SANT’AMBROGIO – L’Anas ha inviato le lettere ai proprietari dei terreni per iniziare le procedure di esproprio (tramite indennizzo) per costruire la rotatoria del “Giro dell’ora” sulla statale 25 del Moncenisio. A darne notizia, mercoledì 4 luglio, è il sindaco Dario Fracchia dalla pagina Facebook del Comune di Sant’Ambrogio: “Il progetto definitivo è stato approvato dalla sede centrale di Roma dell’Anas – scrive il sindaco – ed in questi giorni la Città Metropolitana sta ultimando il progetto esecutivo. Le ulteriori tappe sono la firma della Convenzione tra Anas, Comune e Città Metropolitana, che sarà approvata in linea tecnica dalla sede Anas di Milano e poi il via libera del progetto esecutivo da parte della sede Anas di Roma”.
Una volta ottenuto il via libera da Roma, si potrà indire la gara d’appalto dei lavori. Secondo il sindaco, se non ci sono intoppi, la nuova rotonda sarà pronta entro l’autunno di quest’anno.
“Quando si parla di iter burocratico e macchinosità dei progetti ecco qui servito un lampante esempio – commenta Fracchia – e tutto questo nonostante l’ottimo e generoso lavoro dei tecnici Anas, della Città Metropolitana e del Comune che si confrontano però con norme e regole estenuanti che dilatano i tempi in modo incredibile. L’opera è comunque finanziata e nei programmi di Anas, per cui con soddisfazione posso dire che ormai siamo in punta e vicini alla meta dopo la mia prima lettera di richiesta di una rotonda che risale al 2009”.
Ma che palle tutte ste rotonde, per di più in un posto pericoloso come quello
Non serve una rotonda serve insegnare veramente a guidare una vettura in condizioni reali e non a 30 allora in retilineo. La prima volta che guidano da soli anche a 50 in curva non sanno cosa fare.Una volta si schiantavano sul cavalcavia di Sant’Ambrogio dopo di che’ con la selezione naturale hanno imparato.Purtroppo ci hanno rimesso anche persone incolpevoli, ma non se ne puo’ piu’ di rotonde e finti velox.
Prendi l’autostrada…..
Le rotonde sono un lampante esempio di uso distorto di un strumento idoneo ad altri scopi.
Lo scopo di una rotonda è quello di regolare i flussi di traffico nei crocevia senza installazione di impianti semaforici.
L’uso improprio è quello di deterrente per le velocità elevate in prossimità e all’interno degli addensamenti abitativi.
Peccato che questa deterrenza costi per ogni rotonda da trecentomila euro in su e che in assenza di reali situazioni di incrocio si inventino finte diramazioni in prati e boscaglie.
Esempi vicini già realizzati: Cascina Roland a Villarfocchiardo e innumerevoli sulla ex statale Avigliana Cuneo nel tratto tra Piossasco e Cumiana.
Il compianto giornalista e scrittore Oliviero Beha, definito “scomodo” dal sistema per il suo pensiero indipendente, definì in tempi non sospetti “florilegio” lo spuntare in ogni angolo d’Italia di questi arabescati (specialmente se visti con l’ausilio di un drone munito di telecamera) manufatti.