vedersi già alle 8.30 a Susa. Nei casi di omicidio, più volte capita che l’assassino, appropriandosi del cellulare della vittima, utilizzi questa strategia, inviando foto e messaggi a famigliari, amici e conoscenti per rassicurarli. La foto delle 5.32 è molto strana. Intanto fa capire che Mara a quell’ora non era ancora arrivata a casa. Sembra un selfie, potrebbe essere uno scatto fatto dalla donna durante la camminata lungo la statale. Ma è un’immagine totalmente buia, anche se generalmente in questi casi si attiva il flash per illuminare il viso. Mentre in questa immagine si vede solo il volto di Mara, con la bocca spalancata e un occhio aperto. E solo da quel momento in poi i due amici riprendono a chattare. Ma con un cambio programma. Prima Mara aveva proposto di vedersi al pomeriggio, poi di fare colazione già alle 8.30 del mattino a Susa. Nonostante alle 6.20 fosse ancora in sveglia, quindi senza praticamente dormire. Il tutto dopo una giornata di lavoro terminata di fatto alle 3 di notte, e la successiva camminata di 10 km fino all’alba.
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IL PRIMO VIAGGIO A SUSA E LA FIAT PUNTO ROSSA

Sempre durante la trasmissione, sono emerse alcune contraddizioni. Mara la notte del 7 marzo è scesa sicuramente la prima volta da Chiomonte a Susa, senza guidare la sua auto, ma a bordo di una Fiat Punto Rossa, con il pizzaiolo Cosimo. L’auto era stata prestata a Cosimo dal marito di una sua collega. Poi Mara è tornata indietro da Susa a Chiomonte facendo autostop, perché aveva dimenticato al ristorante le chiavi di casa e le sigarette. E alle 3 di notte si sarebbe incamminata a piedi da Chiomonte a Susa, scomparendo nel nulla.
Eppure il pizzaiolo Cosimo ha detto a Chi l’ha visto che era stata Mara a dargli un passaggio con la sua auto (la Panda verde) fino a Susa: “Io non ho la patente – ha detto il pizzaiolo Cosimo a Chi l’ha Visto – e quella sera non avevo la macchina, perché siamo scesi con la sua macchina (quella di Mara)”.
Invece Mara quella sera non aveva la sua Fiat Punto verde. La patente l’aveva lasciata a casa, come è emerso dai successivi sopralluoghi nell’abitazione della donna. Il tutto viene confermato anche dallo stesso messaggio che Mara, il 7 marzo alle ore 22.45, invia all’amico Davide, in cui la donna gli chiede un passaggio per il ritorno dalla pizzeria: “Mannaggia mi stavo dimenticando che stasera sono senza auto, mi dovresti passare a prendere a Chiomonte alla pizzeria”. Mara ha scritto questo messaggio all’amico da Chiomonte, quando ancora era al lavoro nel ristorante.
Bisogna quindi capire come mai il pizzaiolo Cosimo ha mentito a Chi l’ha visto, affermando che non guidasse lui l’auto quella sera: probabilmente perché il pizzaiolo non ha la patente?
La Fiat Punto Rossa utilizzata dal pizzaiolo Cosimo, in realtà non è sarebbe sua, ma di un altro proprietario che gliel’aveva prestata. Ma che poi non ha più utilizzato, oltre al fatto che poi l’uomo ha smesso di lavorare nella pizzeria.
Comunque sia, quella notte sicuramente Mara è tornata a Chiomonte dopo il primo passaggio di Cosimo a Susa. La sua scomparsa, e il mistero, iniziano dalle ore successive.
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LE VICENDE DI LUCA/SALVATORE: IL DATORE DI LAVORO DELLA PIZZERIA

Durante la puntata si è tornati anche sulla posizione del datore di lavoro della pizzeria di Chiomonte, che fanno capire come mai non l’abbia accompagnato lui la donna a casa, quella notte in auto, ed è dovuta tornare a piedi da Chiomonte a Susa. Il datore di lavoro si fa chiamare Luca, ma è un nome falso, in quanto lui si chiama in realtà Vincenzo. Aveva scelto il nome Luca per ricominciare la sua vita a Chiomonte, visto che in passato aveva avuto dei precedenti penali. Vincenzo ha già scontato la sua pena, e la vicenda passata non riguarda Mara. Ma ancora oggi Luca/Vincenzo non può uscire di casa di sera, dopo le 22.30. “Dopo le 22.30 non posso varcare la porta di casa – ha spiegato a Chi l’ha visto – grazie a Dio, altrimenti mi mettevano già sotto indagine. Alle 3.30 i carabinieri sono venuti a controllarmi in casa, ed ero qua, non varco mai la porta dopo le 22.30”.
Sempre durante la trasmissione si è parlato anche di una querela contro il datore di lavoro della pizzeria di Chiomonte, a seguito di un litigio. L’aveva fatta una ex cameriera del ristorante, dopo pochi giorni di lavoro. L’ha denunciato ai carabinieri il 16 maggio, ma poi la donna ha ritirato la querela il mattino successivo.
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MARA NON VOLEVA SCAPPARE: “SABATO PORTO MIA FIGLIA IN PISCINA”


