VALSUSA, ‘NDRANGHETA: ARRESTATO NOTO IMPRENDITORE CON VARIE ATTIVITÀ COMMERCIALI E ALTRE 7 PERSONE

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

VALSUSA – Lunedì 10 giugno a Torino e in provincia, su delega della Procura della Repubblica e della Direzione Distrettuale Antimafia, gli agenti di polizia della Sisco di Torino, del servizio centrale operativo, con la collaborazione di personale di Milano, Brescia, Bologna, Genova e delle unità cinofile della Questura di Torino ha arrestato otto cittadini italiani: sono accusati dei reati di sequestro di persona, estorsione, violenza privata, detenzione e porto di arma comune da sparo, aggravate dal metodo mafioso.
Al centro dell’inchiesta c’è Francesco Ferrara, noto imprenditore 48enne di Rosta, operante nell’ambito dell’organizzazione di grandi eventi enogastronomici (mercatini a Torino) e titolare di numerose attività commerciali anche in bassa Valsusa. Tra i vari eventi, per anni la sua società ha organizzato Cioccolatò a Torino. Dalle attività tecniche e dalle numerose informazioni info-investigative sarebbe emersa una sua salda contiguità con elementi di spicco della ‘ndrangheta torinese.
L’imprenditore, con la protezione di esponenti di vertice della criminalità organizzata di tipo mafioso, avrebbe esercitato, nei confronti dei suoi collaboratori, creditori o debitori, una forte intimidazione che spesso culminava in atti violenti oppure in reiterate minacce, scegliendo in base al profilo della vittima, gli “amici” più idonei.
Uno degli episodi più eclatanti è stato commesso a danno di un suo ex collaboratore, che aveva richiesto, con un’azione legale, il pagamento di circa 20.000 euro di provvigioni per l’attività svolta. Ai suoi danni è stato organizzato un vero e proprio agguato, per costringerlo a rinunciare all’azione legale. L’azione criminale è risultata essere particolarmente violenta: la vittima è stata percossa e minacciata, anche apponendole una corda al collo, e privata della libertà personale. Analoghe modalità mafiose sono state utilizzate per costringere altre vittime ad assecondare le richieste dell’imprenditore, che si è avvalso della collaborazione di appartenenti alla ‘ndrangheta oppure alla criminalità comune. Gli arrestati sono stati portati al carcere “Lorusso e Cotugno” di Torino.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

4 COMMENTI

    • I no tav violenti sono un grosso problema, inutile che lo neghiate.Ma non sono evidentemente l’unico problema della Valle,ca va sans dire.

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.