BUSSOLENO – Il vento della protesta degli studenti arriva in Valsusa. La prima scuola ad essere occupata, seguendo la scia di quanto sta avvenendo a Torino e in tutta Italia, è il Liceo Norberto Rosa di Bussoleno. Gli studenti hanno occupato l’istituto superiore da mercoledì 16 febbraio, organizzando un’assemblea in palestra, per poi svolgere attività per tutta la giornata. Di notte hanno dormito nelle aule. L’appuntamento clou della protesta sarà venerdì 18 febbraio, con la marcia nelle vie di Torino. Gli studenti chiedono di essere ascoltati dalle istituzioni e dal mondo degli “adulti”. C’è rabbia per questo modello di scuola, con una forte critica verso i progetti di alternanza scuola-lavoro e gli stage nelle aziende, soprattutto pensando alla morte tragica di due studenti, Lorenzo Parrelli e Giuseppe Lenoci, proprio mentre effettuavano gli stage. Gli studenti chiedono più sicurezza nelle aule didattiche e più sicurezza nei posti dove vengono mandati a fare stage e alternanza. Ma soprattutto vogliono tornare protagonisti, “occupare” una scuola significa farla propria, che ti appartiene, che ti sta a cuore. Ora non resta che ascoltarli. Ma sul serio.
VALSUSA, OCCUPATO IL LICEO DI BUSSOLENO: “CONTRO IL VOSTRO MODELLO DI SCUOLA”
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Hanno pienamente ragione , la colpa non è degli studenti ma nostra ovvero dei genitori e dei professori , perchè noi 68ini abbiamo vissuto sulla pelle l’assurda violenza a volte strumentalizzata ed abbiamo pianto per i lacrimogeni e schiviato i gipponi della celere che salivano sui marciapiedi di Torino . Ma vi invito a fare un piccolo test : fate scrivere una lettera su qualsiasi argomento ad una o uno neo diplomato alle medie superiori e poi avrete un quadro della situazione.
Scrivere una lettera è un po’ troppo …forse ce la possono fare con un messaggio whatsapp
Il problema é che a vedere i ragazzi in giro, non tutti per carità, non danno proprio l’idea di tenerci molto a queste cose se non a parole….imparate anche un po’ di educazione civica magari….
Ripeto…non tutti, ma molti …
Proporrei di non più consentire l’uso di moto/rini agli studenti in quanto molto più pericolosi che le aule scolastiche
Veramente in nostro modello di scuola è che si andava anche il sabato
Ora invece si parla anche di diploma in 4 anni