Resta quindi il mistero. Cosa è successo quella notte a Mara? Secondo l’ex compagno e il fratello, Mara non voleva certamente scappare via. All’ex compagno aveva inviato nel pomeriggio del 7 marzo un messaggio, in cui gli spiegava che sabato 9 marzo avrebbe portato sua figlia in piscina. La piccola ha 9 anni. L’ipotesi dell’allontanamento volontario non regge proprio. E nella stessa notte della scomparsa, Mara si era data appuntamento con l’amico Davide per vedersi prima a Chianocco, e poi a Susa (già dal mattino).
In attesa di nuovi sviluppi sulle indagini, un aiuto importante potrà arrivare dal telefonino di Mara. O meglio, dal controllo delle celle telefoniche che ha agganciato il suo cellulare nella notte in cui scomparsa. Quella notte, nella sua casa a Susa Mara non è mai tornata, come spiega il fratello Fabrizio.
Tramite la localizzazione, grazie ai messaggi inviati dal suo telefono, si dovrebbe riuscire a capirne di più su dove si trovasse Mara in quelle ultime ore. In particolare la foto delle 5.32, da dove è stata scattata? Ancora più importante capire quell’ultimo messaggio delle 6.20: da dove è partito, e dove si trovava Mara a quell’ora?

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8 COMMENTI

  1. Complimenti alla redazione per questo articolo molto preciso e alla trasmissione in quella rete che qualcuno identifica ancora adesso come comunista , Photoshop la mia opinione su quella foto notturna , la stessa espressione spensierata di quella foto di giorno con la linguaccia , modus operandi l’ ingrandimento e lo scurimento,
    comunque si notano artefatti di picksel quadrettati , si è creata una prova con una immagine che era viva e i messaggi scritti , penso sia possibile accertarne la manipolazione , confido nei tecnici informatici delle forze dell’ordine

    • Caro Valter, se non si sa di cosa si parla sarebbe meglio evitare certe sparate. La foto diurna ha una illuminazione che proviene da destra e crea delle ombre sul lato sinistro del volto (rispetto alla foto). La foto notturna invece è evidente che abbia una flebile luce frontale fornita dal display del telefono stesso. L’effetto che si vede di “squadrettatura” si chiama posterizzazione ed è una diminuzione del numero di livelli di colore dovuto a una combinazione di scarsa qualità della fotocamera frontale, scarsa illuminazione e la diminuzione di risoluzione della foto quando inviata tramite whatsapp. Photoshop c’entra come i cavoli a marenda. È il software più citato a sproposito da chi non capisce una mazza di informatica e fotografia. Poi “picksel”… mi sanguinano gli occhi, si chiamano PIXEL. Una sola cosa sensata hai scritto: lascia fare il suo mestiere alla polizia scientifica e non lanciarti in analisi per cui non hai competenza alcuna.

      • Scusi se ho scritto male pixel , ma dopo il mio commento, proprio inTV , in un noto programma pomeridiano di rai 1 , si è parlato di probabile manipolazione della fotografia proprio direttamente con il telefono ,io sono ignorante come lei mi descrive , la ringrazio sentitamente , e quindi anche quelle Figure che si occupano di crimini lo sono , lei è una persona intelligente ma non valuta il modus operandi delle forze dell’ ordine ,che devono suo malgrado operare scelte di analisi , la scomparsa soffriva di problemi psicologici e si è preferito trattare il caso come allontanamento ,
        trascurando particolari importanti.

        • Gli ignoranti non vanno mai da soli, il noto programma di Rai1 è un programma di intrattenimento, non la polizia scientifica. Quella foto di manipolato non ha proprio un bel niente. Quando non si ha nulla di utile da dire, è meglio tacere.

        • Aggiungo che se la foto fosse stata manipolata sarebbe comunque molto facile scoprire quando è stata realmente scattata, visto che i dati EXIF della data e ora di scatto e dell’ultima manipolazione sono separati e vengono preservati nell’invio su Whatsapp.

  2. Dopo 3 mesi ancora a chiedersi delle celle percorse dal suo telefono? Un dato del genere, se c’è, è già in mano agli addetti ai lavori…il resto è puerile narrativa

    • Esatto, di sicuro gli investigatori non rendono pubbliche le informazioni che già hanno. Tra l’altro con i dati delle celle delle reti di ultima generazione, essendo che il telefono aggancia contemporaneamente più celle, è possibile tracciare la posizione di un singolo cellulare con un errore di pochi metri, anche in assenza di informazioni GPS. Mi riesce difficile pensare che non abbiano già prelevato i dati relativi a tutti i cellulari che hanno “transitato” sulla SS24 in quella fascia oraria in quella zona per comprendere se qualcuno si trovasse nello stesso luogo e possa averla caricata e portata altrove.

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